Nelle tre giornate di convegni, tavole rotonde e seminari, esperti, imprenditori, dirigenti pubblici si sono confrontati su tematiche di stretta attualità, sul presente e sul futuro del settore
Afidamp accende i fari sui CAM ospedalieri
Legalità, formazione, una legislazione di settore, responsabilità sociale, migliori condizioni di accesso agli appalti pubblici sono i temi affrontati durante il convegno organizzato da CNA Servizi alla Comunità, il settore della confederazione nazionale dell’Artigianato che si occupa dei servizi di pulizia. Settore importante che in Italia conta in totale 41.207 imprese di pulizie. Francesco Gennarielli, Vice presidente nazionale e portavoce per le imprese di pulizia di CNA Servizi alla Comunità, ha parlato di temi caldi, soprattutto in questo periodo: della legalità, del sommerso e della trasparenza, della concorrenza sleale, della responsabilità sociale e dell’importanza di fare rete. Riflettori puntati anche sulle iniziative di formazione, presentate da Maria Antonietta Campesato, Presidente provinciale Unione Servizi alla Comunità di Vicenza, rivolte agli imprenditori per ottimizzare la gestione dell’azienda e per dare maggior valore al proprio lavoro. Antonella Grasso, responsabile Unione Servizi alla comunità, ha affrontato l’importante tema del recepimento delle Direttive europee sugli appalti pubblici, ora al vaglio presso l’ottava Commissione del Senato, tra opportunità e criticità per le piccole imprese artigiane: una leva economica fondamentale per creare sviluppo locale e crescita del settore.
Imprese di pulizie tra crisi, mercato e concorrenza sleale
Grande partecipazione di pubblico per il convegno Afidamp che ha inaugurato l’edizione 2015 di Pulire. L’incontro, focalizzato sui Criteri Ambientali Minimi in ambiente ospedaliero per i servizi di pulizia, ha riunito i più importanti esponenti del settore. Lidia Capparelli, Responsabile Green Public Procurement di Consip, ha posto l’accento sulla grande importanza di questo tema, strettamente legato alla salute, poiché quello ospedaliero rappresenta un settore ad altissima competenza, ma necessariamente condizionato da problemi organizzativi e di capacità tecnica, come molte Pubbliche Amministrazioni nel nostro Paese. Gianfranco Finzi, Presidente Anmdo, ha posto a confronto il Capitolato di pulizia Consip e i CAM ospedalieri, gli unici due documenti pensati per le gare d’appalto degli enti ospedalieri in tema di pulizie, esprimendo parere sostanzialmente positivo, pur se in entrambi possono essere apportati adeguati miglioramenti. Riccardo Rifici, del Ministero dell’Ambiente, ha invece ricordato che il Decreto 2012 sui servizi pulizia è stato il primo passo verso la creazione di un piano organico d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pa. Sandra Zuzzi, Presidente Fare, ha sottolineato l’importanza della formazione di chi opera nelle aziende ospedaliere con il compito di supervisionare l’esecuzione dei serviz e ha sostenuto che l’esigenza ambientale va senza dubbio sostenuta, ma servono criteri semplici, a vantaggio sia della qualità del servizio erogato che delle operazioni di controllo. Il tutto in un quadro di maggiore trasparenza negli appalti.
Giulio Guizzi porta il cleaning in libreria
“Pulizia Igienica e Sanificazione. La sporca storia del pulito” è la nuova perla editoriale uscita dalla penna di Giulio Guizzi, lo “storico del cleaning” ad honorem e presentata a Pulire. In questo libro troviamo tratteggiata l’intera storia della pulizia, a partire dagli Assiri Babilonesi fino ad oggi, attraversando uno spettro geografico che disegna un enorme triangolo i cui poli sono Italia, Stati Uniti e Gran Bretagna. Il volume – ben 489 pagine – nasce come espressione dell’appartenenza di Guizzi alla vita associativa (API industria, Rotari, Afidamp e Issa americana) a cui dedica toto corde questo omaggio alla cultura del pulito. E lo dedica anche a ogni operatore del clearing –dall’industriale all’addetto delle pulizie – affinché non perda mai la motivazione in quello che fa collocando le proprie azioni all’interno di cornici di senso, che anche questo libro intende creare. “Pulizia Igienica e Sanificazione” è stato pensato infatti per una triplice destinazione: come supporto ai tre volumi del Vademecum, come strumento per i formatori, e per i lettori incuriositi.
