Talento e ingegno, arte e manualità restituiscono il fascino di un pavimento in legno dell’Ottocento
di Paola Costa
Praga magica è il titolo di un famoso saggio del grande boemista Angelo Maria Ripellino. E Praga magica lo è davvero: la sua smagliante bellezza non si dimentica. Tra le capitali europee è una di quelle che merita di sicuro una visita: per il suo profilo adagiato sul fiume Moldava, per la sua architettura – tra barocco e rococò, tra art nouveau e liberty – per gli incomparabili scorci, per i sontuosi edifici svettanti verso il cielo. Per la cultura, la storia. E un pezzettino di storia l’abbiamo intravisto in questo pavimento “provato” dal tempo, incastonato in una piccola, deliziosa, mansarda praghese. Sessanta metri quadrati di storia e di magia che – grazie alla volontà della proprietaria, un architetto italiano, e di un team di trattatori professionisti, sempre italiani – sono tornati a vivere e a regalare emozioni. Stiamo parlando di un pavimento di larice di fine ottocento, per la precisione delle quadrotte precomposte in larice massello con intarsi in noce da 25 mm, lavorate con una femmina lungo i quattro lati (per poter essere assemblate) e posate su un assito di abete. L’intera superficie del pavimento era molto “provata” dal tempo: camminandoci sopra, alcune formelle si rompevano, altre erano molto dissestate, come si può vedere dalle foto. Il difficile mestiere del trattatore, è il caso di dirlo. Questo intervento richiedeva esperienza e competenza, perché il trattamento doveva essere in sintonia con l’epoca di origine del pavimento: non era pensabile trattare un parquet ultracentenario come uno moderno.
L’importanza del giusto prodotto
Si è partiti ricostruendo le quadrotte mancanti con legno di recupero, ricavato da un’altra abitazione storica, e sostituendo le parti mancanti. La levigatura è stata effettuata con macchinari a disco, per non asportare troppo materiale. È stata quindi la volta della stuccatura delle piccole porzioni mancanti, trattate poi con una vernice per stucco all’acqua. Infine, per valorizzare il tono originale del legno, il pavimento è stato finito con due mani di vernice super opaca, un prodotto oleuretanico ad alta resistenza effetto cera, in grado di ridonare al legno al legno il fascino di un tempo. Il risultato? Magico!