Anche il 2016 ha confermato un trend di crescita complessiva che fa ben sperare per l’anno da poco iniziato
Le spazzatrici hanno conosciuto un periodo decisamente favorevole nel 2015, con una crescita molto elevata per le industriali (+24,2%) e una un po’ meno marcata, anche se di tutto rispetto, per le stradali (+12,5%). Più in generale, sommando le due tipologie di spazzatrici, cioè quelle stradali più quelle industriali, lo sviluppo totale nel 2015 è stato pari al +17% (dati Afidamp).
In valore assoluto, le crescite sono state pari a circa 14,3 milioni di Euro per le macchine più piccole e a 11,7 milioni per le stradali. Il tasso di sviluppo ci è stato confermato da tutti gli operatori intervistati, che nel 2015 hanno registrato per le spazzatrici crescite molto elevate sia in Italia sia all’estero, anche se, nelle esportazioni, come vedremo, i numeri non sono stati così entusiasmanti: il mercato nazionale è in sviluppo, mentre all’estero i fatturati «Panorama positivo
Giancarlo Ruffo |
confermato da Giancarlo Ruffo, AD di Comac e presidente del Gruppo Ruffo: «Comac ha proseguito con grande impegno di investimenti in ricerca per mettere a disposizione dei partner commerciali, della clientela e degli utilizzatori finali un’ampia e articolata gamma di spazzatrici industriali e stradali innovative, robuste, versatili e sempre più adeguate alle esigenze di risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Il bilancio del 2015, sia in termini di fatturato sia di volumi, è stato sicuramente positivo, in linea con i dati AFIDAMP. Anche il 2016 ha confermato un trend di crescita complessiva che fa ben sperare per l’anno da poco iniziato. Il quadro, riferito al segmento delle stradali, è particolarmente significativo, considerando che in nostro ingresso ufficiale in questo segmento del Cleaning professionale e dell’igiene urbana risale ad un periodo relativamente recente. Siamo stati bravi a sviluppare nuove tecnologie muovendo dall’esperienza e dal know-how maturati soprattutto nella produzione di altre macchine per la pulizia come le lavasciuga pavimenti; tutto ciò ci ha permesso, fin da subito, di essere assai competitivi pure in questo settore, ponendo solide basi per il futuro».
Made in Italy e Export
Anche per Dante Rossetti, Responsabile Marketing di Lavorwash, il 2015 e il 2016 sono stati entrambi anni di crescita, sia per il mercato nazionale che per le esportazioni, però con un forte aumento soprattutto per i mercati esteri, in quanto «Per qualità, le macchine Made in Italy sono ancora preferite e che non risentono dell’attacco di prodotti a qualità contenuta e a basso costo». Lavorwash è impegnata sia nello sviluppo di progetti nuovi e innovativi, sia nella ricerca di nuovi clienti/mercati da servire e fidelizzare, perché, sostiene Rossetti: « Riteniamo che nei prossimi anni i segmenti di mercato in cui vendere le spazzatrici aumenteranno e si apriranno molte nuove opportunità; noi stiamo lavorando sia sull’acquisizione di nuovi clienti che sulla crescita dei clienti acquisiti, soprattutto nei paesi con i più alti tassi di crescita”.
Il Mercato Interno “Vince”
Daniele Sambati |
Sul mercato interno si è registrato un incremento di richiesta da numerosi ambiti del nostro tessuto industriale, alimentando la speranza di un ritorno agli investimenti nel nostro Paese. Conferma questo trend Daniele Sambati, direttore commerciale di RCM: «Le vendite delle spazzatrici industriali sono cresciute, sia in Italia sia all’estero (RCM vende oltre il 70% all’estero) e, in particolare in Italia, sono cresciute perché le contrazioni degli acquisti degli anni precedenti aveva portato questo mercato a dimensioni decisamente contenute. La risalita dell’economia nazionale ha, inoltre, spostato gli acquisti dall’usato verso il nuovo e ha fatto anche rinnovare molti parchi macchine vetusti utilizzati per il noleggio riducendo, almeno in parte, l’ossessione a riparare tipica degli ultimi anni».