Internet delle Cose & Cleaning: un convegno illuminante
Molto interessante e di strettissima attualità, il convegno “Internet of things: a new revolution in the cleaning industry”, moderato da Carlo Massarini e con la partecipazione di Andrea Granelli, esperto di tecnologia e gestione, Markus Asch CEO di Kärcher; Simon Chen, di ICE e Federico Baffetti di Injenia, Premier Partner Google for Work. L’interesse del Cleaning verso l’applicazione dell’Internet of Things (IoT) nei prodotti e servizi per la pulizia professionale è molto elevato.
Secondo diverse società di ricerca, tra le altre anche McKinsey e IDC, lo sviluppo dell’IoT potrebbe superare i 6.000 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2025, mentre secondo uno studio meno ottimista effettuato da Bosch, questo mercato nelle cinque principali aree industrializzate ammonterà a circa 596 miliardi di Euro nel 2022.
Le previsioni sono notevoli: al progredire dello sviluppo dell’IoT, con il collegamento di macchine ed edifici, saranno disponibili dati precisi sulla pulizia dei diversi ambienti. I servizi di pulizia saranno quindi effettuati in base alle necessità effettive e non con cadenze temporali. ICE ha lanciato una lavasciugapavimenti dotata di i-sinergy, un sistema intelligente per l’interazione tra la macchina e i server aziendali.
Altrettanto notevoli le ipotesi di risparmio: si potrebbe passare da 4 ore a 37 minuti di funzionamento delle macchine, come conseguenza dell’ottimizzazione e della maggiore efficienza.
Detergenti biologici nelle pulizie: serve maggior prudenza
“L’uso dei prodotti biologici nelle pulizie professionali: terminologia e impieghi dei detergenti biologici e dei probiotici”, tema particolarmente sentito nel settore della chimica applicata ai servizi di pulizia e affrontato in convegno promosso da AfidampFED a Pulire, dove esponenti del mondo accademico, ospedaliero e imprenditoriale hanno fatto il punto sullo stato dell’arte della ricerca in materia. Pier Sante Testi, Responsabile del Dipartimento Tecnico di BioFuture, ha introdotto l’argomento spiegando nel dettaglio in cosa consiste la sanificazione di tipo biologico: i detergenti biologici non sono altro che sostanze biodegradabili che consentono un processo di metabolizzazione. Gaetano Privitera, Professore Ordinario di Igiene all’Università di Pisa, ha sottolineato che quella della sicurezza è la questione più importante. Bisogna tenere presente che i batteri che si muovono su una superficie inanimata possono contaminare altre superfici, anche critiche, se ne vengono a contatto (in un ospedale ciò potrebbe verificarsi con siringhe, cateteri, etc.). Bisogna costruire, ha commentato Fabio Tumietto, Responsabile Controllo Infezioni Ospedaliere presso l’ A.O. S.Orsola di Bologna, prima un’evidenza largamente condivisa su più livelli. Si rende quindi necessario proseguire con la ricerca ma aspettare maggiori riscontri pratici. Non ci sono chiusure preconcette sui detergenti biologici, ma la priorità deve essere salvaguardare la salute dei cittadini.
European Cleaning Days: diffondere il verbo della pulizia professionale
EUnited Cleaning, associazione europea delle macchine per la pulizia, ha lanciato una nuova campagna “European Cleaning Days”, Giornate europee della Pulizia, che mira a sottolineare l’importanza e i vantaggi della pulizia professionale in settori come uffici, ospedali, aeroporti, stazioni ferroviarie. La prima di queste campagne si è tenuta a Pulire, con il supporto della Federazione europea delle imprese di pulizia (EFCI) e dell’Associazione Internazionale di saponi, detergenti e prodotti per la manutenzione (AIISE). Lo scopo è di aumentare la coscienza sull’importanza e sui vantaggi della pulizia industriale e dell’igiene in Europa cercando di sensibilizzare società e pubblico sia nel sentirsi responsabili di un ambiente pulito sia nell’attuare le misure per realizzarlo. Hanno partecipato a questa giornata l’amministratore delegato di EUnited, Peter Hug; direttore di EFCI, Andreas Lill; CMS Berlino Heike Hemmer; direttore di FACOP, Cassia Almeida e Toni D’Andrea nella duplice veste di moderatore e presidente Afidamp Servizi. Sono stati discussi i temi sul mercato europeo del cleaning e sulle esperienze di formazione come quella brasiliana Facop che ad oggi ha formato più di 30mila operatori del cleaning.
