Formazione & Aggiornamento

Ecolabel per i servizi di pulizia?

In avanzato stato di elaborazione la procedura per l’attribuzione del marchio di qualità ambientale dell’Unione Europea. Riportiamo la bozza ancora in consultazione dei criteri obbligatori previsti dal nuovo Regolamento

La Commissione Europea, attraverso un esteso programma di consultazione, sta definendo i criteri necessari per la certificazione Ecolabel UE per i servizi di pulizia.

 

Ciò significa che prossimamente il marchio di qualità ambientale (e prestazionale) dell’Unione Europea sarà previsto anche per un servizio, come quello del cleaning, caratterizzato in questi anni da un tasso notevole di innovazione ambientale che ha interessato i prodotti, le attrezzature e i macchinari di pulizia.

Flower Logo IT1Attualmente è in consultazione pubblica (cioè aperto alle considerazioni e a proposte di modifica dei soggetti interessati) un Rapporto Tecnico, il terzo, frutto già di numerose mediazioni, che delinea una serie di criteri, suddivisi in obbligatori e facoltativi.

Secondo il Regolamento in preparazione, i criteri obbligatori costituiscono il fulcro delle attività di pulizia e concernono le prestazioni ambientali individuate come priorità assolute.

I richiedenti il marchio Ecolabel Eu dovranno soddisfare tutti i criteri obbligatori, per garantire che i servizi di pulizia a marchio Ecolabel Eu, in termini di prestazioni ambientali, siano erogati correttamente.

I criteri facoltativi permetteranno ai richiedenti di scegliere su quali aspetti concentrarsi e consentiranno una certa flessibilità, necessaria per la grande variabilità dei metodi di erogazione del servizio di pulizia.

A ogni criterio facoltativo viene assegnato un punteggio sulla base di tre fattori: miglioramento ambientale, fattibilità tecnica, costi.

Per conseguire il marchio Ecolabel EU che certifichi i servizi di pulizia interna, il servizio erogato dovrà soddisfare i seguenti requisiti:

• Rientrare nella categoria “servizi di pulizia interna”

• Soddisfare tutti i criteri obbligatori, con relativi requisiti di valutazione e verifica

• Adeguarsi a un numero congruo di criteri facoltativi, assommando almeno 14 punti (su un massimo di 45).

Criteri obbligatori

Per ciascun criterio sono stati considerati tre parametri, cui è stato assegnato un peso specifico differente:

• miglioramento ambientale 50%

• fattibilità tecnica 20%

• costi 30%

Criterio M1 – Uso di prodotti per la pulizia con basso impatto ambientale

Questo criterio si riferisce solo ai prodotti direttamente utilizzati durante l’attività di servizio di pulizia in interni. Dal richiedente devono essere soddisfatte le seguenti prescrizioni:

a) Almeno il 50% in volume dei prodotti detergenti utilizzati, tranne le salviette umidificate e altre garze e/o frange pre-inumidite, deve essere a marchio Ecolabel UE o possedere un’altra etichetta ambientale di Tipo I.

b) Tutti i prodotti che non sono dotati di marchio Ecolabel o di altra etichetta ambientale ISO di Tipo I devono essere etichettate in conformità al regolamento CLP, in vigore dal 1 giugno.

Le salviette umidificate e altre garze e/o frange prodotti pre-inumidite devono conformarsi a tale requisito.

Criterio M2 – Dosaggio dei detergenti

Gli operatori delle pulizie devono avere accesso ad idonei sistemi di dosaggio e diluizione dei detergenti utilizzati su ogni sito (per esempio distributori automatici, contenitori graduati, pompe a mano, spray) e alle corrispondenti istruzioni per il corretto dosaggio e diluizione.

Criterio M3 – Utilizzo di prodotti in microfibra

Questo criterio si applica solo agli accessori tessili (panni, mop eccetera) utilizzati durante operazioni di manutenzione e di pulizia interne. Almeno il 50% degli accessori tessili per la pulizia (ad esempio panni, mop) utilizzati ogni anno deve essere in microfibra.

Criterio M4 – Formazione del personale

Il fornitore di servizi di pulizia deve rendere informare, con procedure scritte o manuali, e formare il personale e i controllori delle operazioni di pulizia. In particolare, la formazione deve coprire le seguenti aree:

• Il personale deve sapere che cos’è il marchio Ecolabel e cosa implica nella fornitura dei servizi di pulizia.

