Una indagine a tutto tondo sugli aspetti igienici dei vari micro ambienti che in qualche maniera danno origine alle problematiche sanitarie e di immagine delle molte tipologie alberghiere
Potrebbe apparire strano il termine marketing in un articolo che ha come priorità quella di esporre i problemi igienico-sanitari e le relative soluzioni. Ma se vogliamo essere realisti in effetti le motivazioni che fanno scattare la domanda dei servizi sono caratterizzate principalmente dalla necessità di salvaguardare l’immagine della struttura nei confronti degli ospiti-clienti. In seconda battuta poter uscire indenni da un improbabile controllo da parte delle autorità sanitarie. Il fatto che i controlli non siano molto frequenti aiuta a trascurare il problema o, quanto meno, ad accantonarlo fra le cose che prima o poi verranno affrontate. Ciò detto ritengo, per necessità di sintesi, di dover schematizzare alcuni punti di vista introducendo anche una terminologia medica che altro scopo non ha se non quello di enfatizzare i concetti.
In una ipotetica ricerca di mercato si potrebbe suddividere l’universo alberghiero in tre sottosistemi. Nel primo si potrebbero collegare le strutture che attivano i servizi di disinfestazione solo in caso di emergenza. Emergenza che può essere dovuta alla presenza di un’entità infestante o alla lamentela di un ospite-cliente o da un controllo da parte delle autorità sanitarie. In questi casi l’urgenza è la variabile principale.
Nel secondo sottosistema i servizi di sanificazione sono frutto di una consuetudine caratterizzati per lo più da calendari dei trattamenti risicati. È un segmento di mercato in cui la variabile principale è il prezzo. Sono i clienti sensibili agli slogan delle aziende di servizio che “garantiscono risultati fantascientifici” con pochissimi interventi.
Il terzo è quello che richiede dei servizi secondo una logica che ormai da qualche tempo va sotto il nome di IPM (Integrated Pest Management). Spesso tale atteggiamento è indotto da rapporti fiduciari con ditte di servizio di alto livello in grado sia di fornire ottimi servizi sia di essere credibili e convincenti. La variabile principale è un servizio con il buon rapporto costo/beneficio e, cosa non trascurabile, “sicuro”. In chiave di marketing si potrebbe dire che “la credibilità” è il punto di eccellenza nella speranza che gli aspetti tecnici siano all’altezza. Non vado oltre per non addentrarmi nelle sabbie mobili del millantato credito. Ho detto che avrei preso in prestito la terminologia medica per cui userò il termine “malattia” come sinonimo di “problema”. Ragion per cui l’hotel diventa il nostro malato.
Cosa intendo per malattia?
Con questo termine indico una qualsiasi alterazione dello stato di normale gestione di tutte le attività alberghiere. La presenza di scarafaggi, cimici, formiche o topolini ne rappresenta abbastanza bene il significato. Ma lo sporco o una popolazione microbica potenzialmente pericolosa è pur sempre “malattia”. La prima visibile, la seconda no.
Quali sono le cause delle malattie?
Lo schema che di seguito riporto è rigoroso, ma in effetti la causa prima è la non attenzione al problema. Come dire la tubercolosi è causata dal Mycobacterium tuberculosis, ma se l’organismo è sano difficilmente il patogeno riuscirà a insediarsi e a causare la malattia. Parimenti in un albergo in cui i programmi di pulizia sono ben fatti e il personale ben istruito, formato e motivato difficilmente la presenza della Cimex lectularius, la famigerata cimice dei letti, passerebbe inosservata. Di conseguenza l’intervento terapeutico sarebbe prontamente attuato e la “malattia” risolta.
Ma la necessità di schematizzare richiede di esporre le cause in modo puntuale. Ragion per cui:
• Malattie parassitarie: sono provocate da organismi viventi visibili (non è detto che siano facilmente visibili, basti pensare agli acari della polvere quali, ad esempio, i Dermatophagoides, Tyrophagus e Glycyphagus).
• Malattie infettive: provocate da agenti patogeni invisibili (almeno presi singolarmente perché, se riuniti in colonie, visibili lo diventano. Valga l’esempio dell’Aspergillus niger che qualche volta è visibile negli angoli nascosti e umidi delle nostre dispense o di certi servizi igienici di hotel dal passato glorioso, ma le cui strutture sanitarie sono ormai di difficile sanificazione. Fortunatamente solo rarissimamente rappresenta un problema sanitario).
• Malattie non parassitarie e non infettive: potremmo sinteticamente dire che sono causate da fattori ambientali avversi. Impianti di aria condizionata o di riscaldamento mal regolati; servizi di pulizia inadeguati o che utilizzano detergenti inquinanti; serramenti in cattivo stato di manutenzione.
