Imprese, istituzioni, politica e ricerca si confrontano sul futuro dell’industria italiana dei servizi, un comparto che vale 135 miliardi con 2,5 milioni di occupati potenziali, cresciuto del 6% dal 2014 ad oggi
Gestione – Manutenzione, assistenza, pulizia, igiene ambientale, energia, security e logistica sono il motore, spesso silenzioso e invisibile, dei complessi industriali, degli edifici, delle grandi strutture di servizio, di stazioni, aeroporti, scuole, ospedali: di tutti i “luoghi”, insomma, dove vive il Paese.
Un comparto, ormai strutturato come vera e propria ”industria dei servizi”, che tornerà ad avere il suo palcoscenico in occasione della 2ª edizione di LIFE (Labour Intensive Facility Event), il forum sul facility italiano promosso dall’ANIP (Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati), aderente a Confindustria, che si svolgerà il 10 e 11 novembre all’Hotel Principe di Savoia di Milano.
Un mondo imprenditoriale vasto, dove si ritrovano tante attività diverse accomunate da una stessa dimensione ”funzionale”, identificato con il nome di “facility management”, e che svolge un ruolo strategico per il futuro dell’Italia non solo per i “numeri” rappresentati (2,5 milioni di occupati e 135 miliardi di euro di fatturato potenziale) ma per la capacità progettuale e di intervento che è in grado di esprimere in settori nevralgici dell’economia nazionale. Una capacità di “futuro” confermata anche dagli ultimi dati diffusi dal Centro Studi di Confindustria, che danno il comparto dei servizi in crescita dal 2014 ad oggi di ben 5,5 punti contro un calo del manifatturiero del 6.5%. “Numeri eloquenti – ha detto il Presidente di ANIP, Lorenzo Mattioli – che, da soli, narrano un Paese reale dove i servizi sono ormai un volano strutturale di crescita, rispetto ad una idea di economia italiana dove ancora non veniamo riconosciuti per ciò che rappresentiamo”.
Il nuovo protagonismo sociale che il facility italiano rivendicherà con LIFE 2016, è stato interpretato efficacemente dallo slogan “servizi per la vita”, coniato dal sociologo Francesco Alberoni nella prima edizione della manifestazione e diventato il titolo dell’evento del 2016: “Tutti gli oggetti della nostra vita funzionano grazie ai servizi. Per questo li ho chiamati “servizi per la vita”.
I “servizi” da elemento accessorio del “prodotto” diventano attori primari per la sua funzionalità ed elementi decisivi per la qualità della vita, si rivela metafora efficace per ripensare sotto una luce nuova e diversa il complesso settore del facility.
Un comparto economico che, con i dibattiti di LIFE, lancerà la nascita di una nuova rappresentanza confindustriale e la proposta di tre scenari di intervento del facility management italiano: il settore dell’energia, il vasto mondo dei beni culturali e l’asset progettuale della “rigenerazione urbana”. Alle diverse sessioni di dibattito, parteciperanno esponenti del mondo politico-istituzionale, delle associazioni, dell’università, delle forze sociali. Un programma intenso che avrà come corollario un evento di solidarietà dedicato all’iniziativa “Club Capitani Coraggiosi”, l’importante progetto che Confindustria sta realizzando con UNICEF Italia al quale ha aderito anche l’Anip.
Info: www.life-event.it