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Il futuro prossimo del cleaning

Sarà delineato nel prossimo Forum Pulire 2016, dove si incontreranno operatori ed esperti internazionali per dibattere del mercato, delle nuove sfide tecnologiche, della necessità di cambiare, di adeguarsi ai tempi e alle tecnologie

Il 14 e il 15 settembre prossimi, a Milano, si svolgerà il terzo Forum Pulire, il congresso dei servizi integrati, promosso da AfidampFAB, AfidampCOM e ONBSI.

 

Quattro saranno, concettualmente, i valori fondamentali di Forum Pulire 2016: libertà, dignità, solidarietà, felicità, che garantiscono la qualità della vita in un Paese civile e che vengono rappresentati nella loro completezza dai servizi integrati. Valori che stanno alla base della scelta delle sessioni tematiche che si svolgeranno in questa due giorni di lavoro, cui sono stati invitati non solo gli operatori del settore, nazionali e internazionali, ma anche, e soprattutto, esponenti del governo e dei ministeri di competenza, del Parlamento Europeo, economisti e sociologi, perché le sfide che si stanno aprendo, e che in parte sono già in atto, si possono considerare, senza tema di retorica, davvero epocali.

La prima sessione, il 14 settembre verterà sul tema “Industry 4.0: l’era della collaborazione”. Argomento quanto mai attuale, che analizzerà il nuovo modo di fare impresa all’alba, ma forse già nel pieno, della cosiddetta quarta rivoluzione industriale.

La ricerca Cisco

Secondo un sondaggio condotto in Europa da Cisco, l’industria manifatturiera europea, nonostante generi oltre due terzi delle esportazioni dell’Unione Europea, presenta ritardi in alcuni aspetti fondamentali dell’innovazione digitale, in particolare rispetto ai concorrenti asiatici. Eppure nei prossimi tre anni la rivoluzione digitale è destinata ad avere un impatto da medio a elevato sulle aziende manifatturiere ed entro 10 anni il 40% delle aziende “tradizionali” scompariranno dal mercato.

Ne sono convinti il 79% dei dirigenti di aziende produttrici di macchinari industriali e beni di consumo, con punte del 90% nei paesi dell’Asia-Pacifico (Cina, Corea del Sud, Giappone e India), ma solo del 77% tra i produttori europei (Germania, Francia, Italia e Regno Unito).

Eppure è stato calcolato che la digitalizzazione completa di tutti gli oggetti in azienda, l’introduzione su larga scala di prodotti connessi, macchine connesse, nuovi modelli di servizio, comporterebbero un potenziale incremento dei profitti di 383 miliardi di dollari. Tuttavia il settore manifatturiero non sta ancora sfruttando il 76% di questa opportunità.

Molti produttori europei si trovano nelle fasi iniziali della digitalizzazione e della transizione ai servizi. Sebbene alcuni abbiano avviato la connessione dei macchinari industriali degli impianti di produzione, la condivisione dei dati tra produttori, utenti finali, terze parti e altre parti interessate è un’operazione complessa.

I produttori europei si trovano di fronte a uno scenario di mercato sempre più volatile. Stando ai risultati del sondaggio Cisco, i produttori sono consapevoli delle minacce della rivoluzione digitale, così come dell’esigenza di innovazione ed evoluzione del modello di business. Però, i concorrenti a livello globale, specialmente in Asia, minacciano di surclassarli nel campo dell’innovazione digitale. In tale scenario, solo la trasformazione digitale consentirà all’Europa di continuare a essere una potenza dell’industria manifatturiera nell’era digitale.

L’obiettivo del Forum

Consapevole della complessità della sfida anche per il comparto produttivo del cleaning, che peraltro non può prescindere dalle componenti a valle, perché è tutta la filiera a essere interessata dalla nuova rivoluzione industriale, Toni D’Andrea, amministratore delegato di Afidamp Servizi, ha fortemente caldeggiato il momento di analisi dello status quo in Italia, convocando al tavolo dei lavori “Industry 4.0” i Ministeri dell’Industria e dello Sviluppo economico, perché spieghino come l’Italia stia affrontando questa nuova sfida, se stia investendo (il Presidente del Consiglio Renzi ha in questi giorni annunciato la copertura di tutto il territorio nazionale con la banda larga, per facilitare le connessioni industriali), se abbiano già messo in atto processi di automazione.

