A sei mesi dal via, sono in aumento gli espositori, sia italiani che stranieri, e si annunciano importanti momenti di discussione sugli scenari che stanno cambiando
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’anno nuovo, per Afidamp, si presenta foriero di soddisfazioni. Il 2017 è l’anno di Pulire 2.2 (che si svolgerà a Verona dal 23 al 25 maggio) ed è già tempo di consuntivi.
A pochi mesi dal via della kermesse internazionale, i dati forniti da Afidamp Sevizi, che organizza la manifestazione per conto di AfidampFAB, sono più che confortanti, sia per l’associazione che vede premiato un incessante lavoro di affermazione della cultura del cleaning e della produzione italiana, sia perché ci sono segnali concreti di una ripresa dei mercati e dell’economia.
Cominciamo dai numeri, che non mentono mai.
Pulire cresce rispetto alla scorsa edizione, e cresce a tal punto che lo spazio opzionato, quello dei padiglioni 2, 4 , 6 di VeronaFiere, già a fine 2016 è praticamente tutto prenotato e confermato e AfidampServizi sta ipotizzando di aggiungere un padiglione per fare fronte alle richieste che continuano ad arrivare.
Il numero degli espositori (dal computo sono esclusi gli stand istituzionali e le testate giornalistiche) è salito a 178 (erano 160 nel 2015) di cui 89 associati e altrettanti non associati ad AfidampFAB e ad AfidampCOM.
Con soddisfazione Toni D’Andrea, Amministratore delegato di Afidamp Servizi, ha sottolineato come siano cresciuti sia gli espositori associati, passati da 86 a 89, tra fabbricanti e dealer, con relativo incremento della superficie occupata di quasi il 5%, sia gli espositori non associati, cresciuti di ben 15 unità e un’occupazione di area che supera il 22% rispetto all’edizione 2015.
Complessivamente, la superficie opzionata, a fine dicembre 2015, è superiore di circa mille metri quadrati rispetto al 2015, con concrete prospettive di ulteriore incremento, il che indurrebbe gli organizzatori a impegnare un altro padiglione.
È una conferma dell’importanza che Pulire riveste nel panorama delle manifestazioni internazionali dedicate al cleaning, avvalorata ulteriormente dal contestuale incremento di espositori stranieri, che rappresentano il 19% degli espositori occupando il 9% dello spazio espositivo, con un aumento del 5% rispetto al 2015.
Interessante osservare, tra le due edizioni, come si sia modificato, in termini di occupazione degli spazi, lo scenario delle categorie merceologiche: crescono, con numeri importanti, le macchine (+16,85%), i prodotti di consumo (+35,46%), componenti (+20,67%), accessori (+23,19%) e chimici (+2,95%).
È la fotografia di un mercato in evoluzione e in trasformazione, che cerca una prestigiosa vetrina per rappresentarsi e divulgare ad un’utenza, che vada oltre il canale distributivo, peraltro anch’esso presente con una folta pattuglia di espositori, per coinvolgere sia il mondo dei servizi, sia, e soprattutto, i fruitori finali, perché la cultura del pulito, e delle tecniche per conseguirlo ai massimi livelli di qualità ed efficacia, deve essere divulgata capillarmente. È fondamentale conoscere. Conoscere significa capire, scegliere consapevolmente, valutare, programmare, evolvere, dare impulso al proprio business. Ecco perché tutto il mondo produttivo del cleaning sarà rappresentato a Pulire 2017, dalle macchine ai prodotti chimici, dai prodotti di consumo ai componenti, dalle attrezzature agli accessori, ai distributori, con uno spazio, piccolo ma in crescita, dedicato al settore del laundry, e un’area dedicata alle pulizie out door, in quanto la manifestazione di Pulire vuole essere il punto di incontro della domanda e dell’offerta globale relativa all’igiene e alla sanificazione. Il concetto di igiene e sanificazione non può e non deve essere confinato entro i limiti di alcune operazioni specialistiche, ma deve abbracciare tutti i campi del benessere collettivo, deve diventare cultura globale e diffusa. E come tale deve comprendere tutti gli aspetti, e tutti i soggetti, del mondo che anima il settore.