Come prevenire o porre rimedio alle malattie?
La prevenzione si basa principalmente sulla pulizia. I servizi di pulizia agiscono in modo diretto sulle malattie infettive (lo sporco è il substrato elettivo dei microorganismi). Sono anche la fase preliminare di tutti i servizi di disinfestazione (la polvere è abitata dagli acari e lo sporco organico costituisce il pabulum alimentare della maggior parte degli insetti, scarafaggi in primis).
Non va assolutamente dimenticato che gli addetti ai piani sono di fatto i professionisti che ogni giorno presidiano la maggior parte degli spazi del nostro albergo. Dovrebbero essere in grado di monitorare gli ambienti in cui operano ed istruiti ad attivare interventi mirati e tempestivi.
I servizi veri e propri di disinfestazione per essere efficaci devono integrarsi con quelli di pulizia. I primi sono a calendario i secondi a cadenza quotidiana. Balza all’occhio del buon senso che se agiscono in modo coordinato i risultati non possono essere che ottimali.
Le verifiche sono necessarie sia per misurare i risultati sia per mantenere desta l’attenzione degli addetti ai lavori. Tali verifiche devono essere in primo luogo visive. Gli insetti e lo sporco si vedono! Solo successivamente e solo se reputate necessarie si effettueranno le verifiche strumentali (trappolaggi e indagini microbiologiche o biochimiche).
Ricordo che ho usato il termine “malattia” anche come sinonimo di problema, nella speranza che questo termine “più” inquietante, possa essere di stimolo a prestare attenzione alla gestione igienica delle varie realtà che costituiscono l’universo Hotel. In tale ampio concetto non devono essere dimenticate le zoonosi, se presenti animali da compagnia, ma dato il diffondersi degli agriturismi anche quelli da reddito, e tutte le problematiche connesse alle piante (vedi Corythucha ciliata che in alcune aree termali ha creato non pochi disagi e le processionarie). L’elenco potrebbe continuare ma mi bastava “rendere l’idea”.
Favorire l’Integrated Pest Management
La percezione dei problemi da parte di chi ha la responsabilità della qualità igienica di qual si voglia struttura abitativa è la conseguenza di una reale competenza professionale, ma anche di un atteggiamento “culturale”. Inoltre è difficile trasformare l’attenzione posta ad esempio nei confronti della cimice dei letti (problema ormai pandemico) in un messaggio rassicurante per l’ospite cliente. Non riesco ad immaginare che alla reception di un albergo ci sia un pieghevole in cui sia scritto: “Gentile cliente come Lei sa il problema della Cimex lectularius è reale e si sta diffondendo con allarmante velocità un po’ in tutto il mondo. Vogliamo però rassicurarLa che nel nostro hotel è in atto un protocollo basato sulle più moderne ed efficaci tecniche di controllo e lotta. A riprova di quanto scritto se avrà la compiacenza di guardare sotto il materasso troverà ben quattro piccole tavolette che rappresentano delle efficaci sentinelle a monitoraggio del problema e che i nostri addetti controllano tutti i giorni. Inoltre potrà notare che fra il pavimento e le “gambe del letto” sono posizionate delle vaschette che impediscono la risalita di questi insetti. Inoltre le lenzuola e le federe della sua camera sono raccolte in un sacco di sicurezza realizzato in materiale idrosolubile eliminando così il pericolo di diffusione da una camera all’altra di tale insetto ematofago. La invitiamo anche a leggere l’allegato pieghevole in cui troverà sia le necessarie informazioni bio-etologiche sia le norme di comportamento che se Lei, gentile cliente osserverà, le consentiranno di evitare il rischio di fastidiose punture. Vero è che se questa encomiabile informazione fosse realmente fatta, l’avventore scapperebbe a gambe levate andando a passare la notte in un albergo dove delle cimici dei letti magari allegramente se ne disinteressano”.
A parte l’ironica parentesi resta vero l’interesse del disinfestatore a promuovere l’IPM affinché il proprio lavoro si qualifichi professionalmente. Inoltre, a mio giudizio, un fattore di eccellenza è l’integrare armonicamente il proprio lavoro con i servizi di pulizia a tutto vantaggio del risultato.
La scelta delle risorse tecniche contribuisce a rafforzare l’immagine aziendale
Veramente nel titolo manca un punto interrogativo. Avrei dovuto scrivere: “Quando la scelta delle risorse tecniche contribuisce a rafforzare l’immagine aziendale?”
