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Per le pulizie è tempo di start up

In Germania l’economia digitale avanza anche nel settore delle pulizie. Aiutando i lavoratori a uscire dall’illegalità. Quattro startup hanno messo gli occhi sul ricco mercato del lavoro a domicilio tedesco e promettono allo stesso tempo di assorbire l’enorme piaga dell’evasione fiscale che impera nel settore. Secondo stime del ministero delle Finanze, infatti, la cifra evasa al fisco da circa 4 milioni di lavoratori in nero ammonta a 50 miliardi di euro l’anno. Un universo di illegalità per nulla scalfito da leggi e semplificazioni fiscali varate negli anni passati dal governo. L’americana Homejoy e le tedesche CleanAgents, Helpling e Book a Tiger, tutte dotate di siti web e pagine Facebook, offrono a prezzi oscillanti fra 12 e 15 euro l’ora uomini e donne delle pulizie, singoli o in squadra, a privati o aziende. Il tutto prenotabile on line in meno di tre minuti e con le condizioni tipiche del nuovo formato del lavoro liquido: orari flessibili, frequenze a piacere, nessun contratto fisso, assicurazione sulla casa inclusa per eventuali danni causati durante le ore di lavoro. Ma quel che pare decisivo, è tutto legale, sia verso il cliente che verso lo stato e il lavoratore: ricevuta a fine lavoro, 20% del costo scaricabile dalle tasse e commissione che oscilla fra il 15 e il 20%, percentuale che consente alla singola forza lavoro un guadagno mai sotto la soglia del salario minimo entrato in vigore in Germania all’inizio dell’anno.

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