Abbiamo un problema con un pavimento in gres lappato opaco, che trattiene troppo lo sporco da calpestìo.
Per quanto possiamo intervenire, si vedono sempre macchie opalescenti in controluce. Che fare?
(Lettera firmata – Torino).
Il gres lappato opaco presenta uno strato superfi ciale privo di rugosità, lisciato meccanicamente a differenza del gres porcellanato naturale che si presenta poco luminoso e non perfettamente liscio e, a seconda delle lavorazioni alla produzione, potrebbe essere anche molto rugoso con spiccata caratteristica di anti scivolo. Il gres lappato si ottiene sottoponendo il gres porcellanato naturale, rugoso e irregolare, a una determinata operazione, chiamata lappatura, che ha il compito di ridurre il più possibile le rugosità e le imperfezioni della superfi cie, rendendola liscia. Si tratta però, di superfi ci le cui caratteristiche possono alterarsi se sono sottoposte ad un eccessivo calpestio, oppure alla detersione per mezzo di detergenti e sostanze particolari, troppo concentrate e quindi aggressive per la superficie (esempio detergente acido forte….). Rispetto al gres porcellanato, il tipo lappato è ugualmente forte e resistente, ma assorbe comunque acqua e macchie. Per rimediare alle macchie e allo sporco di superficie, può essere utile procedere a un trattamento protettivo, da effettuarsi con prodotti specifi ci da stendere con la monospazzola, per creare una “micro pellicola” che faccia da barriera protettiva. Se invece le superfi ci sono molto usurate da calpestio, si potrà procedere alla nuova “lappatura” da eseguirsi in opera con le opportune attrezzature (esempio specifiche spazzole tynex o dischi per la micro levigatura…) e le necessarie macchine professionali. Ma queste operazioni sono un vero e proprio intervento straordinario e di trattamento (vedi box) e non rientrano nel novero delle pulizie ordinarie, quelle cioè che si svolgono quotidianamente. In ogni caso, una volta ripristinata l’originaria superfi cie, più o meno lucida, per riuscire a pulire in maniera soddisfacente questi tipi di pavimenti, specie se sottoposti a frequente calpestio, occorre scegliere con cura i detergenti, procedere con metodo e attenzione, utilizzando le macchine o le attrezzature idonee, seguendo un metodo preciso, ossia attuando una serie di operazioni ordinate.
Innanzitutto occorre tenere bene a mente i fattori che compongono il “Cerchio di Sinner”, soprattutto per quanto riguarda l’uso del detergente chimico, il tempo di posa, l’azione meccanica.
Con lavasciuga pavimenti
Se si deve pulire una superficie di oltre 200 mq, sarebbe meglio utilizzare una lavasciuga pavimenti, abbinata a un detergente leggermente alcalino, con pH tra 8 e 10 (prodotto poco aggressivo per evitare di aumentare la porosità del gres) e a un detergente leggermente acido, ossia con pH tra 3 e 4 (prodotto che consente di eliminare eventuali depositi di calcare). La prima operazione da effettuarsi è la scopatura accurata del pavimento, per eliminare lo sporco libero e parte della polvere. In secondo luogo, occorre vaporizzare su tutta la superfi cie il detergente – alternativamente un giorno il prodotto alcalino e un giorno quello acido. Per questa operazione si può tranquillamente utilizzare la lavasciuga pavimenti. Si lascia agire il prodotto, per il tempo occorrente al completamento della vaporizzazione. Ossia, una volta aspersa tutta la superfi cie, si torna al punto di partenza e si inizia l’azione meccanica: si solleva lo squeegee e si ripassa tutto il pavimento con la spazzola, su cui è stato inserito il disco gum, che non è aggressivo e, inoltre, ha l’effetto di sollevare con una certa forza lo sporco che si è portato in sospensione. Completato anche questo giro, si ricomincia dal punto di partenza, con l’operazione di lavaggio e aspirazione, quindi senza spazzola e con lo squeegee in azione, utilizzando solo acqua, per eliminare qualsiasi residuo di detergente. Se necessario si effettua un secondo passaggio, sempre solo con acqua.