Le variabili sono due. La prima è l’immagine del fornitore. Vero è che aziende eccellenti della cui serietà non era possibile dubitare erano note solo agli addetti e non alla maggior parte dei clienti (fatta eccezione di alcune marche di notorietà internazionale). La seconda variabile era la capacità di colui che propone il servizio di enfatizzare le qualità tecniche soprattutto dei prodotti e purtroppo, a parer mio, solo in seconda battuta delle attrezzature. In alcuni casi nella trattativa si poneva come focus l’esperienza del tecnici disinfestatori e degli anni in cui militavano nell’azienda proponente. Oggi mi sentirei di suggerire di porre l’accento sui “criteri di scelta” delle risorse tecniche e in particolare di sottolineare l’importanza dei particolari. Se le scelte sono imperniate sulle particolarità tecniche delle risorse che verranno utilizzate è ragionevole credere che la realizzazione dei servizi di monitoraggio, controllo, attuazione dei trattamenti e documentazione dei dati sarà fatta con coerente attenzione ai particolari. Per cui nessun anfratto sarà trascurato e di conseguenza il tecnico avrà il tempo necessario per un buon lavoro. L’obiettivo è acquisire il lavoro dando le giuste informazioni, ad un rapporto costo beneficio ottimale. I tecnici “concretamente” formati e addestrati a cui sono fornite adeguate risorse tecniche sono sicuramente in grado di fare “presto e bene”.
Alcuni esempi (§):
Mini Fog, termonebbiogeno di ridotte dimensioni (45,6 x 16,6 x 36,8 cm) ultraleggero (1,2 kg) in grado di trattare oltre 1000 mc di ambiente grazie al suo serbatoio di 1,2 l di capacità (dosaggio unitario di circa 1 ppm). Il che non è poco, ma il suo speciale ugello abbinato ad una elevata pressione di erogazione consente interventi mirati. Cosa eccezionale per questa tipologia di attrezzature. Di particolare efficacia visto che i parassiti tendono a colonizzare aree nascoste.
Fentrin, insetticida concentrato in micro-emulsione acquosa che riassume il motto “presto, bene e per lungo tempo” grazie ai suoi due principi attivi, uno abbattente e uno residuale. Inoltre è autorizzato sia per ambienti confinati sia per esterni e persino per trattamenti al verde. Semplificando così la farmacopea di riferimento per il tecnico operatore.
Fly Control, lampada che attira e cattura gli insetti volatori per un’area di ben 200 mq. Dandone per scontato la qualità tecnica ritengo che questa tipologia di attrezzature complementari ma “indispensabili” per una corretta attuazione del sistema HACCP aiutano l’altrettanta “indispensabile” integrazione fra la ditta che fornisce i servizi e colui che li richiede. La prima ne garantisce il giusto posizionamento e la corretta manutenzione e insieme ne valutano criticamente le catture.
Cimex Materassi, trappola adesiva in materiale plastico specifica per l’eventuale presenza delle cimici dei letti: nei materassi, poltrone e divani. Plus: ridotte dimensioni, spessore minimo (8 mm), caratteristiche che consentono di essere lasciate in loco anche in presenza di persone.
Cimex Quick Response Kit, sistema integrato in grado di simulare le identiche condizioni del corpo umano. La trappola è dotata di un perimetro ondulato ricoperto da una pellicola gommosa che riproduce la consistenza dell’epidermide umana. All’interno della trappolala c’è un generatore di CO2. Fra l’altro l’anidride carbonica è generata da un processo fermentativo ed è portata ai canonici 37° C da un cuscino riscaldante. Vengono così simulate le condizioni ideali di cattura.
Unipro 5 & Piretro Safe Ec, binomio costituito da un nebulizzatore elettrico ULV ideale per volumetrie di una certa importanza (ad esempio sale congressuali). Fra i vari plus indicherei un dosaggio costante (per commettere errori bisogna proprio impegnarsi) uniformità delle micro gocce. In abbinamento c’è il formulato a base di piretro sinergizzato con Piperonil butossido di origine naturale.
Max Force Quantum, gel liquido insetticida altamente attrattivo per le varie specie di formiche che oltre ad essere efficace nei vari habitat che caratterizzano un hotel è fornito di una certificazione HACCP.
(§): gli esempi riportati sono ricavati e sintetizzati dai cataloghi in mio possesso. Le informazioni sono puramente indicative. Si raccomanda quindi di rivolgersi ai servizi tecnici delle aziende fornitrici ricordando che le documentazioni di riferimento a norma di legge sono il testo dell’etichetta e la scheda di sicurezza. Resta inteso che gli esempi fanno riferimento ad alcune aziende, il che non rappresenta null’altro che un “riferimento metodologico”.
È necessario e utile chiedere di essere informati in modo esaustivo dai vari fornitori sia per le specifiche tecniche sia per i plus utilizzabili in chiave marketing.
Importante è non dare niente per scontato.