Come dare valore al concetto di “multi servizi”: Sigam e le soluzioni adeguate ai più diversi problemi di manutenzione delle superfici
Sigam, impresa multiservizi, che ha sede a Novate Milanese, nasce nel 1998 con l’attuale ragione sociale, recando con sé l’esperienza maturata sul campo in quindici anni di attività, iniziata, quasi per caso, nel 1983 e consolidatasi negli anni per l’intraprendenza dei soci fondatori, che avviarono servizi di pulizia ordinaria divenuti, via via, sempre più specializzati a mano a mano che si ampliava la gamma della clientela, le cui necessità ed esigenze si andavano facendo sempre più complesse e articolate.
Oggi, con un centinaio di dipendenti, un’area di operatività che si concentra per lo più in Lombardia, ma che si estende all’occorrenza anche in tutta Italia, da Padova a Catania, dal Piemonte al sud Italia, a seconda della struttura della propria clientela, che spesso ha sedi e/o filiali dislocate in varie aree del Paese, oggi, appunto, Sigam è una realtà consolidata che opera prevalentemente nel privato.
«Abbiamo sperimentato la Pubblica Amministrazione – spiega il responsabile commerciale che con l’amministratrice Maria Alleanza guida Sigam – lavorando per le Poste, prima che si trasformassero in SpA. Eravamo inseriti nel loro albo fornitori, eravamo invitati a tutte le gare della nostra fascia di possibilità. Ma cambiando l’assetto societario e organizzativo, ci siamo chiamati fuori, tanto più che lavorare con le pubbliche amministrazioni è sempre molto faticoso e richiede un impegno economico difficile da sostenere».
Il settore privato offre un maggiore raggio d’azione, consente alla professionalità di esprimersi, soprattutto quando si interpreta il ruolo di impresa di servizi nel significato proprio del termine servizio, come ausilio, tutela, affidabilità nei confronti di chi, appunto, vi si affida per l’espletamento di funzioni importanti.
L’impresa di servizi, multiservizi per la precisione, può diventare un vero e proprio partner per i propri clienti e non limitarsi a svolgere funzioni ordinarie, ma fornire assistenza per la risoluzione dei problemi che possono insorgere.
Questo è il ruolo che ha ritagliato per sé Sigam, che oggi opera nell’ambito del Facility Management, come referente, per le pulizie e le operazioni che vi sono connesse (facchinaggio, guardiania, eccetera), dei grandi contractor (è nell’albo fornitori di importanti operatori), ma anche come sicuro punto di appoggio per chi usufruisce dei suoi servizi.
È in quest’ottica che le sueprestazioni spaziano dalle compagnie di assicurazioni agli istituti bancari, con sedi e filiali in tutta Italia, alle industrie manifatturiere di ogni genere e tipo. È in quest’ottica che, negli anni, si è trovata alle prese con problematiche legate alle tipologie di attività degli ambienti in cui ha aperto cantieri e in cui, per esempio, la pulizia doveva necessariamente coniugarsi con la natura della produzione, la necessità di garantire l’igiene e di recuperare anche le caratteristiche estetiche dei più diversi ambienti, trattando con competenza e professionalità materiali per lo meno inconsueti, ma diventati prima di moda e, poi, di normale impiego.
Ma, tra quel “di moda” e il “normale impiego”, c’è il vuoto di non avere indicazioni, di non sapere come quei materiali possano reagire nell’uso quotidiano.
Qui “si parrà la tua nobilitate”: questa la sfida raccolta e vinta da Sigam.
Per esempio, pavimentazioni in vinile, in linoleum o in resina: oggi diffuse in uffici, scuole, stabilimenti, ospedali eccetera, perché si prestano a soddisfare esigenze estetiche e pratiche di diversa natura. Ma al loro apparire erano incognite che prima o poi avrebbero chiesto di essere risolte.
E Sigam ha contribuito alla soluzione, lavorando a stretto contatto non solo con la committenza, ma anche, e soprattutto, con i suoi fornitori di macchine e prodotti chimici, cercando e trovando, insieme, strumenti e metodiche che potessero costituire un precedente e diventati poi di normale utilizzo.
Come si puliscono o si rigenerano queste pavimentazioni?
Pavimenti in linoleum
Il linoleum si ottiene trattando opportunamente il sughero, l’olio di lino e coloranti su un supporto di tela di juta. Il vantaggio del linoleum è quello di poter avere una superficie pavimentata senza giunti, in quanto il materiale è prodotto in rotoli di metri due di larghezza per venti di lunghezza. Lo spessore varia da 2 a 6 mm. La resistenza all’usura è elevata, può essere lavato con sostanze disinfettanti e per questi motivi è stato preferito per locali di ospedali, cinema, ascensori e luoghi di grande traffico.
• Pulizie ordinarie
I pavimenti in linoleum vanno puliti quotidianamente con detergenti neutri o leggermente alcalini (max. pH 10).
• Pulizie straordinarie
Se il linoleum è posato direttamente su una superficie dura, per la pulizia straordinaria si lava a fondo con la tecnica della deceratura a umido, utilizzando monospazzola munita di disco verde e aspiraliquidi.
Il prodotto, neutro o leggermente alcalino, va applicato, lasciato agire pochi minuti, lavorato con monospazzola e disco verde, infine aspirato. Occorre assicurarsi di non avere lasciato tracce di decerante nelle porosità, quindi si passa un mop inumidito con acqua e ben strizzato. Tuttavia è consigliabile eseguire sempre un risciacquo, eliminando l’acqua con aspiraliquidi.
