di Noemi Boggero
Da quando Stefania Verrienti è stata nominata segretario generale Afidamp, l’associazione è stata coinvolta dal suo spirito di iniziativa e, con l’approvazione di Direttivi dinamici e aperti al nuovo, sono state avviate una serie di iniziative che hanno portato l’organizzazione a essere, sia nella componente dei FAB, sia nella componente dei COM, un sicuro punto di riferimento, per il mercato e per le istituzioni italiane e straniere.
Afidamp ha via via confermato l’attenzione a tutte le tematiche e le dinamiche che investono il mercato, a volte anche anticipandole, con felice intuizione, assumendo impegni etico sociali di grande spessore, per implementare la cultura degli associati e indicare loro un percorso “virtuoso” e conveniente.
Sensibile per natura ai problemi legati all’ambiente, Stefania Verrienti ha saputo intercettare le opportunità offerte dall’allora nascente concetto di “Green Economy” (erano gli anni 2008/2009) e con tenace determinazione le ha proposte al settore, timido, come tutti gli altri settori produttivi, nel valutare gli eventuali benefici, a fronte di iniziali impegni di capitale che si faceva fatica, allora, (tanto più che stava scoppiando la bolla della crisi globale innestata dal fallimento della Lehman Brothers, che a valanga avrebbe investito le economie di tutto il mondo) a considerare come investimenti che si sarebbero rivelati produttivi sul medio e lungo termine, unendo al virtuoso l’utile. Per chi si fosse, naturalmente, attivato in tempo, cogliendo nella crisi quel fondo di opportunità che tutte le crisi portano con sé.
Nel 2009, pertanto, il neosegretario di Afidamp indisse il Clean Green Award, riconoscimento internazionale attribuito, con cadenza biennale, a prodotti, sistemi o servizi del settore della pulizia professionale e industriale che avessero una forte “vocazione” ambientale. Insomma, un premio per le aziende che si fossero distinte per ricerca e innovazione verso una pulizia sostenibile.
Non solo, Afidamp è stata protagonista dell’implementazione, per il comparto delle macchine, dell’EPD (Environmental Product Declaration), la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, strumento, oggi previsto dalle politiche ambientali comunitarie, pensato per migliorare la comunicazione ambientale sia fra produttori (business to business), sia fra distributori e consumatori (business to consumers).
La EPD, derivante dalle norme della serie ISO 14020, è fondata sull’esplicito utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment = “valutazione del ciclo di vita”), cardine attorno a cui ruota la Dichiarazione e fondamento metodologico da cui scaturisce l’oggettività delle informazioni fornite. Pur mantenendo l’attenzione al prodotto, sia esso merce o servizio, le aziende hanno la possibilità di comunicare le proprie strategie e l’impegno ad orientare la produzione nel rispetto dell’ambiente valorizzando il prodotto stesso.
Pioniera, con il supporto di aziende a loro volte pioniere (vedi Falpi), Afidamp ha intercettato anche (è forse un azzardo ma neppure tanto – ndr) i prodromi di quella che oggi è definita Economia Circolare e che costituisce, con “Industry 4.0”, il mantra della competitività.
La tenacia e la convinzione di Stefania Verrienti le hanno permesso di allargare l’orizzonte delle relazioni dell’Associazione, per cui sempre più stretta si è fatta la collaborazione con organismi nazionali e internazionali, come il Ministero dell’Ambiente e con il Comitato Ecolabel Ecoaudit.
Una collaborazione che ha avuto, in questa edizione di Pulire, il battesimo ufficiale del reciproco riconoscimento.
Infatti, il 24 maggio scorso, nello spazio workshop Afidamp, si sono celebrati i 25 anni di Ecolabel UE e si è svolta la cerimonia di consegna delle targhe per il Premio nazionale Ecolabel UE, giunto alla sua II edizione. L’evento ha voluto riconoscere l’impegno profuso, nell’ambito della promozione del marchio, dalle realtà produttive che hanno preso parte alla selezione.
«Il marchio Ecolabel UE conferma il proprio ruolo e le aziende riconoscono in questa etichetta un valore aggiunto che fornisce garanzia di sostenibilità ed ecocompatibilità ai clienti dei propri prodotti e servizi: questa manifestazione è un momento di riconoscimento importante per l’impegno profuso nell’ambito della tutela ambientale» ha dichiarato, a inizio cerimonia, Riccardo Rifici, neo eletto Presidente della Sezione Ecolabel UE del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, organismo competente italiano che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che offre supporto tecnico al Comitato).