Gabriella Bianco |
Gabriella Bianco, Communication & PR Mgr di IPC: «Contrariamente a quanto accaduto nel 2014, è il mercato nazionale che ha riportato dei numeri interessanti, sensibilmente superiori; l’aumento di fatturato riguarda le spazzatrici uomo a bordo, e questo è il dato veramente interessante: non più macchine di piccole dimensioni, come la 464, ma le uomo a bordo come la 1250 e 1280, impiegate nell’industria ed in grandi ambienti, sia all’interno che all’esterno. Riteniamo che questo sia un segnale molto positivo dal mercato, accenni di ripresa a testimonianza del fatto che le industrie tornano ad investire».
Alessandro Fiorentini |
Per Alessandro Fiorentini, responsabile export dell’omonima azienda: «Anche se non rappresentano il nostro core business, le spazzatrici sono andate molto bene nell’ultimo periodo, soprattutto le uomo a bordo. Il mercato italiano è andato molto bene, grazie al nostro impegno per spingere il noleggio, molto gradito dai nostri clienti. Con questa formula, i produttori devono mettere a disposizione macchine molto affidabili, per non doversi caricare dei costi di assistenza in caso di avarie. La nostra azienda riesce a finanziare il noleggio in autonomia, senza ricorrere a istituti di credito, potendo così offrire prezzi concorrenziali alla nostra clientela; il successo di questa formula ha sviluppato e andrà a fare crescere il mercato nazionale; già nel 2016 le consegne interne hanno superato di misura le esportazioni, un dato che non si verificava da decenni. E stiamo esportando il nostro modello di noleggio anche all’estero».
Con questo tipo di servizio, l’azienda non risente della concorrenza a basso costo, proprio perché le macchine commercializzate devono essere robuste, solide e affidabili per contenere al minimo gli interventi di assistenza. La fascia delle macchine da noleggiare deve quindi essere molto elevata e distante dall’offerta di primo prezzo.
Mauro Liffredo |
L’analisi di Mauro Liffredo, Product Manager Professional di Kärcher, circa la ripresa del mercato interno, individua motivazioni interessanti: «Una crescita così importante delle vendite si deve anche agli incentivi statali del “Super ammortamento 140” per l’acquisto beni strumentali nuovi con deduzione dell 140% e alla GPP (Green Public Procurement), cioè alla “Strategia europea per l’economia circolare”, che prevede un ruolo fondamentale per le Pubbliche Amministrazioni nella promozione dell’eco-innovazione di prodotti e servizi e nell’incremento del riutilizzo dei materiali attraverso le pratiche di acquisto pubblico verde».
Semplicità e Solidità
Le spazzatrici devono essere macchine semplici, robuste, solide, adatte a lavorazioni di fondo, sia al chiuso, sia all’aperto. Lo
Giuseppe Del Duca |
conferma Giuseppe Del Duca, AD di ISAL: «Nel nostro settore le innovazioni ci sono state, basti pensare ai filtri più performanti o alle tecnologie per migliorare l’autonomia dei macchinari a batteria; tuttavia le principali prerogative dei nostri prodotti sono l’affidabilità e robustezza, perciò miriamo a mantenere un prodotto dal concetto semplice. Noi intendiamo offrire ai nostri clienti nuove tecnologie senza però intaccare l’affidabilità e la resistenza dei nostri prodotti, che sono le caratteristiche distintive e imprescindibili di ISAL».