Il settore, peraltro, ha già preso atto della necessità di innovare in una precisa direzione, ma si tratta di iniziative individuali, virtuose, ma pur sempre limitate alle aziende che possono permetterselo. Come Taski, che acquisisce negli Stati Uniti aziende di robotica e ha già realizzato una gamma di macchine lavasciuga pavimenti, Intellibot, completamente robotizzate, totalmente autonome, con sistemi di riconoscimento che misurano gli spazi in cui devono operare, realizzando una mappa virtuale che rileva gli ostacoli e sulla base della quale la macchina stabilisce il percorso ottimale. Il tutto senza la presenza dell’operatore che è connesso con più macchine attraverso un device cui arrivano tutte le informazioni del caso. O come COMAC e FIMAP, del Gruppo Ruffo, che hanno affrontato il nuovo che avanza ancora sul piano della cultura manifatturiera, ma sfruttando tutte le potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica, per cui la componentistica viene trasmessa ai clienti esteri, soprattutto in estremo oriente, attraverso le cosiddette autostrade digitali, per cui viaggia un file che arriva a dare il giusto impulso a una stampante 3D che realizza in situ il ricambio necessario.

Ma sono situazioni spot, laddove occorre, invece, fare rete (passi il gioco di parole), con tutti gli attori della filiera, perché oggi l’unico modo per rendere sostenibile il cleaning professionale è automatizzare e robotizzare i processi, produttivi, commerciali, operativi.

Formazione prima di tutto

Non basta, naturalmente, il rinnovamento a monte. Indispensabile che anche a valle gli operatori sul campo siano messi nelle condizioni di affrontare il “nuovo” modo di lavorare che si prospetta loro con le necessarie competenze, con l’estrema professionalizzazione e qualificazione del loro ruolo. Ma anche la formazione deve superare i metodi tradizionali, per condividere, nell’ottica di quella collaborazione tra attori che solo può rendere possibili gli obiettivi primari – libertà , dignità, solidarietà, felicità, – competenze, conoscenze, esperienze, culture.

Per questo motivo il Forum si chiuderà, il 15 settembre proprio con il capitolo della “Formazione a distanza” che costituisce la nuova frontiera per l’approfondimento professionale. Il discorso parte da premesse e quadri generali, tanto che è stato invitato il Ministero dell’Istruzione, ma poi scenderà nel vivo del settore del cleaning e verranno presentati due case history internazionali, uno della fondazione brasiliana Facop e l’altro di Issa. Nell’ottica della formazione permanente, si possono sfruttare gli strumenti di comunicazione moderni, mobile – tablet – pc – per potere conseguire una certificazione, riconosciuta a livello professionale, ed essere costantemente aggiornati, anche in loco. Anche Afidamp, ha spiegato Toni D’Andrea, si era mossa con largo anticipo in questo campo, ma poi si è verificata una battuta d’arresto che ora è stata superato. E probabilmente arriverà al Forum una proposta ambiziosa, nata anche dalla collaborazione con Scuola Nazionale Servizi, che porrà le basi, a livello italiano ma soprattutto a livello europeo, per una rivoluzione culturale che vuole essere di importante sostegno per tutto il settore.

 

The congress of integrated services

Forum Pulire2016 will deal with Future of work, E-learning and training, Industry 4.0 and new supply processes

Forum Pulire, the congress of integrated services, for its third edition has a new format, forts of all due to the innovativelocation,’UnicreditPavillion based in Milan, which will host the event on 14 and 15 September. The futuristic location was strongly supported by Afidamp because it represents the center of the city that innovates and that looks to the future, in a time when the whole system of integrated services is at a great turning point, made of new tools, products, technologies, new rules, new concepts. The market is shaping different global scenarios, this is the reason why the event has an international connotation, under the patronage of FENI (European Federation of Cleaning Industries), FIDEN (International Federation of Cleaning Services) and ISSA (The Worldwide Cleaning Industry Association).

Forum Pulire2016 aims to make a decisive step in defining the identity of this industry and establishing the recognition of its value, especially in terms of development of human capital, as well as considering the high percentage of gross domestic product. “We want to involve in this Forum all the people who were absent, ie the workers. For this we have strongly advocated a partnership with ONBSI, the bilateral association representing employers and trade union partners, enterprises and workers, “said Toni D’Andrea, CEO of Afidamp Services.

Four will be the conceptual core values of Forum Pulire: freedom, dignity, solidarity, happiness, which guarantee the quality of life in a civilized country and that are totally represented by the integrated services.

Four themes will take place in two days. The opening, September 14, will be entitled ‘Industry 4.0: the age of collaboration “, which will analyze the new way of doing business for the development of industry and services. The second theme will be ‘E-commerce and integrated logistics systems: new supply processes’, to understand the transformation of the distribution channel.

‘Integrated services: new rules for the future’ will open the second day, 15 September, with the debate on the new procurement code, the Green Act, the construction of identity in the industry.

The great chapter of the training will close the congress. The new frontiers in redeveloping work and professional skills. Developing the dignity of industry professionals, the need for highlytrained professionals for high quality work. The session will host international case histories, the Brazilian foundation FACOP and ISSA.

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