L’azienda modenese personalizzerà gli interventi in base ai diversi schemi di certificazione in atto nell’impresa, affiancandola nel percorso di rinnovo
dei sistemi ISO 9001, ISO 14001 e SA 8000
ARCO Chimica e Arco Chemical Group, anche grazie al valore aggiunto di Intuitive Solutions, l’azienda deputata all’innovazione tecnologica, aprono il 2016 con un altro importante progetto dedicato alle certificazioni.
La verità di Cocconi ARCO non cambia la proprietà Mette i puntini sulle I Luca Cocconi, direttore di Arco e smentisce qualsiasi ipotesi di cessione: «Ho voluto farlo per mettere a tacere le voci. Purtroppo, qualcuno ha messo in giro questa bufala, con un intento diffamatorio, per cercare di screditare la reputazione dell’azienda, cercando così di disorientare i nostri collaboratori e la clientela. Questa manovra è clamorosamente fallita, ma ci ha dato oggettivamente molto fastidio. Desidero perciò tranquillizzare ufficialmente, in questa occasione, tutti i nostri distributori: ARCO rimane e rimarrà per sempre delle famiglie Cocconi e Ardizzoni. Non c’è nessuna volontà di venderla, né alcuna trattativa all’orizzonte. La nostra società si sta attivando per giungere ai responsabili di queste voci diffuse ad arte, con l’evidente scopo di screditarci, verificando se sussistano gli estremi per le necessarie azioni legali». |
L’obiettivo del marchio modenese è quello di mettere il proprio know how al servizio della clientela accompagnandola, passo dopo passo, verso nuovi, ambiziosi traguardi di qualità con progettazioni “personalizzate”, pensate e strutturate per rispondere al meglio alle esigenze di certificazione di ogni singola impresa. L’impegno su questo delicato terreno da parte di ARCO, è ormai consolidato e risale ad alcuni anni fa. “Il nostro progetto di certificazioni – spiega il responsabile marketing Nicola Miranda -, è partito nel maggio 2004 con la certificazione ISO 9001 di un’impresa di servizi di Parma e di un nostro dealer di Busto Arsizio, in provincia di Varese. A distanza di dodici anni il numero degli schemi di certificazione, con progetti di consulenza, sono stati oltre seicento e comprendono le norme ISO 9001, ISO 14001, SA 8000 e OHSAS 18001. Questo grandissimo successo del Progetto, ci ha visti presenti come ARCO, oltre che in Italia anche all’estero, e più precisamente in Portogallo dove, con i nostri progetti di consulenza, sono stati portati a certificazione sia dealers che imprese di servizi di quel Paese”. Tra i vari fattori vincenti, che hanno consentito al Progetto di affermarsi, un posto rilevante spetta senz’altro all’informatizzazione. “Il software – continua Miranda – collegato ai diversi sistemi documentali ISO 9001 e ISO 14001, prima con General Cleaning e, da ultimo, con l’ingresso di Intuitive Solutions, sviluppato in General Cleaning Plus, ha permesso di integrare la parte della gestione documentale dei due schemi di certificazione con un vero e proprio gestionale, migliorando quindi le performance per le imprese. Ulteriori vantaggi di questo sistema sono stati la “firma digitalizzata” e l’ “archiviazione informatica dei documenti”, che permette di azzerare la quantità di carta da stampare e da archiviare”. Una costante evoluzione e implementazione, al passo con le soluzioni tecnologiche più avanzate. «Un ulteriore aspetto migliorativo e significativo è stato quello di proporre a imprese di servizi e dealers un progetto integrato di prodotto e servizio che prevedeva, ad esempio, nello schema di certificazione ISO 14001, la qualifica di sistemi innovativi come il prodotto ECOLABEL a minor impatto ambientale e Sistema Gynius, in grado di formulare prodotti attraverso distributori automatici, con significativi miglioramenti ambientali, come la riduzione di kw/h, H2O, CO2 e imballi di cartone e plastica. Il calcolo viene effettuato tramite un algoritmo che mette in relazione i diversi parametri”.
Rinnovo dei tre sistemi documentali
«Nel prossimo triennio dovranno essere rinnovati tre sistemi documentali: ISO 9001, ISO 14001 e SA 8000; le modifiche previste saranno sostanziali, soprattutto per la ISO 9001 che rappresenta lo schema faro dietro al quale poi si muoveranno tutte le altre. Verrà messo a punto – spiega Loris Castellani, responsabile dei progetti ricerca/sviluppo e della linea servizi di ARCO Chimica – un Progetto Specifico per ogni impresa, sulla base dei diversi schemi di certificazione. Il lavoro prevede varie fasi. Si partirà dalla creazione dei nuovi sistemi documentali: ISO 9001, ISO 14001 e SA 8000, passando successivamente a quella di una nuova Area Quality inserita nel General Cleaning Plus, per ISO 9001 e 14001. Altri distinti momenti riguarderanno: la personalizzazione dei diversi schemi di certificazione secondo le nuove linee guida, che andranno a sostituire quelle in scadenza; la formazione sull’utilizzo del software adottato per la gestione documentale degli schemi di certificazione, in base a quelli attivati; la formazione sull’implementazione della modulistica generale e di cantiere prevista per i diversi schemi di certificazione; infine la gestione dei controlli sugli standard di processo realizzati nei cantieri». I nuovi sistemi documentali saranno implementati all’interno del software General Cleaning PLUS, ma sarà pronta anche una nuova versione General Cleaning 15, che permetterà ad ogni impresa – pure se organizzata per funzioni e rappresentata da un modello verticale – di ragionare per processi. In questo modo si offrirà la possibilità di vedere un’azienda non più come una semplice sommatoria delle singole funzioni, interessate esclusivamente alla propria specifica attività, ma piuttosto come l’insieme dei processi volti al raggiungimento degli obiettivi del proprio business
COME VERRA’ EFFETTUATA LA REVISIONE?
• La revisione segue una struttura di “alto livello”, messa a punto per essere utilizzata come base comune per tutti gli altri standard, migliorando così la compatibilità e l’integrazione con gli altri schemi certificativi.
• L’analisi dei rischi: piuttosto che utilizzare requisiti standard per tutti, per ogni azienda si andranno ad analizzare i rischi, al fine di pianificare un sistema di gestione adeguato ai bisogni di ciascuna realtà. Il nuovo approccio prevede l’identificazione dei rischi nei processi aziendali e delle misure appropriate per gestirli, oltre all’individuazione delle opportunità, cioè delle possibili soluzioni e contromisure per affrontarli.
• Un maggiore coinvolgimento del top management.
• Semplificazione “burocratica” della documentazione del sistema. E’ prevista una maggiore flessibilità per le aziende, che sono libere di scegliere la profondità e il dettaglio che intendono utilizzare per la loro documentazione scritta, scelta che può essere effettuata in base a vari fattori quali: la complessità dei processi, la competenza del personale ecc.
• Una più immediata applicabilità per il settore terziario.
• Gestione dei processi focalizzata allo sviluppo, all’attuazione e al miglioramento del SGQ. • Ogni processo deve essere definito e contenere specifiche chiare per la misurazione dei parametri prestazionali e per la definizione dei ruoli e delle responsabilità. In particolare, lo standard fornisce una più precisa e dettagliata attenzione al controllo dei processi, prodotti e servizi forniti da esterni. Questo per rispondere alla realtà odierna in cui le aziende operano in un ambiente sempre più complesso.