Invece i pavimenti sopraelevati, cioè quelli che non poggiano direttamente su una superficie dura, perché ricoprono cavi e collegamenti, si lavano a fondo con la tecnica della deceratura a secco, utilizzando la monospazzola munita di disco blu-rosso, ed atomizzatore per applicare il prodotto. Il prodotto va vaporizzato, avendo cura di non bagnare molto (basta un velo uniforme) e quindi va lavorato con monospazzola e disco blu o rosso.
In questo caso non bisogna né effettuare il risciacquo (l’acqua penetrerebbe nel vano sottostante provocando danni a quanto vi è alloggiato) né utilizzare l’aspiraliquidi, in quanto i vecchi strati di cera vengono inglobati, quindi rimossi, direttamente nel disco. Eventualmente si può passare un mop solo inumidito e ben strizzato.
Attenzione
Detergenti fortemente alcalini, con pH superiore a 10, provocano una decolorazione giallastra irreversibile.
Detergenti acidi danneggiano il pavimento (per esempio il colore).
Nella deceratura a umido occorre assicurarsi che gli zoccoli delle pareti e le fughe siano perfettamente sigillate, altrimenti l’acqua filtra e c’è il pericolo di macerazione del linoleum a causa del ristagno di umidità.
Pavimenti in vinile
l PVC o polivinilcloruro è una sostanza sintetica termoplastica ricavata dal cloruro di vinile. Il PVC per pavimentazioni viene suddiviso in due grandi tipologie: omogeneo ed eterogeneo.
Il PVC omogeneo è ottenuto o con la tecnica della calandratura (due o più cilindri compattano una miscela di pvc, cariche minerali e coloranti dando origine a teli di vario spessore), o con la tecnica della pressatura (il pvc in granuli viene pressato in uno stampo surriscaldato per dare origine a piastre di vario spessore).
Il PVC eterogeneo è ottenuto con la tecnica della spalmatura, che consiste nello stendere diversi strati di pvc (diversi tra di loro) su un’armatura di fibra di vetro. Il risultato è un “sandwich” detto cushion che permette di riprodurre qualunque tipo di effetto (parquet, ceramica, disegni geometrici ecc.).
Caratteristiche e vantaggi di un pavimento in PVC:
• molto elastico
• resistente all’acqua: può essere usato anche nelle cucine, nei bagni e nelle lavanderie
• resistente all’usura
• ottimo isolamento acustico e silenzioso al calpestio
• idoneo alla posa su pavimenti riscaldanti, con temperatura max 28°
I pavimenti in PVC sono ecologicamente avanzati in quanto il vinile è uno dei pochi materiali per l’edilizia riciclabile al 100%; i pavimenti vinilici hanno inoltre un bassissimo livello di emissioni di composti organici volatili (TVOC).
• Pulizie ordinarie
La sporcizia leggera e aderente viene rimossa mediante scopatura, aspirazione, pulizia a umido e a bagnato, utilizzando detergenti multiuso e detergenti neutri.
• Pulizie straordinarie
Rimuovere completamente lo strato protettivo con detergenti deceranti adatti, utilizzando monospazzola e pad con superficie molto ruvida. Alla fine ripassare accuratamente con la frangia. Quando il pavimento è completamente asciutto si può applicare uno strato protettivo nuovo.
Ci sono pavimenti con una particolare patina che non hanno bisogno di pulizia straordinaria, perché hanno una superficie particolarmente compatta.
Attenzione
Acidi e solventi possono danneggiare i rivestimenti, quindi usare solo i deceranti previsti dal produttore.
La cera può causare delle macchie.
Rimuovere subito le strisce di gomma nera: se lasciato più a lungo, questo tipo di sporco può penetrare nel PVC e non si riesce più a rimuoverlo.
Pavimenti in resina
La resina è un legante sintetico usato per pavimenti, rivestimenti, consolidamenti di strutture, costruzione di componenti di arredo ecc. È un materiale viscoso, capace di indurirsi a freddo o a caldo. Si tratta in genere di un’ampia classe di differenti e complessi polimeri, che si possono ottenere con una grande varietà di metodi e materie prime.
La resina si applica a spatola, a rullo, a spruzzo, in base al materiale resinoso utilizzato. Le resine liquide vengono applicate a spruzzo e rullo, le resine additivate con inerti/cemento (resina cementizia, malta epossidica, ecc.) mediante la spatola.
Si può applicare su ogni superficie che risulti pulita, ferma e coesa. Inoltre si può rivestire in resina anche un pavimento preesistente.
• Pulizia
La superficie chiusa edinassorbente di un pavimento in resina permette una pulizia con semplice acqua tiepida e mop lineare o a frange. In caso di sporco persistente è possibile utilizzare un detergente neutro non schiumoso. È da evitare l’ammoniaca (e similari) poiché, se lasciata agire per lungo tempo, può causare aloni nel protettivo trasparente.
Pulire la superficie da trattare verificando che non siano presenti parti incoerenti o residui di polvere.
Su piccole superfici è possibile applicare il prodotto manualmente, distribuendolo sulla superficie ed esercitando una frizione continua con mop lineare o a frange. Su superfici più ampie si può utilizzare la macchina lavasciuga, versando il prodotto nel serbato, con la diluizione suggerita dal produttore.