Varie le sezioni dei premi che sono stati assegnati e, soprattutto, numerose le aziende del comparto del cleaning professionale, fatto che ha destato lo stupore e il compiacimento degli organizzatori.
Due le sezioni premiate: le migliore iniziative e campagne di promo-comunicazione e i servizi o prodotti certificati più innovativi dal punto di vista del loro impatto sull’ambiente.
Per la sezione “Migliori iniziative di promozione e comunicazione” sono stati premiati, nel settore del cleaning:
Per le grandi imprese:
Prodotti Magris Spa
Motivazione: “Un’azienda che ha sposato la causa della sostenibilità ambientale, non solo promuovendo come distributrice i prodotti a marchio Ecolabel UE, ma anche realizzando proprie linee – nell’ambito della detergenza e della carta – ecocompatibili e certificate, dimostrando così di avere a cuore l’impatto ambientale dei prodotti distribuiti e non solo”.
Per le piccole e medie imprese
Interchem Italia Srl
Motivazione: “Tenendo fede all’impegno di non veicolare comunicazione ad effetto, quest’azienda si è prodigata nel realizzare materiale divulgativo e informativo serio, sintetico e comunicativamente gradevole, realizzando in maniera efficace una strategia di avvicinamento nei confronti del consumatore che passa attraverso la comprensione e la condivisione della filosofia sottesa all’Ecolabel UE)”.
A pari merito con I.C.E. FOR Spa
Motivazione: “Un’azienda con una solida esperienza alle spalle che ha saputo coniugare efficacemente l’esigenza di diversificare le proprie linee di prodotti con quella di promuovere i prodotti con l’etichetta ambientale europea, attivando anche interessanti iniziative di educazione ambientale: particolarmente efficace nell’aver valorizzato la ricorrenza del 25ennale del marchio, dimostrando sensibilità ecologica e attenzione all’evoluzione della filosofia ambientale a livello europeo.
Per la sezione “Prodotto innovativo”
Per le grandi imprese:
Lucart Spa
Motivazione: “Per il progetto Fiberpack®, il progetto innovativo e sostenibile nato dalla collaborazione con Tetra Pak®, per cui Lucart è in grado di riciclare il 100% dei componenti di un cartone per bevande, destinando il 74% delle fibre di cellulosa alla produzione di prodotti in carta riciclata, e il rimanente 26%, composto dal 22% di polietilene e dal 4% di alluminio, alla realizzazione dell’AL.PE.®, un materiale di recupero destinato alle industrie che producono manufatti per l’edilizia, elementi per l’arredo urbano e oggetti di uso comune”.
A pari merito con Sutter Industries Spa
Motivazione: “Per l’innovazione ambientale introdotta nell’Ecolabel UE con la nuova linea Zero, la gamma di prodotti dedicata al cleaning professionale, con ingredienti di origine vegetale, ottenuti da fonti rinnovabili, nel rispetto dell’ambiente e della persona”.
Per le piccole e medie imprese:
Falpi Srl Motivazione: “Azienda “verde” nel DNA, perché «Nessuno si può “chiamare fuori” dal problema ambientale», pioniera nell’affrontare concretamente il tema della salvaguardia dell’ambiente, ha ricevuto il riconoscimento per la Certificazione Ecolabel dei panni Micropanno, Micropanno Hospital, Micropanno Plus, Bluesteel, Bamboo e Bamboo Hospital.
Prima azienda italiana del cleaning a conseguire la certificazione per la linea dei tessili, fino all’iniziativa di Falpi non contemplati. Ancora una volta ha aperto la strada al settore per una produttività responsabile”.
A pari merito con Allegrini Spa
Motivazione: “Un prodotto innovativo nel packaging e nella formulazione, che si integra perfettamente con le esigenze delle strutture ricettive che si servono di questa tipologia di detergenti. Il design brevettato offre una soluzione comoda, garantendo praticità e rispetto dell’ambiente e incontrando perfettamente la filosofia Ecolabel, incentrata sulla riduzione complessiva dell’impatto ambientale”.
Una menzione speciale – per gli apprezzabili risultati conseguiti – è stata consegnata anche a Italchimica Srl, Hygan Srl e Biochimica Spa.
Questa importantissima iniziativa ha confermato il grande interesse delle aziende che hanno certificato i propri prodotti e i propri servizi, riconoscendo non soltanto i risultati conseguiti ma anche e soprattutto lo sforzo compiuto per diffondere una cultura della sostenibilità ambientale e della ecocompatibilità.
Pulire sarà ormai un appuntamento fisso per l’Ecolabel Ue Award.
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