Sicurezza

Salute e sicurezza sul lavoro


Da una indagine sul tema della salute e della sicurezza in azienda realizzata, nell’ultimo trimestre 2013, da DNV GL Business Assurance.

(Ente di certificazione di riferimento a livello mondiale) e GFK Eurisko (Istituto di ricerca tra i più importanti) – su oltre 3.860 professionisti di imprese piccole, medie e grandi di vari settori in Europa, Nord America, Centro e Sud America e Asia – emergono dati interessanti.
Se oggi le imprese scelgono di gestire consapevolmente i rischi operativi a tutela dei propri lavoratori, in genere, puntano a ridurne il livello e a coinvolgere gli addetti per ottenere i migliori risultati. A fronte di ostacoli – fra cui, spesso, la mancanza di finanziamenti dedicati –, gli intervistati affermano di attendersi, comunque, un futuro migliore per quanto riguarda la gestione di salute e sicurezza in azienda. L’indagine, infatti, sottolinea che, nei prossimi tre anni, i professionisti di tutto il mondo si aspettano una riduzione dei rischi operativi grazie anche all’avvento di soluzioni pratiche dettate dal progresso.
Per questo presteranno la stessa attenzione soltanto ai fattori psicologici (come lavoro monotono, lavoro in solitudine, ecc.) che rimane al 22%. Per il futuro invece, i dirigenti si attendono che i rischi più elevati (legati a mancanza di macchinari e attrezzi sicuri, presenza di agenti fisici come vibrazioni o radiazioni, oltre a pericolo di esplosioni, movimentazione di materiali pericolosi o presenza di agenti chimici) si ridurranno di circa il 10%. Anche l’attenzione ai rischi che possono influenzare il lavoro degli addetti si riduce per quanto riguarda le difficili condizioni di lavoro (da 17,3% a 13,4%); l’organizzazione dello stesso (da 40,7% a 34,6%) e i fattori ergonomici (da 41,3% a 34,2%). Come in tutto il sondaggio, anche in questo caso emergono differenze a livello geografi co. Il Nord America e il Centro e Sud America – rispettivamente per il 54 e il 53% -, per esempio, manterranno alta l’attenzione verso l’ergonomia mentre gli Asiatici si focalizzeranno sui rischi superiori alla media derivanti da carenze di macchinari e degli ambienti di lavoro, entrambi al 43%.

sicurezza lavoro

Guardando più da vicino le risposte delle piccole aziende (con meno di 50 dipendenti) e di quelle grandi (con oltre 250 addetti) si vede che la maggiore attenzione verrà prestata all’organizzazione del lavoro (29,2% nelle Pmi e 38,7% nelle grandi); alla carenza dei macchinari (29,2% nelle piccole e 35% nelle grandi) con un valore elevato all’ergonomia (40,2%) per le imprese di grandi dimensioni e un dato del 28,3% di attenzione all’ambiente lavorativo nelle Pmi.

sicurezza lavoro

TUTELE E INIZIATIVE

Parlando di rischi futuri i dirigenti delle aziende intervistate in questa indagine hanno confermato che non rinunceranno alle iniziative per tutelare salute e sicurezza sul lavoro e cambieranno il proprio atteggiamento. La formazione dei lavoratori (63%), le attività di valutazione dei rischi e l’adozione di sistemi di gestione o programmi di prevenzione (59%) saranno le attività a cui le aziende ricorreranno maggiormente nei prossimi 3 anni. A seguire c’è il regolare mantenimento di permessi, attrezzature e facilitazioni legate agli apparati per la sicurezza e alle istruzioni di produzione (50,2%) oltre a misure di prevenzione collettiva e personale, unite a misure correttive (48,5%). Più in giù si trovano la consultazione dei lavoratori e il loro coinvolgimento (45,3%), l’implementazione di procedure per rendere i prodotti sicuri già dalla progettazione (36%), le visite mediche del personale esposto a rischi (34,3%), le misure di emergenza da applicare nel caso in cui il personale vada evacuato (30,6%) e la riduzione del numero di addetti esposti a rischi (26,1%). Questi dati sottolineano che le imprese internazionali, quindi, passeranno dagli aspetti più propriamente operativi a quelli organizzativi.
Dalla ricerca DNV GL Business Assurance/ GFK Eurisko emerge, perciò, che l’attenzione, nei prossimi tre anni, rimarrà alta.
Oltre il 90% degli intervistati prevede di mantenere o aumentare il livello degli investimenti dedicati a salute e sicurezza sul lavoro nei prossimi tre anni.
Il 53% di Centro e Sud Americani afferma addirittura di voler incrementare i budget dedicati a queste attività.
Il 66,3% degli Europei, invece, manterrà gli stessi investimenti mentre le imprese asiatiche li manterranno nel 53% dei casi e i Nordamericani lo faranno per il 50,8%.
Analizzando da vicino i dati che riguardano le risposte dei dirigenti di piccole, medie e grandi imprese si nota che se le imprese con oltre 250 addetti affermano di voler mantenere i finanziamenti costanti (53,1%) o incrementarli (44%); le Pmi confermano il mantenimento nel 65,7% del campione e l’aumento nel 27,5%. Infi ne, le medie aziende ribadiscono di voler mantenere gli stessi investimenti odierni per il 61,1% e aumentarli per il 34,8%.

sicurezza lavoro

Mostra di più

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button

Adblock Detected

Please consider supporting us by disabling your ad blocker