A Fiera Milano dal 3 al 6 ottobre si è svolto il salone internazionale dedicato a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia.
Specchio di un mercato che continua a tenere e che guarda all’ambiente.
È un mercato che vale oggi in Italia oltre 4 miliardi di euro: il 70% della produzione di macchine per il lavaggio a secco è italiana. Ma non solo, si tratta anche di un settore che muove un indotto importante: oltre 15.000 lavanderie e lavasecco sul territorio nazionale, con circa 35.000 addetti, per un fatturato di 1,5 miliardi. È a questo settore che si rivolge EXPOdetergo International, manifestazione internazionale dedicata a tutto ciò che concerne il business del “pulito”: macchinari, tecnologie, prodotti e servizi per la lavanderia professionale, stireria e pulizia dei tessuti, svoltasi a Fiera Milano di Rho dal 3 al 6 ottobre, con 298 aziende espositrici (127 estere provenienti da 21 Paesi – Argentina, Austria, Belgio, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ungheria), 17.316 metri quadrati occupati e che ha visto la partecipazione di 20100 visitatori per il 50% esteri provenienti da 102 nazioni.
«Si tratta di un settore, che seppure sia considerato di nicchia, in realtà sta crescendo sensibilmente e occupa un alto numero di persone – ha detto presentando la rassegna Luciano Miotto, presidente di EXPOdetergo International, che l’ha inaugurata assieme al parlamentare europeo Alessandra Moretti -.
Il nostro Paese detiene la leadership per quanto riguarda la produzione di macchinari per il lavaggio a secco e anche quelli per il lavaggio ad acqua stanno crescendo. Inoltre il meglio delle macchine e dei prodotti sono made in Italy e sono riconosciuti nel mondo per l’alto livello qualitativo, tecnologico e del design.
“EXPOdetergo è specchio di un mercato – ha continuato Miotto – che, nonostante il contesto economico, dimostra di essere tornato a crescere. Numeri alla mano, secondo i recenti dati elaborati dalla Fondazione Nord Est su dati Istituto Poster/Bureau van Dijk, i ricavi dei produttori di apparecchiature e macchine per lavanderie e stirerie hanno fi nalmente recuperato i livelli del 2008, ma è soprattutto per gli utilizzatori che si registra un trend positivo. Infatti le lavanderie industriali nel quinquennio 2008-2012 vedono una crescita di 19 punti percentuali, e quelle commerciali di 6 punti percentuali. Altro elemento da prendere in considerazione è l’alta percentuale di imprese in utile nel 2012 sia tra i produttori (60,8%) sia tra le lavanderie (64,9% delle lavanderie industriali; 56,2% delle altre lavanderie)».
«La crescita della rappresentatività estera – ha commentato Michele Perini, Presidente di Fiera Milano – è un’ulteriore conferma che Fiera Milano è capace di attirare da tutto il mondo buyer che riconoscono l’eccellenza del prodotto made in Italy e scelgono di fare business nel nostro territorio. Questa è oggi la nostra missione: garantire sempre più ai nostri clienti incontri con compratori provenienti da ogni parte del pianeta. Ecco perché, forti della soddisfazione raccolta dagli espositori in questi giorni, stiamo lavorando, in accordo con Assofornitori, nell’ottica di portare EXPOdetergo International anche all’estero».
Fisco e burocrazia sono i due temi affrontati da Alessandra Moretti e segnati nell’agenda di governo: «In tempi come questi di incertezza economica, osservare come le aziende si mettono in gioco per produrre innovazione e valore, porta sicuramente una ventata di energia positiva. Stiamo parlando di un settore, quello delle lavanderie, che rappresenta una parte fondante del Made in Italy e del “bello del vivere italiano”: uomini e donne che lavorano “dietro le quinte” e si adoperano per garantire sempre l’alto livello di qualità riconosciuto da tutto il mondo al nostro Paese, senza dimenticare l’ambiente e l’ecosostenibilità. Quando si pensa al Made in Italy si pensa alla moda, al mangiar bene, allo stile ma dietro a tutto cio c’é un indotto composto dall’industria di lavaggio che opera con professionalità, che garantisce qualità ma anche sostenibilità ambientale. E’ proprio di questa Italia che abbiamo bisogno. Il compito della politica, e ci stiamo già lavorando, è agevolare gli imprenditori per sostenere le eccellenze italiane: mi riferisco ad esempio a sgravi fi scali per chi innova facendo attenzione all’ambiente e semplifi cazione burocratica per lasciare più tempo-lavoro agli imprenditori».
«Il compito di una manifestazione – ha concluso Miotto – non si deve limitare a sostenere le aziende nel fare business, ha anche il dovere di sensibilizzare il mercato degli utilizzatori su tematiche di carattere sociale. Assofornitori, l’associazione di riferimento del mercato, ha infatti lanciato da tempo la campagna “Notate la differenza” che trova il suo culmine proprio in fiera: un progetto che si propone di illustrare i vantaggi dell’uso del tessuto rispetto alla carta, non solo dal punto di vista estetico ma anche di risparmio economico e di rispetto dell’ambiente. Secondo quanto dichiarato da Ambiente Italia l’uso del tovagliato in tessuto, rispetto ai succedanei in carta, consente un risparmio dell’80% di risorse materiali non rinnovabili, del 60% di risorse energetiche non rinnovabili, del 60% di acqua, del 55% di emissioni di gas a effetto serra e del 75% di rifiuti prodotti.
Per esempio, un anno di lavaggi di tovaglie di stoffa produce solo un decimo dell’anidride carbonica emessa durante il riciclaggio del tovagliato di carta utilizzato nello stesso periodo di tempo. Pensiamo che progresso non voglia solo dire tecnologie innovative ma signifi chi anche una maggiore consapevolezza dei processi e delle scelte che facciamo. Infatti, dobbiamo ricordare gli sforzi che sono stati fatti in questi anni sia dai produttori di macchine sia dai produttori di detergenti per ridurre l’incidenza dei nostri prodotti sull’inquinamento. Oggi abbiamo macchine che consumano meno acqua, che hanno necessità di scaldare molto meno e prodotti chimici idrosolubili, non inquinanti o scarsamente inquinanti. E questo e un risultato molto importante per l’industria italiana che esporta il 70% della produzione».
Notate la differenza?
Presente anche quest’anno la campagna di sensibilizzazione “NOTATE LA DIFFERENZA?” che Assofornitori ed EXPOdetergo International portano avanti da tempo. La campagna parte dal presupposto che, come dimostrano le stime di Ambiente Italia, il tovagliato in tessuto consente un risparmio dell’80% di risorse materiali non rinnovabili, del 60% di risorse energetiche non rinnovabili, del 60% di acqua, del 55% di emissioni di gas a effetto serra e del 75% di rifi uti prodotti.
Protagoniste di questa iniziativa sono quindi le opportunità per la ristorazione e l’ospitalità professionale, per le quali offrire qualità signifi ca sempre di più associare a una buona tavola anche una “bella tavola”, accogliendo il cliente con un tovagliato di eccellenza.
Per dare visibilità a questa forte sinergia possibile con il settore della lavanderia industriale, all’interno di EXPOdetergo International tavole imbandite hanno offerto agli operatori professionali dell’HO.RE.CA l’occasione di toccare con mano i vantaggi dell’uso del tovagliato: dalla maggiore cura e qualità del servizio, fino a vantaggi meno immediatamente percepibili, ma fondamentali per i ristoratori e il loro ritorno di business, quali il minor impatto ambientale e il conseguente risparmio.