Un mondo costituito essenzialmente da persone e, prevalentemente, da donne. Secondo i dati forniti da Feni, la Federazione Europea delle imprese di pulizia, il 73% degli operatori del settore è costituito da donne. Nell’immaginario collettivo l’abbinamento pulizia/donna è diventato quasi automatico.
Ma l’immaginario collettivo ha spesso orizzonti ristretti e si cristallizza su stereotipi, che sono il contrario della consapevolezza critica.
Il mondo delle pulizie professionali ha subito, come tutti i settori, sia produttivi che di servizi, il fenomeno della globalizzazione, nel senso che quelle operazioni che vengono considerate, sempre dall’immaginario collettivo cristallizzato su stereotipi, come l’ultimo gradino della scala lavorativa, sono via via state affidate ai sempre più numerosi extracomunitari che arrivano in cerca di condizioni di vita per lo meno accettabili.
Il lavoro degli ultimi agli “ultimi”. Anzi, più spesso alle “ultime”. Che, invece, si sono rivelate un prezioso ausilio nel momento in cui la situazione di un universo costituito da culture, sensibilità, usi e costumi diverso, ha avuto bisogno di essere amalgamato da una comprensione che ne riconoscesse l’esistenza di esseri umani e non di anonimi componenti della generica “manodopera”.
Le donne, appunto, hanno saputo andare oltre le proprie diversità, per cogliere il senso di un’appartenenza comune. Donne come soggetti di mediazione e di integrazione culturale. Silenziose, ma fattive, operatrici che danno evidenza concreta all’incremento del tasso di civiltà cui tutti aspiriamo.
A loro, pertanto, sarà dedicata a Pulire 2017 l’apertura ufficiale della manifestazione, con un momento di riflessione sul ruolo della donna nella storia, e nel settore specifico.
Speaker di questo evento una donna che, da condizioni di umili origini, ha raggiunto i vertici di un’affermazione personale e professionale che l’ha indotta a guardare ai milioni di donne che devono essere aiutate a crescere e ad affermarsi, in primo luogo come persone consapevoli di sé. Sarà Ilham Kadri presiedere i lavori. Ingegnere chimico con un dottorato in estrusione reattiva, Ilham Kadri è Presidente di Diversey Care/Sealed Air.
Prima di approdare in Diversey Care /Sealed Air nel 2013, Ilham Kadri ha ricoperto una serie di ruoli strategici in aziende pubbliche e private e ha lavorato in diversi settori di mercato: materie plastiche, automotive, costruzioni, depurazione delle acque etc. È attivamente impegnata nell’attività di mentoring rivolta alle giovani donne per promuovere la leadership femminile nel campo della scienza, dell’ingegneria e delle imprese.
Ha fondato HygieiaNetwork, per valorizzare il ruolo della donna nel mondo dei servizi, per ridurre i livelli di analfabetismo, promuovere l’istruzione soprattutto degli immigrati e combattere il lavoro nero.
Ilham Kadri è stata anche animatrice di Forum Pulire 2016, il luogo della discussione e dell’elaborazione di strategie e visioni a tutto tondo del mondo del cleaning, che troveranno conferme e attuazione nella vetrina della fiera.
Forum Pulire è un laboratorio in continuo fermento, e a Verona si avranno alcune anticipazioni dei temi che saranno oggetto di studio e discussione il prossimo anno.
I quattro ambiti di confronto riguarderanno sempre l’Innovazione 4.0, ma si amplieranno all’Etica, alla Salute e alla Bellezza, terreno quest’ultimo non ancora esplorato nella sua associazione al cleaning, ma di grande suggestione e potenzialità.