Piano di disinfestazione in una industria alimentare in allarme rosso
Quanto andremo a esporre è rivolto in particolare a chi deve appaltare un servizio di disinfestazione ed effettuare una scelta economicamente valida, il che non coincide quasi mai con il prezzo più basso. Vero è che una volta definiti i risultati richiesti l’offerta che ne scaturirà avrà i requisiti necessari, posto che ognuno faccia la sua parte in modo professionalmente corretto.
Applicando il Sistema HACCP potremmo dire che il punto critico consiste nel concentrarsi su alcuni punti del piano di disinfestazione confondendo altri e confondere i mezzi con l’obiettivo, anzi con gli obiettivi.
Analizzeremo quindi tutti i punti che concorrono a realizzare un piano di intervento efficacie e fin d’ora mettiamo a fuoco gli obiettivi che si dovrebbero raggiungere, e precisamente:
1 Soddisfare quanto leggi e regolamenti richiedono (non sono pochi e includono naturalmente anche “la Sicurezza”).
2 Eliminare il problema o tenerlo ai minimi livelli tecnicamente possibili (il riferimento metodologico a nostro parere è il sistema HACCP, che in parte coinvolge il punto 1)
3 Ottemperare le documentazioni che le varie certificazioni volontarie richiedono.
Fermo restando che gli obblighi fra appaltante e appaltatore saranno descritti dal contratto che li lega (in genere è la sottoscrizione per accettazione dell’offerta). In questa sede ci limitiamo a rimarcare che i contratti non possono includere “cose” contrarie alle leggi e ai regolamenti in vigore.
Atto primo
Esaminiamo un caso reale all’interno di una industria alimentare che descriveremo dettagliatamente:
4 Monitoraggi: facendo un parallelismo con il mondo sanitario comprendono l’anamnesi ambientale, l’ispezione clinica e le analisi strumentali.
5 Interventi: coincidono alla terapia.
6 Controllo dei risultati: comprendono anche gli “autocontrolli” del fornitore dei servizi. A nostro parere i risultati dovrebbero andare di pari passo con la “prognosi” perché il tutto e subito non è realistico. In fondo la prognosi rappresenta il tempo per raggiungere la guarigione e di ciò il contratto dovrebbe fare menzione.
Anamnesi (§) ambientale
Le strutture edili presentavano gravi carenze, gli impianti di produzione non erano adeguatamente puliti e quelli elettrici necessitavano di importanti interventi di messa a norma. Senza entrare nelle motivazioni che avevano condotto a una situazione di allarme rosso la nuova Direzione si poneva il problema di recuperare e bonificare al meglio e nel minor tempo possibile una situazione decisamente insostenibile.
(§): anamnesi dal greco ricordanza, indagini sui precedenti della vita di un malato nonché di tutte le notizie ad esso collegate ritenute utili.
Disinfestazione: come è stata realizzata e tempo investito
Un primo briefing in cui la nuova Direzione ha illustrato le aspettative: erano presenti il responsabile della Qualità, il “quadro” che avrebbe seguito i lavori e un rappresentante dell’ufficio acquisti.
Tempo investito: poco meno di due ore. Ci si sarebbe incontrati dopo 7 giorni per un aggiornamento successivo ad una ispezione dettagliata delle strutture.
Secondo briefing presenti il “quadro” incaricato della supervisione e il rappresentante dell’ufficio acquisti. Tempo investito: poco più di quattro ore. Ci si sarebbe incontrati di nuovo dopo 10 gg dopo un’ulteriore presa visione dei lavori necessaria per presentare un’offerta/progetto dettagliata. Importante: è stato dato il consenso per effettuare fotografie con il vincolo assoluto di riservatezza.
Ispezioni “cliniche” (*) e stesura dell’offerta/progetto
Le due ispezioni hanno comportato due giorni lavorativi del “consulente” e altrettanti del responsabile della ditta di disinfestazione e stimiamo che il personale aziendale sia stato impegnato per una decina di ore.
(*): clinica dal greco “che guarda il letto” ovvero la scienza del medico al letto dell’ammalato.
Monitoraggi
I risultati sono riassunti nella “torta” riportata a cui, per precisone espositiva, si aggiunge che gli insetti specifici delle derrate erano:
• Ehestia cautella
• Lasioderma serricorne
• Tribolium sp.
• Gnatocerus cornutus
• Oryzaephilus sp.
Ma il vero problema era costituito dalla Blattella germanica e, in misura minore, dalla Blatta orientalis.
Non è l’obiettivo di questo lavoro entrare nelle risorse tecniche, ma un richiamo all’oculata scelta delle trappole utilizzate (soprattutto ai limiti di attendibilità delle catture; ad esempio la risposta dei coleotteri ai richiami ormonali è sicuramente inferiore a quella dei lepidotteri, per cui nei loro riguardi è importante l’osservazione diretta e l’analisi delle tracce). È ovvia, ma in quanto tale in alcuni casi trascurata, l’importanza del corretto posizionamento delle trappole.