Prodotti per la pulizia:

• Il personale deve essere addestrato a utilizzare il corretto dosaggio dei detergenti per ogni attività di pulizia.

• Il personale deve essere addestrato a utilizzare il tasso di diluizione corretto per prodotti per la pulizia pronti all’uso e deve sapere utilizzare in maniera appropriata i sistemi di dosaggio.

• Il personale deve essere istruito sul corretto stoccaggio dei prodotti per la pulizia.

• La formazione deve istruire il personale a ridurre al minimo indispensabile la gamma e la quantità dei detergenti, per evitarne l’uso eccessivo e l’eventuale abuso.

Risparmio energetico:

• Il personale deve essere addestrato a usare acqua a temperatura ambiente per la diluizione dei detergenti, se non diversamente specificato dal produttore.

• Nell’utilizzo di lavatrici industriali e domestiche, il personale deve essere formato per usare il ciclo e la temperatura più adatti.

Risparmio idrico:

• Il personale deve essere addestrato a utilizzare prodotti in microfibra, se del caso, per ridurre al minimo l’uso di acqua e di detergenti.

Rifiuti:

• Il personale deve essere addestrato a utilizzare accessori per la pulizia durevoli e riutilizzabili e a minimizzare l’impiego di materiali monouso (per esempio guanti), se ciò non comporta rischi per la sicurezza personale e l’igiene.

• Il personale deve essere addestrato a smaltire correttamente le acque reflue.

• Il personale deve essere istruito a raccogliere, separare e smaltire i rifiuti solidi (compresi i rifiuti pericolosi come le batterie) secondo le indicazioni della raccolta differenziata stabilite a livello locale e/o nazionale. La formazione dovrebbe includere la gestione dei rifiuti solidi, sia presso la sede della società sia presso i cantieri.

Salute e sicurezza:

• il personale è informato sulla salute, la sicurezza e le questioni ambientali connesse ai compiti di pulizia e incoraggiato ad adottare le migliori pratiche.

Ciò comprende informazioni su:

• manipolazione di prodotti chimici

• legislazione sulla salute e la sicurezza sul lavoro e sull’ergonomia

• rimozione, pulizia e stoccaggio di guanti riutilizzabili (se applicabile)

• sicurezza stradale e guida ecologica (applicabile ai richiedenti che tra il loro personale hanno addetti al trasporto dei detergenti).

Tutto il nuovo personale (permanente e temporaneo) deve essere sottoposto a formazione entro quattro settimane dall’assunzione. Dovranno essere attuati corsi di formazione per tutto il personale almeno una volta all’anno. L’aggiornamento deve garantire che tutto il personale interessato sia pienamente consapevole delle proprie responsabilità.

Criterio M5 – Sistema di Gestione Ambientale

Il richiedente deve certificare un sistema di Gestione Ambientale, implementando:

(1) Una politica ambientale che identifichi gli impatti diretti e indiretti più rilevanti e definisca il comportamento nei confronti di tali impatti.

(2) Un programma d’azione preciso per garantire che la politica ambientale della società sia applicata ai servizi forniti. Il programma d’azione dovrà stabilire obiettivi ambientali per quanto riguarda l’uso delle risorse (per esempio riduzione dei detergenti utilizzati) e azioni per ridurre l’impatto ambientale. La definizione di obiettivi e di azioni dovrà essere supportata dalla raccolta di dati sull’uso di risorse e di altri aspetti ambientali (per esempio produzione di rifiuti).

I richiedenti registrati EMAS e/o certificati ISO 14001, e i candidati che fanno parte di un’organizzazione registrata EMAS e/o certificata ISO 14001, saranno considerati come se avessero soddisfatto tale criterio, se produrranno la registrazione EMAS e /o la certificazione ISO 14001 come prova di conformità.

Criterio M6 – Smistamento dei rifiuti solidi presso la sede del richiedente

Questo criterio si applica solo ai rifiuti smaltiti presso la sede del richiedente. Il richiedente deve fornire al personale i mezzi per differenziare i rifiuti solidi nelle appropriate categorie: quelli da inviare per il trattamento (ad esempio, il riciclaggio, l’incenerimento) o quelli da inviare per essere smaltiti in conformità con le pratiche di gestione dei rifiuti locali o nazionali.

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