Lavorare insieme per promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: non uno slogan ma un obiettivo. Questa indagine ne è un esempio concreto.
Vi state chinando. Un movimento consueto per raccogliere qualcosa e all’improvviso, come una pugnalata alle spalle, un dolore acutissimo vi blocca la schiena. Fermi per una settimana! Il medico vi prescrive antidolorifici e antinfiammatori.
È il famoso “colpo della strega” – dite ai vostri colleghi quando tornate al lavoro. Ma la “strega” si nasconde nella vita di tutti i giorni compreso il lavoro. Il sollevamento e il trasporto di carichi pesanti logorano la colonna vertebrale giorno dopo giorno e ne minano l’integrità. Così succede per le lesioni al polso, al gomito o alle spalle, a causa di movimenti e sforzi ripetuti, operando sempre allo stesso modo in tanti lavori. Ma anche stando a lungo nella stessa posizione, spesso in modo incongruo e disagevole, davanti a un video, in un call-center o in un ufficio. Stanare e cacciare la “strega” è possibile: questa indagine ve lo racconterà in diverse uscite su Dimensione Pulito.
Prevenire è meglio
Negli ultimi anni, nel settore delle pulizie sono state molte le iniziative volte a sensibilizzare i dirigenti aziendali e i lavoratori per affrontare la questione della sicurezza e della salute sul posto di lavoro, al fine di eliminare i problemi direttamente connessi ai rischi professionali che provocano disagio e che si riflettono nel lavoro finale. Oggi, la prevenzione dei rischi professionali è spesso associata alle lesioni fisiche, commettendo l’errore di dimenticare le altre forme dannose alla salute come le malattie professionali di carattere patologico, ergonomico e psico-sociale che sono quelle che causano il maggior numero di assenze per malattie in questo settore.
Pertanto, per migliorare le condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie, in particolare per quanto riguarda l’ergonomia e la psicosociologia, si propone un’ampia indagine in materia, al fine di fornire una diagnosi precisa della situazione su questo tema e proporre misure preventive.
Valutazione dei rischi
Per determinare i fattori ergonomici e psicosociali nel settore delle pulizie professionali si effettua l’analisi delle operazioni più frequenti e comuni svolte in questo campo. Inoltre, si descrivono i vari tipi di mansioni e le attività necessarie presso le imprese del settore.
Movimentazione carichi
La movimentazione manuale dei carichi comprende l’attività di sollevamento, trasporto, trascinamento e spinta di carichi. Nel classificare le mansioni vengono utilizzati tre livelli di rischio:
Rischio limitato: La maggioranza dei lavoratori non dovrebbe avere problemi a eseguire compiti di questo tipo.
Moderato aumento del rischio: Alcuni lavoratori sono a rischio di infortunio se eseguono queste operazioni, anche se i lavoratori selezionati e formati potrebbero non averli. In linea di principio, tali compiti dovrebbero essere assegnati a lavoratori selezionati.
Incremento acuto del rischio: Compito inaccettabile dal punto di vista ergonomico, deve essere modificato.
Mansioni varie
Mansioni varie sono un insieme di semplici compiti fatti più o meno contemporaneamente all’interno dell’attività globale, e che presentano cicli ben definiti di movimentazione manuale dei carichi; per esempio una combinazione di sollevamento con un trasporto di merci oppure una spinta con traino.
I tre livelli di rischi sono descritti nella tabella di cui sopra.
Posture scorrette
La valutazione delle posture incongrue è applicata a compiti in cui si adottano posture scorrette del tronco e delle gambe. Questo metodo si basa sul metodo OWAS sviluppato da Karhu, Kansi e Kourinka (1977).
L’applicazione del metodo è basato sulla registrazione e la successiva osservazione dei compiti. Durante la visualizzazione del video, le posizioni di campionamento sono codificati in uno specifico intervallo di tempo, al fine di ottenere una panoramica di tutte le posizioni prese nel ciclo di lavoro analizzato.
L’osservazione delle posture e del tempo in cui vengono mantenute ha determinato quattro livelli di rischi:
- Livello di rischio I: si considera una postura normale, senza rischio di lesioni muscolari o scheletriche, nessuna azione è necessaria.
- Livello di rischio II: posizione con leggero rischio di lesioni muscolo scheletriche sui quali è necessaria una modifica, ma non subito.
- Livello di rischio III: posture di lavoro ad alto rischio di infortuni. E’ necessario modificare il metodo di lavoro il più presto possibile. Si devono apportare modifiche e analizzare i compiti.
- Livello di rischio IV: postura con rischio estremo di infortuni muscolo scheletriche. Si devono prendere misure correttive immediatamente. Implica un intervento ergonomico prioritario. Compiti ripetitivi degli arti superiori in un ciclo di lavoro definito.
Valutazione psicosociale
Per valutare i rischi psicosociali dei lavoratori del settore delle pulizie vengono considerati i seguenti fattori psicosociali:
ERGONOMIA
Secondo la definizione dell’IEA (International Ergonomics Association), l’ergonomia è la disciplina che si occupa dell’adattamento delle condizioni di lavoro alle caratteristiche dell’organismo umano. Essa si propone di modificare i processi tecnici e organizzativi in base al fattore uomo così da favorire il benessere della persona e migliorare la prestazione dell’intero sistema.