Consapevolezza, conoscenza, capacità. La pulizia è un percorso didattico che coinvolge imprese e utenti.
Più si accresce il bagaglio tecnico-culturale, più sono visibili i risultati in termini di qualità, efficienza e guadagno.
La comunicazione strategica amplia gli orizzonti sviluppando un’analisi periferica e, attraverso un percorso a spirale, raccoglie tutti gli elementi per disegnare lo scenario che darà vita al cantiere. Il primo cantiere da aprire è quello relativo alla formazione degli imprenditori e i capi cantiere per misurare, potenziare e orientare il bagaglio culturale e tecnico.
Il percorso didattico è scandito dalle tre “C”:
- Consapevolezza
- Conoscenza
- Capacità
La “macchina” impresa-utente
La consapevolezza che la sottostimata situazione di stallo che si protrae da molti anni si è trasformata in una profonda crisi irreversibile e non si recupererà in tempi brevi un’imprenditorialità che non usi la sola politica dell’apparire e quella delle relazioni lecite o illecite per acquisire commesse per mascherare l’incapacità e i ritardi nell’applicazione della politica dell’essere. Ogni imprenditore deve avere la consapevolezza del suo ruolo sociale, che non è solo quello di fare profitti ma quello di contribuire alla crescita culturale, morale e tecnica dei suoi collaboratori e conseguentemente del suo paese.
Ogni attività ha una missione e quella del settore delle pulizie industriali è relativa alla prevenzione delle patologie infettive attraverso l’applicazione della corretta prassi igienica. Conservare lo stato d’uso naturale dell’habitat contribuendo all’immagine del proprio utente e, sempre in quest’ottica, gestendo le risorse umane che con la loro professionalità riscattano un settore dalla sottostima per una corretta e giusta considerazione.
L’impresa deve sviluppare il proprio bagaglio culturale e tecnico per confrontarsi, da professionista, con le utenze. Accettare passivamente le disposizioni dell’utente, che ignora l’articolazione e la complessità delle procedure industriali applicate alla pulizia, non renderà possibile interrompere i rapporti di stampo domestico. L’utente deve interagire con l’impresa per creare le condizioni operative che garantiscono la conformità del risultato sotto il profilo igienico, estetico e funzionale e non ricorrere alle prime difficoltà alla sostituzione dell’impresa se i presupposti operativi sono sempre gli stessi.
L’utente deve ricordare che ha la responsabilità nei confronti del suo habitat, le sue maestranze, i suoi ospiti e ogni operatore esterno che opera al suo interno.
L’utente deve sapere che le patologie che si possono contrarre per una maldestra gestione del proprio ambiente di lavoro, disattendono le normative sulla sicurezza oltre a creare una situazione anacronistica in cui finanzia con il “minor prezzo ottenuto”, l’inquinamento del proprio habitat.
L’utente deve sapere che l’uso di prodotti aggressivi per trattare le superfici trascurate crea dei rifiuti speciali che impongono lo smaltimento attraverso specifiche procedure, diversamente contribuirà a inquinare anche l’ambiente esterno. L’utente deve sapere che un ambiente malsano ed esteticamente fatiscente demotiva le maestranze, favorisce l’assenteismo e fornisce un’immagine negativa della propria azienda. L’utente infine deve sapere che la lotteria del minor prezzo non rivela che la spregiudicatezza di un’impresa che effettua dei calcoli senza alcun riscontro oggettivo, e che il reale costo delle operazioni si scoprirà a lavoro iniziato. Appare evidente che l’utente e l’impresa debbano rivedere l’impostazione del loro rapporto che dovrà comunque essere basato sulla fiducia e la consapevolezza che il proprio interlocutore sia persona seria e un valido professionista. L’impresa dal canto suo deve sapere che la lotteria del minor prezzo si è consolidata proprio per la mancata applicazione della qualità proposta rispetto a quella attesa, scoraggiando gli utenti, che dopo aver cambiato diverse imprese, si sono rassegnati e, si consolano cercando di pagare il meno possibile. A difesa dell’impresa subentrante, i troppi errori consolidati diventati consuetudine tra i quali l’obbligo ad assumere le maestranze che hanno lavorato nel cantiere senza tener conto, che probabilmente sono stati la concausa della revoca dell’incarico. Un’altra usanza dell’utente consiste nel pretendere che l’impresa subentrante riporti tempestivamente i locali all’antico splendore, anziché consentire di spalmare le operazioni lungo la dorsale dell’appalto.
Queste riflessioni esprimono la consapevolezza che appartiene al bagaglio culturale dell’impresario che, in relazione alle diverse tipologie di cantiere, deve predisporre tutte le operazioni compatibili con le esigenze dell’utente ma, essenzialmente quelle che gli consentiranno di ottenere un risultato conforme alle attività che si svolgono al suo interno e i fattori aggressivi che le stesse generano.
A ciascuno la sua soluzione
Esistono diverse tipologie di cantiere. Quella che appartiene per esempio alla sfera degli interventi straordinari (ristrutturazioni, danni da eventi atmosferici, incidenti) e quella che riguarda la pulizia quotidiana che non ha saputo impedire che lo sporco superasse il limite critico.
