Alcuni anni fa furono pubblicate su questo giornale le “Interviste improbabili” fatte a varie entità infestanti, in primis la zanzara tigre (l’A. albopictus) e a seguire quella di città (la C. molestus). Ricordo che cimentarmi con tali fantasiosi dialoghi mi aveva divertito molto. Ora riprendo l’iniziativa con i due padri dell’ecologia, i professori Haeckel e Möbius, per sottolineare le analogie fra gli studi sui biotopi delle ostriche arrivando alle nicchie ecologiche predilette dagli scarafaggi.Ma andiamo con ordine.
Domanda: egregio professor Haeckel a lei è attribuito il merito di aver coniato il termine ecologia, come le è nata l’idea?
Risposta: mi stavo occupando di quella parte della fisiologia che studia le funzioni di correlazione fra i vari organismi e l’ambiente circostante, la teoria dell’adattamento degli esseri viventi e relative trasformazioni per la lotta per la sopravvivenza: in sintesi la scienza delle condizioni di “esistenza” (biologia ambientale) per cui le mie reminiscenze liceali di greco antico mi fecero abbinare il termine οίκος (casa, abitazione) a λόγος (discorso, studio).
Domanda: geniale intuizione, a cui subito seguirono alcuni sviluppi del suo collega professor Möbius a cui spetta il merito di aver introdotto il concetto di biotopo, come avvenne?
Risposta: stavo studiando il raggruppamento di alcune ostriche con la reciproca dipendenza e la corrispondenza con le condizioni medie ambientali occupanti uno spazio relativamente limitato che ho chiamato biotopo, sempre dal greco bios (vita) e topo (territorio).
Domanda: vi sareste immaginati che dalle vostre pubblicazioni nel 1971 Odum l’avrebbe definita “la scienza che studia la struttura e il funzionamento dei sistemi naturali” e che tale definizione sarebbe stata modificata da Krebs nel 1972 in “la scienza che studia le interazioni che determinano la distribuzione e la distruzione o la crescita delle varie specie” dando origine all’ecologia applicata e al “movimento ecologista”.
Risposta: all’unisono, assolutamente NO.
Importante è sottolineare che il metodo di studio di Möbius sui vari biotopi si presta bene, a livello metodologico, per lo studio delle diverse specie di insetti (in particolare delle blatte e degli insetti delle derrate alimentari) in relazione ai loro habitat di elezione così come gli studi di Krebs sull’effetto recinzione e le analisi sperimentali della distribuzione in funzione dell’abbondanza in particolare di cibo.
L’utilizzo spesso disinvolto del termine “ecologia” da parte dei media mi ha spinto a chiedere ad alcune conoscenze cosa significasse per loro questa parola.
Una valente microbiologa mi rispose che una definizione generalmente utilizzata la intende come scienza che studia le condizioni di esistenza degli esseri viventi, i rapporti e relazioni fra di loro e il loro habitat. Inoltre che, se riferita anche all’uomo, l’ecologia studia le azioni umane sull’ambiente e tenta di limitarne le conseguenze negative: inquinamento, distruzione degli ecosistemi, effetto serra, surriscaldamento del pianeta, disboscamento, ecc.
Invece per una laureata in legge l’ecologia è vista come la cura e il rispetto dell’ambiente circostante anche ai fini egoistici della miglior conservazione di noi stessi che nell’ambiente ci viviamo e traiamo da esso elementi essenziali del nostro esistere.
Per una laureata in lettere e filosofia invece l’ecologia significa imparare a conoscere l’ambiente per riconoscere che noi ne siamo parte e che esso è parte di noi e per questa ragione Ecologia significa anche vivere in sintonia con il mondo, trattandolo con rispetto e benevolenza, come dovremmo fare con noi stessi e con tutto ciò che ci accompagna nel viaggio della Vita.
Ernst Heinrich Haeckel (1834 <>.1919) medico biologo, zoologo, filosofo e artista tedesco.
Karl August Möbius (1825<>1908) zoologo, botanico, geologo, fisico e chimico tedesco
Howard Odum (1924<>2002) fisico (termodinamica dei sistemi) ecologo statunitense
Charles J. Krebs (1936 – vivente) ecologo – USA