E-commerce: minaccia od opportunità per i distributori?
Il seminario organizzato da AfidampCOM ha offerto una panoramica a 360° sulle risorse e sulle trappole che si celano dietro al mercato virtuale.
Nell’introduzione, Roberto Galli, nella sua duplice veste di moderatore e componente del consiglio direttivo di AfidampCOM, ha illustrato le peculiarità del comparto dei distributori del cleaning in Italia: circa 1000 aziende, che lavorano sostanzialmente in due regioni e che utilizzano poco internet. In uno scenario di questo tipo, quale prospettive può avere l’utilizzo di uno strumento come l’e-commerce? Come sottolinea Davide Gabrielli, esperto di e-commerce e titolare dello Studio Gabrielli, l’importante è sempre e comunque differenziarsi e imparare a connettersi con i veri bisogni dei clienti: dare valore ad ogni singolo servizio offerto, come la consegna o l’ assistenza. L’esperto di marketing Andrea Cima, di Made in Cima, sottolinea che anche un negozio virtuale ha le sue regole. Il vantaggio di approdare sul web è rappresentato dal contenimento dei costi rispetto ai negozi comuni, ma serve un grande sforzo per gestire la macchina organizzativa: un negozio online è sempre aperto, si può comprare di notte, si può vendere in tutto il mondo.
Il mercato della distribuzione
«L’indagine di quest’anno mette in evidenza una forte ripresa per le aziende di media fascia – tra 0,5 e 2,5 mln di fatturato -, ma cali per imprese più piccole, rilevando un fatturato in discesa per una su due». Con queste parole Francesco Bertini, presidente AfidampCom, ha introdotto i risultati dell’Indagine di fatturato nel mondo della distribuzione relativo al 2014, a cura di Caterina Siclari, Tara Consulting. Un’indagine accurata che rivela anche un alto livello di ottimismo e fiducia nel futuro: ben 8 aziende su 10 si aspettano di crescere nel 2015. Il generale miglioramento del 2014 rispetto all’anno precedente può anche attribuirsi a una maggiore sensibilità verso i temi della formazione, riscontrabile soprattutto nelle aziende sopra i 5 dipendenti. In generale, l’85% delle imprese ha investito in corsi formativi durante il 2014. Tra le tipologie dei prodotti venduti si riscontrano, fondamentalmente: macchine, prodotti chimici e di consumo e attrezzi. Ma fonte di ricavo è anche l’offerta di altri servizi, ad eccezione del noleggio, ancora poco praticato ma comunque in crescita.
Cleaning: con il noleggio cresce il business
In un mercato sempre più competitivo per i distributori del cleaning, la pratica del noleggio rappresenta un servizio al cliente che può fare la differenza, ma bisogna essere preparati per puntare a qualità ed efficienza. Questo, in estrema sintesi, ciò che è emerso dal convegno promosso da AfidampCOM. Marco Prosperi, Direttore Assonolo/Assodimi e Patrizio Lazzari di BCC LEASE hanno messo la propria conoscenza a disposizione del pubblico, scandagliando il tema del noleggio ed evidenziando aspetti operativi obbligatori, vantaggi, criticità e questioni relative alle coperture finanziarie (va ricordato che tra Afidamp e BCC è attiva una convenzione che abbatte tempi e burocrazia per la richiesta di finanziamenti). Ma non solo; è stato lasciato spazio anche alle case histories degli imprenditori esperti in materia, Luca Mirandola di Pulimac e Gianni Tartari di Sil Advanced, due professionisti già affermati nel campo del noleggio.