La tipologia del cantiere è completamente diversa se si tratta di un appalto ordinario che prevede il riassetto e la pulizia giornaliera della linea d’uso. Linea d’uso che attraversa con una linea rossa virtuale la mappa che è stata realizzata per evidenziare i punti critici sotto i tre profili: igienici, estetici, funzionali, mentre la linea luce fa riferimento alle superfici verticali (non incluse nella linea d’uso) dove il limite critico si raggiunge in uno spazio di tempo che può variare in relazione all’attività. Infine la linea ombra che identifica oltre al soffitto tutte quelle superfici in posizione corrispondente (sotto scrivanie) e le superfici verticali e orizzontali protette da arredi vari.
Consapevolezza, conoscenza, capacità.
I cantieri nei servizi alberghieri
Una tipologia di cantiere che appartiene a un mercato in costante sviluppo è quella relativa ai servizi alberghieri, cameriere ai piani e facchini, il cui svolgimento si deve concentrare più sulla gestione delle risorse umane che sull’attrezzatura necessaria agli interventi. L’attività richiede più livelli di attenzione e una cura dei particolari, dovuti al fatto che le operazioni riguardano direttamente il prodotto in vendita.
Le fasi operative
Ogni cantiere deve utilizzare la tripla “A” per scomporre le varie fasi operative che caratterizzano l’attività. Ad ogni “A” corrisponde una varietà di azioni condizionate e condizionabili dalla situazione operativa e dal coefficiente di difficoltà:
- Analisi
- Allestimento
- Azione
L’analisi
L’analisi avviene attraverso il sopralluogo e le fasi di: Intervista, Ricognizione, Rilievo
L’intervista serve a capire le esigenze, le aspettative e la percezione della qualità dell’utente. È un momento di confronto su come interagire per agevolare le operazioni, per esempio, di isolamento dell’area di lavoro e di individuazione delle azioni che possono disturbare l’attività interna dell’utente. La ricognizione prevede la misurazione dell’area relativa all’intervento, i percorsi e gli spazi riservati. I rilievi sono relativi alla mappa dei punti critici e dei fattori aggressivi.
I risultati dovranno fornire indicazioni su:
Scelta del set operativo che potrà essere utilizzato in quegli spazi , Tempi di realizzazione, Qualifica degli operatori .
L’allestimento
L’allestimento prevede la nota di carico del set operativo, la sua collocazione in uno spazio riservato e l’accompagnamento degli operatori in un giro di ricognizione per conoscere l’ambiente di lavoro e, in particolare, la posizione dei supporti operativi quali acqua, corrente elettrica e svolgere un’attenta valutazione dei possibili rischi in tema di sicurezza di comportamento da tenere in ogni area. Essenzialmente si dovrà procedere alla realizzazione del campione sia si tratti di una superficie o di un intero locale per evidenziare quale sia il risultato possibile e, solo dopo averlo isolato e ricevuto il benestare dell’utente, procedere con la stesura del manuale operativo. La realizzazione del campione consente inoltre di effettuare i riscontri sui tempi previsti, l’efficacia del set operativo e di rapportare la micro-operazione a quella complessiva e solo allora si potrà passare all’azione.
L’azione
L’azione dovrà confrontarsi con la qualità e la produttività non trascurando la sicurezza attraverso l’applicazione di una gestualità e un comportamento altamente professionale che prevede l’abbigliamento adeguato, l’uso delle protezioni, l’ordine del cantiere, le attrezzature pulite ed efficienti. Il cantiere non poteva che essere il pretesto per aprire un dialogo con le imprese e, perché no, con le utenze per aiutarle a disegnare lo scenario ideale del proprio habitat e delle attività inerenti.
Disegnare uno scenario ideale che sia compatibile con le realtà, consente sia all’utente sia all’impresa, di tracciare un profilo tecnico ed economico che comprende una serie di elementi cui fare riferimento e, nello stesso tempo potrà essere utilizzato quale unità di misura per verificare in percentuale la distanza e il percorso che si deve ancora effettuare per raggiungere, o più verosimilmente avvicinarsi, allo scenario “ideale”. Alle parole devono seguire i fatti. Diversamente cadremmo in una spirale d’inefficienza, tipica degli apparati politici, non certo congeniale per le attività che devono produrre risultati tecnici ed economici. Appare ovvio che tra le prime operazioni che un’azienda deve compiere ci sia un’autoanalisi seguita da un’autocritica e da una riqualificazione delle proprie risorse umane. Le imprese, preso atto della necessità, volontà, desiderio di migliorare il proprio assetto, possono sollecitare incontri con un esperto.
Il management delle imprese, fuori dal proprio contesto, ad esempio in un albergo, possono tracciare, con l’aiuto di un consulente, una linea guida che consenta di aumentare il loro livello professionale e trasformare i quadri intermedi in veri e propri formatori che quotidianamente contribuiranno ad aumentare il bagaglio culturale e tecnico di tutte le maestranze.
Incontra l’esperto
Sei un’impresa che opera nel cleaning e desideri migliorare la tua professionalità? Rivolgiti al nostro esperto di comunicazione strategica, Mauro Martini. Concordando location, data e orario, potrai incontrarlo per parlare di vendita, progettazione, gestione e realizzazione del “pulito”. Gli incontri prevedono il pagamento di una quota di partecipazione. Chiama la nostra redazione per maggiori info.