Tutto il settore si muove con fatica, zavorrato da mille vincoli burocratici e da una pressione fiscale senza eguali» è il commento di Bernabò Bocca presidente di Federalberghi, all’ultimo SIA Guest.
Al Sia Guest, l’appuntamento internazionale del turismo, svoltosi a Rimini dal 9 all’11 ottobre, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha delineato un quadro deludente del comparto alberghiero italiano relativamente i primi nove mesi dell’anno. Se, infatti, il mese di settembre ha registrato una performance positiva dei turisti stranieri per gli alberghi italiani (+2% di presenze rispetto a settembre 2013), la domanda interna ha fatto segnare l´ennesimo calo (- 0,9%). Tuttavia, nel complesso, i quattro mesi estivi hanno prodotto un risultato di assoluta stagnazione (+0,1% di pernottamenti tra italiani e stranieri) determinato da un -0,6% degli italiani ed un +0,9% degli stranieri, a conferma della bonaccia che ISTAT ha rilevato nella prima parte del 2014 (+0,1% nel semestre gennaio-giugno). Lo stallo delle presenze, combinato con il calo dei prezzi degli alberghi certificato da ISTAT (-1,3% ad agosto e -2,4% a settembre rispetto ai corrispondenti mesi del 2013), pare preannunciare una chiusura in rosso per i conti del 2014, con il fatturato complessivo degli alberghi, ancora saldamente attestato sotto i livelli del 2008. «Tutto il settore si muove con fatica, zavorrato da mille vincoli burocratici e da una pressione fiscale senza eguali – ha aggiunto Bocca – ma la situazione di difficoltà è particolarmente grave nelle località prevalentemente orientate al mercato italiano, funestate da una stagione all’insegna del maltempo e della crisi economica. Sin quando non ripartirà la domanda interna, continueremo a guardare con estrema preoccupazione a questo importantissimo segmento, che costituisce il cinquanta per cento della nostra clientela». Sul fronte dell´offerta, le imprese hanno confermato il proprio impegno volto ad intercettare nuove quote della domanda internazionale, che ha continuato a premiare il sistema ospitale italiano, confidando che i provvedimenti sul tax credit per la riqualificazione e la digitalizzazione delle strutture ricettive vengano attivati in tempi brevi, con una dotazione finanziaria irrobustita. Altrettanto importante sarebbe la promozione della destinazione Italia, che – in attesa della riforma del titolo V – necessita di una cabina di regia dotata di mezzi adeguati. A tal proposito, Bocca ha espresso l’apprezzamento del settore per il proposito governativo di razionalizzare l´impiego delle risorse, che non può tuttavia essere confuso con lo smantellamento della rete di promozione del nostro Paese all´estero. Bocca ha auspicato poi vengano attuate, in tempi brevi, tutta una serie di semplificazioni, che possano imprimere nuovo impulso ai consumi e agli investimenti, senza oneri per le finanze pubbliche. Per esempio, agevolare il rilascio dei visti turistici, anche per via telematica, non ostacolare gli alberghi che vogliono offrire ai propri clienti servizi accessori, facilitare il cambio di destinazione d’uso degli immobili, applicare i medesimi limiti all´uso del contante che vigono nei Paesi confinanti. Il decreto Sblocca Italia potrebbe costituire il veicolo ottimale per realizzare alcune di queste semplificazioni.
Presenze alberghiere e lavoratori occupati*
Fonte: Federalberghi
* dati provvisori; le informazioni vengono acquisite mensilmente, con sistema CAWI; nel periodo gennaio – settembre 2014 hanno risposto mediamente 1.637 alberghi ogni mese.