Lo ribadisce Nicoletta Ragazzo, AD di MPCleaning, azienda che ha recentemente affrontato una ristrutturazione, e offre una piccola spazzatrice stradale adatta ai centri storici: «Le nostre macchine dedicate al settore urbano stanno andando molto bene sia in Italia, con Venezia tra i comuni acquirenti, sia all’estero, grazie alle dimensioni, ma anche per l’innovazione e la qualità costruttiva; batterie al Litio, potenza e robustezza ma, soprattutto, semplicità di utilizzo e solidità a prova di operatore». L’azienda sta coltivando una nicchia di mercato intermedia tra le spazzatrici industriali e le grandi stradali, non trascurando, comunque, il settore industriale, segmento di riferimento per le spazzatrici.
A queste caratteristiche di base, che costituiscono l’elemento distintivo dell’offerta italiana che, in generale, evita le fasce di prezzo più contenute, per collocarsi nelle fasce più elevate del mercato, si aggiunge la flessibilità, come afferma Giancarlo Ruffo, AD di Comac: «Comac ha ampliato la propria gamma di prodotti con alcuni nuovi modelli di spazzatrici subito apprezzati dal mercato. Penso, per esempio, alla nuova aspirante stradale CS2000, studiata per la pulizia di zone urbane ed aree industriali. Una macchina assai compatta e maneggevole per muoversi agilmente all’interno dei centri storici delle città, equipaggiata con una turbina ad alto rendimento che le consente di esercitare al meglio la stessa azione pulente anche su marciapiedi e zone di difficile accessibilità, rispondendo così ad un’esigenza largamente diffusa. Tra i molteplici vantaggi considerati in fase di progettazione vi sono senz’altro l’attenzione all’ambiente e alla sicurezza. I consumi di acqua vengono ridotti attraverso un efficiente sistema di nebulizzazione sulle spazzole anteriori. Il capiente serbatoio di riciclo consente, dopo aver filtrato l’acqua sporca, di utilizzarla nuovamente. Altro aspetto importante è la riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni in atmosfera, grazie a due soluzioni innovative: il moderno impianto idraulico ad alto rendimento e un motore specifico per applicazioni industriali, omologato Euro 5. Grande è pure l’attenzione al comfort dell’operatore, con una serie di utili accorgimenti capaci di ridurre lo stress, anche nei turni di lavoro più lunghi, quali: la posizione del motore, collocato nella parte posteriore del veicolo, il montaggio della cabina di guida su specifici antivibranti e l’impiego di sospensioni idrauliche».
Innovazione e Qualità
Ancora una riflessione sulla migliore tenuta dei prodotti italiani, rispetto all’offerta di importazione dai paesi più aggressivi ci è giunta da Giuseppe Del Duca, AD di ISAL: «In una fase iniziale, i prodotti low cost fanno sempre gola al cliente finale ma, per fortuna, spesso e volentieri la scelta ricade su un prodotto di qualità. Credo che questa tendenza si confermerà anche in futuro; i produttori Italiani sono sempre stati tempestivi a proporre soluzioni innovative e diversificate ed è questo che li ha portati a contenere gli effetti della la concorrenza di primo prezzo. La clientela professionale, a cui ci rivolgiamo, tende a privilegiare il “total cost of ownership”(costo totale del possesso n.d.r.) piuttosto che un prezzo di acquisto più basso, che spesso nasconde problematiche e pesanti costi di gestione nel tempo». Le macchine di ISAL, ha infine sottolineato il dirigente dell’azienda «possono durare qualche decennio! ».
Il difficile bilanciamento tra prezzi contenuti e macchine/servizi di alto livello nel commento di Mauro Liffredo, Product Manager Professional di Kärcher: «Purtroppo il prezzo gioca ancora un ruolo chiave nella scelta del prodotto e tante volte questo va a discapito della qualità delle macchine disponibili. Considerazioni economiche a parte, in generale la richiesta in tutti i settori è di macchine versatili -per un utilizzo facile e intuitivo- ma anche affidabili e performanti, a garanzia di un lavoro perfetto; da ultimo, particolare molto importante, l’attenzione si è rivolta anche ai consumi, con una preferenza accordata a tutti quei prodotti in grado di far conseguire un cospicuo risparmio energetico a parità di risultato. Le spazzatrici Kärcher garantiscono risparmio di costi ed elevata manovrabilità da parte dell’operatore; da sottolineare il fatto che Kärcher punta nella sua offerta sul vero costo del prodotto, ovvero quello comprensivo della manutenzione/garanzia/resa produttiva».
