di Noemi Boggero
“L’utile per scopo, l’interessante per mezzo, il vero per soggetto”: queste sono le basi di una letteratura nobile, secondo Alessandro Manzoni, che aveva affidato al suo intramontabile romanzo, I promessi sposi, un compito estremamente impegnativo e nel quale impegnava tutta la sua etica. Manzoni si rivolge a un pubblico ampio, mediamente colto, e vuole indicare un cammino che ha nella verità la sua linea guida. La vicenda di Renzo e Lucia, appassionante, è “solo” lo strumento per arrivare alla meta, cioè riflettere e operare le giuste scelte, sapendo che c’è la possibilità di essere aiutati, a patto che lo si voglia. “Absit iniuria verbis”, se raccontare i cinquant’anni passati e i cinquant’anni futuri di RCM ha indotto questo accostamento, che potrebbe apparire incongruo o, per lo meno, un po’ azzardato.
Una tappa importante
RCM, l’azienda di Casinalbo di Modena specializzata nella produzione di motospazzatrici, professionali e stradali, e di lavasciugapavimenti, compie 50 anni. E li festeggerà in due riprese. A giugno, con una “Festa d’estate”, alla quale parteciperanno dipendenti ed ex dipendenti, circa duecento, tutte persone “di famiglia”, e che si svolgerà a Formigine, presso l’Auditorium Spira Mirabilis, fiore all’occhiello di quest’angolo di terra emiliana che sa coniugare arte, natura e imprenditoria. A ottobre, poi, sarà la volta di una “due giorni” con la rete commerciale italiana e straniera, che festeggerà il compleanno di RCM presso la nuova sala conferenze del Museo Ferrari a Maranello. Cinquant’anni sono un traguardo importante. Sono due/tre generazioni che si avvicendano, percorrendo insieme un tratto di strada, passandosi il testimone: chi lo consegna lancia i giovani verso il futuro; chi lo prende in carico riceve un’eredità preziosa di esperienze, di competenze, su cui costruire l’oggi e il domani, in una naturale evoluzione alla luce anche delle nuove tecnologie e delle nuove opportunità. Ma c’è un filo che unisce passato, presente e futuro. Ed è il nerbo che permettere di rimanere saldi sui propri principi. RCM, negli anni, ha consolidato una posizione di primo piano, in Italia e all’estero, in una fascia di mercato, quella medio alta, in cui è riconosciuta le protagoniste del settore. Qualità delle macchine realizzate, capacità di interpretare e anche di anticipare i bisogni della clientela, attitudine alla valorizzazione delle risorse umane, disponibilità a privilegiare i rapporti interpersonali, determinazione nell’essere sempre coerente con sé stessa e con i propri valori. Tutti questi fattori, oggi, a cinquant’anni dalla fondazione, sono ancora attuali e vengono condivisi da tutto lo staff operativo.
«Fino a oggi – ci spiega Romolo Raimondi Amministratore Delegato – abbiamo camminato lungo una strada, giusta, ma l’abbiamo percorsa d’istinto. A un certo punto, però, ci siamo accorti che qualcosa ci stava sfuggendo e abbiamo deciso di ricominciare, non dico daccapo, ma dai fondamentali e capire come sarebbe stato meglio muoverci. Abbiamo così intrapreso un percorso di formazione, con il supporto di un consulente aziendale, e abbiamo preso consapevolezza di quello che realmente siamo e di come vogliamo essere recepiti all’esterno».
Tutti i processi aziendali sono stati sottoposti a esame analitico, per individuare anomalie che avrebbero potuto costituire un freno al nostro sviluppo.
«Con l’accordo di tutti i collaboratori – è sempre Raimondi che parla – abbiamo dato il via a una importante ristrutturazione, che ha interessato sia il comparto produttivo, sia l’organizzazione, e abbiamo deciso di implementare i servizi e l’efficienza dell’azienda, a partire dalla corretta comunicazione interna, tra i diversi comparti».
L’utile
Lo scopo – l’utile, direbbe Manzoni -: ribadire la collocazione di RCM nella fascia medio-alta del mercato, senza rinunciare alla qualità e senza doversi adeguare al folle gioco dell’abbattimento dei prezzi, in voga negli ultimi anni, a fronte della crisi internazionale, della globalizzazione, della delocalizzazione.
«Questa è la nostra posizione naturale – spiega Romolo Raimondi -. Lo è sempre stata. E, nonostante le difficoltà del mercato di questi ultimi anni, che hanno penalizzato proprio questa fascia, abbiamo voluto non recedere, anzi consolidare il nostro core business».
