![DSC7166](https://www.dimensionepulito.it/wp-content/uploads/2015/04/images_vetrina-home_DSC7166.jpg)
Un moderno disinfestatore si trova ad affrontare anche interventi di disinfezione. In questo caso, contro la legionella all’interno di un impianto idrico di un grande complesso industriale
Prima di leggere la cronaca di un intervento mirato di disinfezione contro la Legionella pneumophila mi sembra opportuna una riflessione sulla definizione di “di·sin·fe·sta·zió·ne = sostantivo femminile: operazione consistente nella distruzione di insetti,
specie parassiti, o di altri animali nocivi, con mezzi chimici (insetticidi, derattizzanti, diserbanti, repellenti, atmosfere controllate ecc.) o fisici (calore secco, ultra freddo, microonde) ma anche (meritoriamente) per mezzo di interventi di prevenzione e anti-intrusione (rat e pest-proofi ng) e di “attenzione al problema” a tutti i livelli (IPM, integrated pest management). Come tutte le definizioni si presterà a critiche, ma nell’insieme mi sembra che ben definisca che i confini dei servizi di disinfestazione siano molto ampi. (G.Dassi)
ANTEFATTO
Tra le molteplici attività che può affrontare un “moderno” disinfestatore c’è anche la disinfezione che, pur essendo una minima parte della sua occupazione, a volte è molto interessante sotto il profilo della soddisfazione professionale. In questo caso siamo stati chiamati a gestire la disinfezione di tutto l’impianto idrico di un grande complesso industriale di distribuzione merci (il classico corriere) con palazzina uffici di 2 piani e magazzino lungo oltre 300 mt. L’Asl di zona in un prelievo dell’acqua ha riscontrato la presenza di legionella (vedi scheda bio-etologica EcoPlan).
• Prima fase: preparatoria
Sono stati posti cartelli di segnalazione in tutti i bagni e i luoghi con presenza di rubinetti, avvisando di non utilizzare l’acqua (in più lingue, poiché i lavoratori presenti hanno una provenienza internazionale e i bagni sono utilizzati anche da autisti di camion provenienti da molti Nazioni). La parte più efficace era comunque rappresentata da un disegno che indicava di non usare l’acqua. Le fi gure hanno l’indubbio vantaggio di essere universalmente comprensibili. Di concerto con la Direzione tecnica dell’impianto abbiamo isolato dalla condotta dell’acquedotto l’impianto idrico. Così è stato possibile svuotare interamente l’impianto dall’acqua presente. Poi si è fatto suddividere l’impianto (molto lungo) in 2 punti per limitare il rischio di ristagni d’acqua nella rete che normalmente permettono alla legionella di insidiarsi nelle tubature, soprattutto nei punti morti e ciechi, come per esempio tubi tagliati e lasciati in pendenze negative.
• Seconda fase: risorse tecniche
Abbiamo realizzato un raccordo rapido nel circuito interno dell’acqua per permettere l’immissione nella rete della soluzione di disinfettante a base di Idrossido di Sodio e Ipoclorito di Sodio. Questo Presidio Medico Chirurgico (Divosan TC 86 Diversey) riporta in etichetta l’utilizzo per la disinfezione nell’industria alimentare, in particolare nel comparto dell’imbottigliamento, nel settore lattiero caseario e nel comparto farmaceutico. Sono state seguite le indicazioni di etichetta per quanto concerne la concentrazione d’uso e i tempi di contatto, garantendo così l’eliminazione dei batteri presenti nella condotta, tra cui Legionella.
• Terza fare: tecnica applicativa
Particolare attenzione è stata fatta per i boiler di accumulo acqua calda, badando a svuotarli e a immettere la soluzione preparata. Per quanto concerne i distributori di bevande calde, ci siamo rivolti all’Azienda installatrice che ha provveduto a distaccare i dispositivi dalla rete idrica, garantendoci con documentazione scritta che le temperature di funzio- namento garantivano la distruzione del battere. Abbiamo constatato che la parte più lunga è stata immettere nella rete la soluzione preparata. Abbiamo utilizzato un atomizzatore normalmente utilizzato per le disinfestazioni raccordando la pompa all’impianto idrico. Con la pressione di 3 bar abbiamo immesso in rete 1.000 lt di soluzione che hanno completamente riempito l’impianto. Particolare attenzione abbiamo posto a tutti i rompigetto dei rubinetti e dei soffi oni delle docce che sono stati smontati e immessi in una soluzione di prodotto anticalcare che ha permesso di eliminarne la presenza dovuta anche alla durezza dell’acqua della zona. Molto spesso il battere della legionella si insidia proprio in questi punti soprattutto se non vi è un uso costante dell’acqua.
• Quarta fase: controlli
Abbiamo ripetuto le analisi avvalendoci di un laboratorio autorizzato non trovando più nessuna traccia nei punti di prelievo. L’operazione di bonifica ha dimostrato che in questi casi la fi gura del Disinfestatore assume una connotazione altamente professionale ed è una fi gura non trascurabile nella salvaguardia della salubrità ambientale pubblica, industriale e privata.
• Approccio multidisciplinare
Nel nostro caso lo Staff che ha operato ha visto la collaborazione tra Tecnici disinfestatori, un Ingegnere impiantista e un Agrotecnico messi a disposizione dall’Azienda di Pest Control, oltre che ai Tecnici manutentori guidati da un Architetto della proprietà dell’immobile. L’Azienda di Pest Control, a mio giudizio e se dotata delle giuste professionalità, assume il ruolo di consulente globale di igiene a 360°, e che, grazie alle sue competenze, aiuta le Autorità sanitarie competenti nella tutela degli aspetti igienico-sanitari nei loro molteplici modi di manifestarsi.