Macchine sempre più Verdi
La continua innovazione nell’ambito delle spazzatrici è sia di carattere marketing e commerciale, con il grande successo delle attività di noleggio, sia più specificamente di prodotto, con il continuo aggiornamento delle macchine, da alcuni anni indirizzato al contenimento dei consumi e alla migliore gestione di acqua e detergenti. Come nel settore automobilistico, anche nell’ambito del Cleaning si va affermando la tecnologia ibrida, come ci ha spiegato Gabriella Bianco, Communication & PR Mgr di IPC: «La gamma IPC delle spazzatrici uomo a bordo è stata recentemente rinnovata. I due modelli di punta, la 1250 e la 1280, rientrano in un preciso progetto industriale che utilizza una piattaforma unica in grado di soddisfare molteplici esigenze. L’innovativo sistema ibrido nelle versioni Dual Power, consente di utilizzare la macchina sia a batteria che a scoppio, per rispondere così ad ogni tipo di applicazione. Dotate inoltre di un vano batteria molto capiente, possono lavorare ininterrottamente per più di 4 ore».
Spazzatrici ibride e attenzione all’ambiente sono concetti che vanno a braccetto, abbiamo quindi chiesto a Gabriella Bianco come si stesse muovendo la sua azienda nella Green Economy: «Il senso di responsabilità verso la comunità ha portato IPC a sviluppare una politica etico-ambientale attenta a minimizzare l’impatto del ciclo di vita di ogni suo prodotto, dalla progettazione alla produzione, dal trasporto all’uso, fino allo smaltimento e riciclaggio. IPC ha inoltre messo in atto un efficace processo di riciclo del packaging, cartoni e pallets, cercando di ottimizzare al massimo il trasporto di materiali e si è attrezzata per una corretta e completa raccolta differenziata all’interno della struttura. L’utilizzo poi di piattaforme produttrici comuni, consente di ridurre il numero dei componenti per una razionalizzazione dei volumi ed un risparmio sui materiali e trasporti.
Questo approccio integrato alla difesa dell’ambiente ha portato IPC a realizzare una gamma di macchine dalle prestazioni elevate in grado però di ridurre i consumi di energia, acqua e detergente. L’utilizzo inoltre di più del 75% di plastica riciclata, garantisce elevati standard qualitativi e capacità di resistenza superiori».
Anche Kärcher ha adottato una politica attenta all’ambiente, come spiega Mauro Liffredo di: «Il nostro reparto di ricerca e sviluppo si impegna da sempre nell’ideazione di prodotti che siano il più ecosostenibili possibile; Kärcher pone grandi aspettative sulla compatibilità ambientale del design dei suoi prodotti, sistemi e servizi, e sulle stesse macchine. Le materie prime impiegate sono di ottima qualità in modo da essere più durevoli e meno inquinanti e la produzione viene svolta con l’aiuto di impianti di riciclo acqua, recupero di calore e pannelli solari. Oltre a tutto ciò, grazie ad un efficiente sistema di riciclaggio dei componenti usati, le macchine Kärcher sono generalmente riciclabili al 90%. Per mantenere alto il livello di ecocompatibilità, Kärcher richiede a tutti i reparti ed alle strutture produttive la definizione degli obiettivi annuali ecologici per il programma CSR: grazie a questi piccoli accorgimenti, siamo riusciti ad ottenere la certificazione ISO 14001 un riconoscimento mondiale che identifica lo standard di gestione ambientale »