L’interessante
E per conseguire questo scopo, RCM ha rivisitato la propria produzione, migliorando alcuni aspetti, innovando alla luce delle medesime più recenti tecnologie, senza coltivare tentazioni di confronto con player più accreditati per particolari tipologie di macchine più impegnative, senza cedere alla possibilità di abbassare il livello della qualità della propria produzione per mantenere o incrementare margini di redditività.
Inoltre – e siamo all’”interessante” – è stata ampliata la gamma delle macchine, con l’acquisizione di Macro e la creazione di Macroclean, e, ultimo fiore all’occhiello, è stato implementato il servizio di noleggio, una frontiera che apre ai clienti nuovi e redditizi orizzonti.
Il vero
Ma il punto saliente del nuovo corso di RCM è la corretta comunicazione. Occorre che tutti, tra loro, si parlino e si confrontino. Ma occorre, soprattutto, comunicare all’esterno i principi che informano la politica e la filosofia aziendale. L’importante, però, è farlo in maniera puntuale, perché, afferma Romolo Raimondi, «Bisogna assolutamente fare uscire il settore da quell’area grigia in cui tutti possono dire quello che vogliono, senza tema di smentita, perché non ci sono strumenti per confermare o contestare la veridicità di quanto viene propalato».
Romolo Raimondi è da sempre impegnato nella battaglia civile di una comunicazione veritiera rispetto alle performance delle macchine.
«Occorrerebbe fissare dei parametri di riferimento che consentissero di valutare in maniera corretta le caratteristiche delle macchine. Non esistono e nel confronto delle schede tecniche si assiste a una ridda di misure differenti che disorientano il cliente e l’utilizzatore. Non esiste una certificazione che attesti in maniera oggettiva l’efficienza delle macchine, né delle motospazzatrici, né delle lavasciugapavimenti. Da parte mia, ho cercato di coinvolgere le associazioni di categoria, ma non ho avuto riscontri concreti». Se è vero che nemo propheta in patria, è altrettanto vero che qualcosa sta muovendosi a livello di associazionismo europeo. EUNITED, infatti, l’associazione europea che riunisce i più importanti costruttori europei di macchine per il cleaning, a cui aderisce anche RCM, ha realizzato dei test che consentono di certificare alcuni parametri per quanto riguarda le lavasciugapavimenti con operatore a terra e trazionate, con pista di pulizia da 500 a 800 mm, con una o più spazzole. Si tratta di una marcatura di qualità – Eunited Cleaning Scrubber Dryer Label – che certifica l’alta efficienza di pulizia, il minor consumo di acqua e di energia.
«E’ un primo passo – riconosce Raimondi – importante ma non sufficiente. Il settore dovrebbe avere parametri certi e misurabili sia nel consumo di acqua al minuto, per esempio, come sul grado di pulizia dell’aria prima e dopo il passaggio della macchina, o sul livello di usura delle spazzole, che lasciano residui e così via. Dovrebbe essere l’Europa, non l’associazione, a definire parametri ed emanare regole. Ma ai legislatori europei dovremmo essere noi costruttori, tutti insieme, a fornire le giuste indicazioni, per non trovarci poi di fronte a esiti che privilegiano alcuni, penalizzando altri. Secondo me non si può più rimandare».
Questo, tra gli altri, l’impegno dei prossimi 50 anni.
A Verona, 50 anni di successi
A Pulire Verona RCM ha festeggiato il 50esimo anniversario, offrendo prodotti e servizi sempre più all’altezza della sua tradizione nel campo della meccanica. Oltre alla vasta gamma di motoscope a lavapavimenti, RCM, insieme alle consociate ASSMO e MACROCLEAN, in occasione della fiera veronese ha presentato le due piccole lavapavimenti uomo a terra. RCM BITE I con larghezza di pulizia di 460 mm e serbatoio da 30 litri, è nata per svolgere rapidamente lavori di manutenzione di aree medio piccole: è facile da manovrare per lavorare senza fatica in spazi angusti, semplice da usare senza bisogno di particolare addestramento. E’ robusta per durare a lungo e costante nelle prestazioni e non lascia mai tracce di bagnato, in qualunque manovra. RCM BITE II replica agilità, manovrabilità e perfezione di asciugatura della più piccola BITE I, ma con larghezza di pulizia fino a 610 mm e un serbatoio da 45 lt. Disponibili nelle versioni a due spazzole (larghezza pulizia 610 mm) oppure ad una spazzola (larghezza di pulizia 530 mm) con e senza trazione elettronica. L’aggancio automatico delle spazzole e il comando unico di avviamento aspirazione e spazzole aumentano la facilità di utilizzo della macchina. La versione a trazione con GO GREEN e AQUA SAVER, garantisce una funzionalità ottimale ed ecologica.
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