Il tempo per quanto esposto (relativamente ai primi 5 mesi di lavoro) è stato di 24 h per il tecnico disinfestatore per il posizionamento e la raccolta del materiale. 11 h sono state necessarie all’entomologo per la determinazione delle specie o dei generi degli insetti catturati e la stesura delle relazioni. Difficile quantificare l’impegno del personale aziendale, ma riteniamo attendibile stimarlo in tre ore da parte del “quadro” responsabile del coordinamento dei lavori e una decina di ore dell’elettricista incaricato di rendere possibile il posizionamento delle trappole collanti.
Atto secondo
Le tempistiche relative ai trattamenti veri e propri non sono semplici da determinare perché il tempo impiegato dai tecnici operatori negli 8 interventi comprende anche i monitoraggi e gli autocontrolli.
Si tratta quindi di stime sia pure attendibili vista la cura con cui sono state fatte le interviste di verifica.
Quindi la parte terapeutica (+) vera e propria può essere riassunta in 328 ore di lavoro di cui il 25% è da imputarsi ai trattamenti di bonifica murina. In 22 ore del direttore dei lavori (consulente) comprensive della stesura delle relazioni. Mentre da parte dell’azienda si può considerare un impegno di 12 ore del coordinatore e 16 ore del personale dei vari reparti in qualche modo coinvolti nell’assistere le operazioni di disinfestazione.
(+): terapia: dal greco “curo”, la parte della medicina che tratta della cura delle malattie.
Un rapido sguardo alle procedure applicative evidenzia l’utilizzo di PMC con le seguenti caratteristiche:
Atto terzo (punto 6)
Il controllo dei risultati è in funzione della prognosi (°) che nasce dalla valutazione iniziale e dall’attuazione degli interventi (calendario dei trattamenti) in funzione di una prognosi (°) ovvero il tempo necessario per riportare tutto in una situazione di relativa tranquillità.
In effetti l’analogia medica è, a nostro giudizio, particolarmente pertinente.
È noto a tutti che lo stile di vita influisce in modo fondamentale sulla nostra salute e in una azienda della filiera alimentare lo “stile di vita” si può identificare con la scelta dei fornitori, con i piani di pulizia e manutenzione.
È altrettanto noto che esistono malattie curabili e malattie croniche.
L’analogia con la “nostra” azienda è lapalissiana: ci sono aree dell’azienda in cui le infestazioni sono eradicabili, aree in cui la terapia sarà sempre necessaria. La stessa cosa si può dire per i parassiti o entità biologiche infestanti: alcune sono debellabili altre devono considerarsi endemiche per cui, per quest’ultime le terapie devono integrarsi con “lo stile di vita” a cui accennavamo per tenerle sotto controllo.
La valutazione finale dei risultati, effettuata dall’azienda o da un professionista all’uopo delegato è il mezzo sia per misurare i risultati ed eventualmente correggere la tecnica applicativa (lotta mirata) sia per apportare migliorie alle strategie adottate (lotta guidata). In tal senso risultano molto utili i dati di auto controllo, forniti dai tecnici disinfestatori perché effettuati con maggior frequenza del sistema interno di verifica.
La buona attuazione del piano di disinfestazione con un tempo di intervento proporzionale allo stato dell’arte ha portato ottimi risultati in un clima di collaborazione non privo di confronti, ma mai di scontro. Nessuno aveva preteso miracoli e nessuno li aveva promessi. Riteniamo che uno dei punti di eccellenza fosse quello di essersi posti un obiettivo raggiungibile e condiviso seguendo lo stato di avanzamento dei lavori misurandolo e ben documentandolo. Un’altra eccellenza è stata la partecipazione della Direzione allo sforzo per riportare una situazione degradata a livelli più che accettabili.
Il tempo necessario per la stesura della relazione finale e relativo progetto di esecuzione lavori a regime è stato di 15 ore (consulente e responsabile della ditta di servizi) e di 3 ore per i vari referenti del committente: Responsabile Qualità e Coordinatore. Volutamente non si è approfondito l’aspetto tecnico (prodotti, attrezzature e istruzioni operative). Lo faremo in un prossimo futuro; ci siamo limitati a quantificare le ore di lavoro (solo quelle operative da parte del personale esterno alla ditta committente e quelle invece del personale interno).
A nostro parere è un punto di vista non sempre sufficientemente indagato.
Molte utili riflessioni possono scaturire tenendo presente che lavorare di comune accordo comporta minori rischi di future contestazioni.
(°): prognosi, sempre dal greco conoscenza anticipata, previsione; giudizio sull’andamento di una malattia e del suo esito in funzione dello stile di vita e delle terapie necessarie alla guarigione.