Cantieri

Anche i “giganti” hanno bisogno di cure

La funzionalità delle enormi presse che caratterizzano la produzione della Mario Nava Spa, specializzata nel settore dell’automotive, richiede una manutenzione accurata, che ha nella pulizia una componente essenziale. Ed è K.I.P, impresa di servizi di Missaglia, con interventi su misura, a garantirne l’efficienza.

Situata nel cuore della Brianza, a Bosisio Parini in provincia di Lecco, Mario Nava Spa, fondata nel 1956, si è trasformata nel tempo da azienda artigiana a solida realtà industriale, specializzata nello stampaggio a freddo della lamiera nei settori automobilistico, termo-idraulico, elettrodomestico. Oggi è una delle maggiori aziende europee del settore, articolata in due divisioni. La prima si occupa in maniera pressoché esclusiva di imbutitura da nastro di metallo e di stampaggio a freddo di lamiera. L’esperienza maturata in circa sessant’anni di attività ha permesso alla Mario Nava di affermarsi sui panorami internazionali fra i leader per la fornitura ai settori dell’automobile, degli elettrodomestici e dei casalinghi oltre che su quelli idraulico e sanitario. Il reparto di produzione è attrezzato con oltre venti presse transfer di varie dimensioni che consentono di produrre un’ampia gamma di particolari imbutiti, dalla minuteria metallica in prodotto, partendo da un nastro di acciaio o di ferro, che passa attraverso la pressa e viene spinto da un punzone nella matrice, in una serie di passaggi che portano poi al pezzo finito, programmato a computer sulle specifiche del cliente, con cui l’azienda interagisce in fase di progettazione, proponendosi non solo come fornitore, ma come vero e proprio partner. Sin dalle prime fasi di sviluppo, infatti, la Mario Nava collabora con il cliente per definire tutti gli aspetti tecnici, mettendo a disposizione il suo know-how riguardo alla tecnologia di imbutitura profonda, in modo da rendere il prodotto fattibile e adatto alla produzione in grandi numeri, pur mantenendo tutti i requisiti di qualità. I numeri sono impressionanti: in Mario Nava Spa si producono da un minimo di 300.000 a un massimo di 400.000 pezzi al giorno, per un totale di 70 milioni di pezzi all’anno, cui sono deputati 70 dipendenti. Un settore, quello dell’automotive che non ha risentito della crisi, perché la produzione di Mario Nava non si limita a una clientela nazionale, ma riguarda i più importanti player mondiali. Il mercato mondiale dell’auto non ha smesso di funzionare e l’azienda ha sempre lavorato a pieno ritmo. Ogni nuova commessa viene seguita nei minimi dettagli tramite APQP (Advanced Product Quality Planning). E la qualità comporta anche le condizioni ottimali delle macchine, la cui complessità richiede una manutenzione attenta, precisa e puntuale, che comprende pure una pulizia accurata e professionale di tutte le componenti e dell’ambiente. fino a carcasse di motori elettrici destinati al settore automotive. Mario Nava gestisce produzioni di grandi volumi di materie prime diverse: acciai rivestiti, ottone, acciaio inox, rame, alluminio eccetera. La produzione è costantemente monitorata attraverso scrupolosi e regolari controlli effettuati con gli strumenti più all’avanguardia per garantire la qualità della produzione, implementata da un sistema di gestione della qualità conforme ai più rigorosi standard imposti dal mercato automobilistico: ISO 9001 e ISO/ TS 16949. Particolare attenzione, inoltre, viene rivolta alle problematiche ambientali, per le quali è stata conseguita la certificazione ISO 14001. Core business dell’azienda è la produzione di particolari per automotive, come le carcasse per motori elettrici che si applicano agli abs/esp, agli alzavetri, al movimento sedili, ai tergicristallo e tergilunotto eccetera. Gigantesche sono le presse transfer, le macchine per l’imbutitura, ossia l’operazione che trasforma la lamiera piana.

L’impresa al lavoro

E qui entra in gioco K.I.P., impresa di servizi con sede a Missaglia, specializzata nella pulizia dei grandi impianti industriali. Relativamente giovane – è attiva dal 2006 -, ma conosciuta per l’alta professionalità dei suoi interventi. K.I.P. è stata fondata da Kujtim Deda, cittadino italiano di origini albanesi, che ha alle spalle un’esperienza di oltre venticinque anni, da quando si è stabilito nel nostro paese, inserendosi nel settore dei servizi con l’intelligente umiltà di chi era determinato a realizzare i propri obiettivi di affermazione personale. Deda ha iniziato dalla gavetta, in una impresa del lecchese, scalando a poco a poco tutti i gradini, sino a diventare direttore della progettazione dei servizi. E poi, giustamente, la creazione di una propria attività, nella quale ha travasato tutte le competenze acquisite e la disponibilità di essere al fianco dei propri clienti, di cui sa cogliere le esigenze, anche le meno consuete, che, però, sono fondamentali proprio a livello di processo industriale. Deda interagisce con i suoi clienti come un vero e proprio partner, progettando, per ognuno, interventi non di routine, ma “su misura”, e si avvale di una squadra di una trentina di collaboratori, che si sono specializzati nelle operazioni più delicate e complesse. Nel caso specifico di Mario Nava Spa, oltre alle pulizie routinarie, K.I.P. realizza la pulizia, sia interna che esterna, delle presse, secondo una frequenza mensile o, nel caso, quando viene effettuato il cambio delle attrezzature per stampare. Le macchine vengono smontate, e i vari elementi, vengono trasportati in un luogo allestito appositamente, dove vengono lavati con le idropulitrici, sfruttando la forza della pressione dell’acqua. Da punzone e matrice, infatti, che sono il cuore delle presse, devono essere periodicamente eliminate le tracce di unto, dovute al liquido che deve essere utilizzato per evitare attriti tra le parti metalliche, e i residui di lavorazione, piccole scaglie che, se non rimosse, possono compromettere la produzione. L’acqua di risulta viene raccolta in una cisterna e smaltita successivamente, così come l’olio di lavorazione che viene depositato nelle vasche, collocate nel sottosuolo, una sotto ciascuna pressa, e viene poi avviato allo smaltimento secondo la normativa vigente. Anche queste “buche”, come vengono chiamate in gergo, vengono periodicamente pulite, da una coppia di operatori, rivestiti di tute, stivali, guanti e mascherine, per evitare ristagni pericolosi. Quando, poi, occorre ripulire l’esterno delle macchine, che si elevano in altezza come palazzi di due piani, vengono allestiti i ponteggi e gli operatori procedono manualmente, con prodotti ad hoc. Sono operazioni che richiedono molta attenzione, in quanto presentano anche aspetti di rischio che solo la massima professionalità, la formazione e l’informazione consentono di evitare.

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