Igiene e Ambiente - Disinfestazione

Formulati chimici e naturali: massima attenzione, sempre

Vi è mai capitato di cadere vittima di un attacco di ribellione? A me capita ogni tanto (non spesso), ma quel giorno in quella farmacia mi è scoppiata dentro e, per giunta, condita con un poco di presunzione. Per non essere tedioso e per farmi sbollire la collera sono andato a rileggermi i Pensieri oziosi di un ozioso (vedi primo riquadro). I fatti: entro in una farmacia chiedendo un collirio ad uso pediatrico possibilmente con antibiotico.

Mi viene risposto che senza prescrizione medica non me lo possono dare e fin qui nulla da obiettare. Ma vista l’ora tarda il farmacista mi suggerisce un unguento oftalmico a base di Eufrasia (vedi secondo riquadro). Ringrazio, pago, corro a casa e fortunatamente esamino le indicazioni riportate sulla confezione. La prima che leggo recita: medicinale omeopatico, senza indicazioni terapeutiche approvate. La cosa mi stupisce un poco, ma non più di tanto. Mi allarmo invece quando fra le avvertenze leggo: consultare il medico se i sintomi persistono, in caso di forti dolori oculari, di improvviso calo della vista e di disturbi poco chiari, ecc. ecc. Per cui applico a mio nipote impacchi di acqua fresca e il giorno dopo, con ricetta medica, mi rivolgo ad un’altra farmacia. A parte la mia reazione un poco da iracondo ho provato a razionalizzare il tutto e sarei giunto alle seguenti deduzioni: se un medicinale omeopatico è accompagnato da tali avvertenze è sicuramente necessario approfondirne l’uso terapeutico tenendo in debito conto le controindicazioni così come per i farmaci tradizionali. Per fare un parallelismo nel mondo della disinfestazione mi sentirei di affermare che l’uso di prodotti di origine naturale (non registrati presso il competente Ministero della Salute) richiede la massima attenzione e gli approfondimenti dovranno essere rigorosi mancando un placet ufficiale. Nella nostra professione di disinfestatori, che a parer mio ha molti punti di contatto con il trinomio: anamnesi, diagnosi, terapia, imbattersi in un fornitore che, come quel farmacista che non ha richiamato la mia attenzione sulle indicazioni del preparato fidandosi della “libera vendita”, potrebbe comportare qualche rischio di non poco conto. Infatti nel caso di effetti indesiderati si potrebbero aprire contenziosi difficili da dirimere. Più che un suggerimento (che non mi sento di dare) mi limiterei a dire che nell’utilizzare formulati “non registrati” la terapia condivisa in primis con il fornitore e successivamente con il cliente è quanto mai necessaria.

La presunzione è la miglior corazza che un uomo possa portare, citazione tratta da “I pensieri oziosi di un ozioso”, libro umoristico pubblicato nel 1886 da Jerome Klapka Jerome (l’autore di Tre uomini in barca) dedicato alla sua inseparabile compagna di ozi: la sua pipa. Esso offre lo spunto per considerazioni sulla bolletta (intesa come mancanza di denaro), i nervi, la vanità, la pigrizia, l’amore, il tempo e così via. In italiano è edito da: Piano B nella collana “la Mala Parte” Sezione: Saggistica.

Euphrasia

Le proprietà farmacologiche dell’Euphrasia officinalis secondo la medicina popolare antica sono: tonificare e rafforzare l’organismo in generale, favorire la digestione, avere un’azione diuretica, guarire dalle ferite, rafforzare la memoria e alleviare le infiammazioni della membrana che ricopre il bulbo oculare e la parte interna della palpebra (congiuntivite) e del bordo libero delle palpebre (blefarite). Fra tutte queste virtù aggiungerei anche il rigore scientifico di quel produttore che riporta una serie di avvertenze tali da consentirne un uso informato.

 

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