Per piccole e medie superfici
Per superfici di modesta entità (80- 150-200 mq. ), sempre previa eliminazione dello sporco libero e/o depolveratura, è possibile utilizzare la monospazzola, munita di disco gum, abbinata all’aspiraliquidi con utilizzo di specifi co detergente concentrato nella giusta proporzione, a seconda della necessita. Per piccole superfi ci inferiori agli 80 mq è idoneo anche il sistema manuale, con telaio e frange piatte, preferibilmente in microfi bra, che agisce in profondità e asporta bene lo sporco. La microfi bra deve essere bene impregnata di acqua, soprattutto nella fase di risciacquo. Occorre essere metodici e rispettare la sequenza delle operazioni, e i risultati non si faranno attendere.
Rigenerare il gres
A cura di Costantino Zanatta
Le soluzioni proposte da Costantino Zanatta, esperto di pavimentazioni e della loro manutenzione, per ripristinare le superfici in gres rovinate, per metterle nelle condizioni di essere poi sottoposte alle operazioni di pulizia giornaliera con risultati soddisfacenti. Si tratta di operazioni straordinarie, che possono però essere eseguite anche dalle imprese che si occupano della manutenzione quotidiana, una volta presa confi denza con il materiale da trattare e con i prodotti da utilizzare.
Soluzione uno
Eseguire una lavorazione di “lappatura” in opera, adottando le dovute accortezze del caso. La lappatura consiste in una leggera abrasione dello strato superfi ciale del gres, che si effettua utilizzando la monospazzola con dischi in tynex o dischi in fi bra con microparticelle di diamante, procedendo dalla grana più grossa alla grana più fi ne, lavorando con sola acqua. In questo modo Rigenerare il gres si eliminano le irregolarità, si compatta la superfi cie e le si conferisce un aspetto semilucido, senza alterare la struttura del materiale. Con questa lavorazione si può arrivare a risolvere anche le situazioni da forte usura dei materiali e da corrosione acida sulle superfi ci. Il grado di lucidità fi nale è determinato dal numero dei passaggi, dalla grana più o meno fi ne dell’abrasivo e dal tempo di azione dello stesso.
Soluzione due
Dopo avere eseguito un lavaggio di fondo con specifi co detergente e risciacquato accuratamente, si può applicare un prodotto specifi co per il gres, non tossico, a base di copolimeri fl uorurati in soluzione acquosa. I copolimeri fl uorurati sono micro particelle in emulsione che saturano le micro cavità, in modo che non vi entri lo sporco. Hanno azione antimacchia e creano una barriera idro-oleorepellente che non fi lma e non altera l’aspetto del materiale.
Vi sono impregnanti a base di copolimeri fl uorurati specifi ci per i materiali lapidei e impregnanti particolari e specifi ci per il gres porcellanato: è importante scegliere il prodotto idoneo. L’emulsione si stende in quantità minima (vanno rispettate accuratamente le indicazioni del produttore) con la monospazzola dotata di panno in microfi bra o disco bianco senza esagerare in quantità, togliendo gli eventuali eccessi con panni di cotone e ripassando alla fi ne il disco bianco asciutto. Sarà utile poi lasciare asciugare perfettamente prima di sottoporre la superfi cie al consueto calpestio e conseguenti operazioni di manutenzione. Tra tutti i tipi di gres porcellanato, il gres satinato, per la sua caratteristica trattiene la più gran quantità di sporco; diventa molto importante riuscire subito ad effettuare un primo trattamento protettivo per riuscire poi ad eseguire con più semplicità le operazioni di pulizia di manutenzione. Una cosa da tener presente è che anche i trattamenti protettivi si consumano con il tempo, perciò quando si constaterà che le superfi ci trattengono lo sporco troppo velocemente tra un lavaggio e l’altro, sarà opportuno ripetere una nuova applicazione di copolimeri.
ATTENZIONE
Vi sono in commercio alcuni tipi di gres porcellanato che diffi cilmente accettano i protettivi, poiché sono prodotti in maniera particolare, con cotture intorno ai 1300°C (generalmente di tipo antiscivolo), per cui le superfi ci risultano talmente chiuse che non vi è lo spazio per far impregnare nessun prodotto, mentre lo sporco ambientale quotidiano si aggancia con molta facilità. Tali materiali vanno puliti solamente con specifi co detergente e uso eventuale di macchine lavapavimenti, a seconda delle necessità.