
Le operazioni e la varie fasi di intervento per garantire una perfetta pulizia nelle camere di albergo
A sette stelle o semplice pensione, progettato dai più famosi archistar o senza progettisti blasonati, di raffinata eleganza o di arredo semplice e comune, frequentato da manager o personaggi al top delle rispettive categorie sociali o da semplici cittadini in viaggio per lavoro o per diletto, l’hotel (il singolare rimanda al concetto comune di ospitalità) deve garantire ai propri clienti il massimo del comfort possibile e atteso.
Il cliente entra nella “sua” camera per una o più notti e ha il diritto di sentirsi come a casa propria, quindi a suo agio, comodo, sereno e, soprattutto, in un ambiente pulito. E la pulizia non può essere approssimativa, sia che venga svolta da personale interno, sia che venga affidata a imprese specializzate. La pulizia è un valore non negoziabile dal punto di vista della professionalità con la quale deve essere erogata.
Può variare la frequenza delle operazioni, ma non la qualità del servizio, perché pulizia non è apparenza, non si riferisce solo al fattore estetico, ma è in stretta relazione con la tutela della salute degli ospiti.
Pertanto, occorre non prescindere da alcune regole di base, valide per tutte le tipologie di hotel, che devono essere scrupolosamente osservate e assunte come inderogabili.
Il carrello
L’abc delle pulizie quotidiane, in una generica camera d’albergo (composta al minimo da uno o più letti, un armadio, due comodini, un ripiano scrivania e cassettiera, una o due sedie, un telefono, un televisore a volte anche un frigobar) inizia con la preparazione del carrello, apposito per hotel, che trasporta il materiale occorrente. L’operatore deve assicurarsi di avere tutto quanto gli serve – attrezzature e prodotti chimici – per eseguire al meglio il suo lavoro, in osservanza di quanto stabilito dall’hotel o dalle condizioni pattuite con l’impresa.
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La dotazione “minima” prevede: sacco portarifiuti; secchiello blu e secchiello rosso; un panno blu e un panno rosso (in osservanza del codice colore che consente di utilizzare per ogni ambiente il materiale più idoneo, tenendo separate le aree camera e bagno) e un accoppiato abrasivo/spugna; attrezzo per la scopatura a umido; garze monouso o frange; secchio e strizzatore per lavare; attrezzo per il lavaggio e frange relative; vaporizzatori; un detergente neutro; un disincrostante per uso giornaliero da diluire e/o pronto all’uso; sacchi a perdere per i cestini portarifiuti; un aspirapolvere/battitappeto; il materiale di consumo per i servizi igienici (carta igienica e gli articoli di cortesia); lenzuola e asciugamani; eventuale cancelleria e dotazione del frigobar.
Questo è l’allestimento standard, che abbiamo definito minimo. C’è infatti da tenere presente che oggi il mercato offre detergenti in monodose, che non lasciano all’operatore l’onere di effettuare complicate operazioni di calcolo per evitare sprechi e inutili eccessi, così come offre garze e panni preimpregnati per assolvere i compiti di spolveratura e/o il lavaggio del pavimento. Ma noi ci atterremo, nel descrivere le varie fasi, all’allestimento basic.
I preliminari
È ora di entrare in camera e procedere alle operazioni essenziali che, per ottimizzare tempi ed evitare movimenti inutili e quindi diminuire la fatica, è meglio seguano uno schema ben ordinato.
In primo luogo, e in condizioni atmosferiche normali, si devono aprire le finestre per aerare la stanza. In secondo luogo si procede allo svuotamento dei cestini (sia in camera sia in bagno) e alla sostituzione dei sacchetti a perdere.
Successivamente si toglie tutta la biancheria, ossia le lenzuola e gli asciugamani, che si portano al carrello, situato in corridoio, prelevando, nel frattempo, la biancheria pulita che si porta in camera, appoggiandola su una sedia.
Si introducono nella stanza anche i secchi (già preparati con la quantità d’acqua necessaria e la dose di detergente indicata in etichetta dal produttore) e i prodotti chimici.
Si lavano i posacenere (oggi questa operazione è meno frequente di un tempo perché in quasi tutte le camere d’albergo è vietato fumare).
Si vaporizzano con il prodotto disinfettante/sanificante tutte le superfici del bagno.
Si procede al rifacimento del letto.
Un percorso regolare
Esauriti i preliminari, si entra nel vivo dell’azione di cleaning. Si inizia dal bagno, dove, nel frattempo, il prodotto detergente ha agito nell’erosione dello sporco. Si lavano le superfici verticali e i sanitari (con il panno rosso e l’accoppiato abrasivo/spugna rosso con il quale si eliminano eventuali incrostazioni di sapone, capelli eccetera, prima passando la parte abrasiva e poi raccogliendo con la parte spugnosa quanto rimosso), quindi si procede a ripristinare il materiale di consumo.
Si passa alla camera, spolverando a umido gli arredi (armadi, scrivanie, comodini, testata del letto eccetera) con panno e secchiello blu e detergente neutro. Se l’ospite è in partenza si spolverano a umido (con panno blu e detergente neutro) anche gli interni degli arredi.
Si controlla ed eventualmente si ripristina la cancelleria, così come si controlla e si ripristina, se necessario, la dotazione del frigobar.
A questo punto si riposizionano gli asciugamani e gli articoli di cortesia. Quindi si procede ad aspirare il pavimento del bagno e della camera (se c’è la moquette), e si scopano a umido i pavimenti duri. Si lava il pavimento del bagno.
Si chiudono le finestre, si spegne la luce, si esce, chiudendo la porta. La camera è pronta.
Trucchi… ma non troppo
A proposito di metodo, è importante tenere a mente che:
• Il carrello multi servizio va lasciato fuori dalla stanza.
• Per ottimizzare il lavoro ed evitare inutili fatiche, è importante procedere secondo un percorso circolare, per non percorrere più volte lo stesso percorso.
• Si inizia a pulire le parti meno sporche e si termina con la parti più sporche.
• Nella pulizia dei mobili si deve procedere dall’alto verso il basso.
• Nelle camere dei clienti in fermata, non si devono spostare effetti e documenti personali.
• Nella pulizia dei pavimenti è bene iniziare dall’angolo della porta per procedere lungo le pareti per tutto il perimetro e terminare con la parte centrale, retrocedendo e compiendo movimenti a “S”.
Infine
Preparate le camere, il lavoro non è terminato, in quanto anche il materiale di servizio deve essere riordinato e preallestito per il giorno successivo.
Quindi ogni operatore ai piani provvederà a trasportare al punto di raccolta i sacchi portarifiuti e a conferirli negli appositi contenitori per la raccolta differenziata, sostituendoli sul carrello con sacchi nuovi.
La biancheria sporca verrà portata nell’apposito locale di raccolta. Sul carrello verranno ripristinati i materiali di consumo, gli articoli di cortesia, la cancelleria e la biancheria.
Il carrello verrà spolverato e i flaconi spruzzatori verranno svuotati, risciacquati e riempiti nuovamente. Tutti gli attrezzi verranno lavati con panno umido.
Si dovrà poi procedere allo svuotamento del sacco dell’aspiratore e alla sua pulizia se possibile o, eventualmente, alla sua sostituzione. Il cavo dell’aspiratore andrà pulito con panno umido e riavvolto con attenzione. Infine si provvederà alla spolveratura dell’apparecchio.
Panni, accoppiati abrasivi/spugne e i secchi vanno lavati e disposti per l’asciugatura, così come vanno lavati mop e frange, che saranno posizionati sul carrello con la frangia rivolta verso l’alto.