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Premio Innovazione a Karcher

Giovanni Probo, amministratore delegato di Kärcher Italia, ci spiega il perché del successo e la politica dell’azienda all’insegna dell’Eco-efficiency

Vincitrice del Premio Innovazione Pulire 2015, assegnato da una giuria internazionale, Kärcher si è presentata alla manifestazione veronese con la consapevolezza di svolgere un ruolo di primo piano non solo nell’ambito del cleaning domestico, ma anche in quello professionale, traguardo perseguito con costanza e con una politica di investimenti che hanno sfidato la crisi economica europea e mondiale.

Abbiamo incontrato Giovanni Probo, amministratore delegato di Kärcher Italia, al quale abbiamo chiesto di farci un consuntivo dell’anno appena trascorso, alla luce anche di sue precedenti affermazioni, che fotografavano, rispetto al mercato italiano, un andamento anticiclico dell’azienda tedesca.

«Il 2014, in un mercato che in Italia ha fatto registrare il segno meno in tutti i segmenti (dati Afidamp), Kärcher Italia ha registrato un incremento percentuale a due cifre. Il che significa che Kärcher Italia è riuscita ad andare oltre il suo tradizionale mercato, quello delle idropulitrici, e, soprattutto a livello professionale, è entrata in altri segmenti, come quello del floor care o dell’aspirazione. Anche il 2015 tendezialmente presenta un andamento positivo».

Quali, secondo lei, le cause di questa progressiva affermazione?

«La nostra crescita è stata importante perché abbiamo puntato, puntiamo, e continueremo a farlo, sul concetto di qualità e di innovazione, sia di prodotto, sia di servizio. Per quanto riguarda i prodotti, riteniamo di essere sulla strada giusta, tanto è vero che Kärcher ha vinto il Premio Innovazione, con una spazzatrice, segmento sul quale ci si è concentrati solo negli ultimi anni. Per quanto riguarda il servizio, abbiamo focalizzato in maniera prioritaria il rapporto con il cliente finale, non con l’intenzione di bypassare la linea distributiva, ma per attuare anche nei confronti dell’utilizzatore un’informazione trasparente, chiara, veritiera circa le caratteristiche e le potenzialità delle nostre tecnologie. Qualità, innovazione e corretta informazione: questo è il nostro terno vincente».

Parliamo dell’innovazione e del premio conquistato. In che cosa è innovativa la vostra spazzatrice?

«Siamo partiti dall’idea di fare lavorare meglio l’operatore, con una macchina che risolvesse i problemi più comuni legati alla pratica quotidiana e all’utilizzo della spazzatrice. Uno di questi problemi è, senza dubbio, il filtro. Data la quantità di polveri che una spazzatrice ingloba, il filtro si intasa velocemente, per cui l’operatore deve interrompere frequentemente le operazioni, aprire la macchina, pulire il filtro, rimontarlo e riprendere il lavoro. Noi abbiamo inserito un sistema di scuoti filtro automatico, già utilizzato per macchine più piccole, ma mai su macchine di grandi dimensioni, risolvendo un problema di non poco conto.

Un altro “difetto”, comune a tutte le spazzatrici è costituito dal cosiddetto “baffo”, ossia il residuo di sporco che rimane nella parte centrale quando la spazzatrice effettua una curva ad angolo retto, durante la pulizia degli angoli. Per eliminare questo inconveniente, sulla macchina è stata inserita una terza spazzola, che entra in funzione automaticamente, quando viene eseguita la manovra di rotazione, eliminando, o riducendo drasticamente, questo residuo.

Inoltre, la spazzola centrale è stata montata sull’asse delle ruote posteriori, cosicché non si deteriora quando la macchina in movimento incontra dei dossi. Infine, la macchina, per le operazioni di manutenzione, ivi compresa la sostituzione della spazzola centrale, si apre a libro, per cui è possibile intervenire ad altezza d’uomo, con grande sollievo per gli operatori. Queste sono le quattro problematiche fondamentali, che interessano il mondo dello spazzamento, e la macchina Kärcher offre soluzioni concrete per tutte».

E in tema di sostenibilità ambientale, come si colloca Kärcher?

«Lo “zoccolo duro” della nostra produzione è costituito dalle idropulitrici, erroneamente ritenute grandi consumatrici di acqua: abbiamo comunque ritenuto di inserire sulle macchine dei sistemi che consentono di abbattere drasticamente questo consumo. Inoltre, una buona parte dei nostri aspiratori, per quanto riguarda il consumo energetico, sono inseriti nella classe A, e, per quanto riguarda l’inquinamento sonoro, sono stati dotati di sistemi che ne riducono notevolmente la rumorosità. Il nostro atteggiamento, in genere, risponde al concetto di Eco-efficency, che abbiamo esteso a quasi tutta la nostra produzione. È un impegno che abbiamo assunto con convinzione, decidendo di intraprendere la strada della riduzione dell’impatto ambientale e della salvaguardia delle risorse non rinnovabili. Siamo convinti che questa sia la strada che accompagnerà il futuro».

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