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La Vera Carta Green

Intervista a Attilio Giannasi, Direttore Commerciale Italia di Industrie Celtex, che ha accettato di rispondere ad alcune nostre curiosità sui processi di produzione in ambito tissue

«Il green può essere assimilato alla trasposizione in ambito alimentare del “senza olio di palma”?» risponde con una provocazione Attilio Giannasi, direttore commerciale di Industrie Celtex, alla nostra domanda su cosa vuol dire Green per Industrie Celtex.

Attilio Giannasi, Direttore Commerciale di Industrie Celtex

Sono confusa, che cosa intende dire?
«In ambito tissue il green è uno dei principali argomenti di marketing. In realtà per parlare di ecologia è fondamentale analizzare il processo di produzione dall’estrazione della cellulosa o dal recupero di fibre riciclate fino alla realizzazione del prodotto finito.
Gli esperti del settore sanno perfettamente che con la pura cellulosa è richiesto un minor quantitativo di additivi in cartiera, rispetto ai comuni riciclati da macero post-consumer, che necessitano di abbattere le cariche batteriche, processi di dinchiostrazione e utilizzo di sbiancanti con conseguenti impatti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Inoltre, utilizzando pura cellulosa certificata PEFC ed FSC si garantisce al consumatore finale un prodotto realmente ecologico, dal momento che per ogni albero da cui sono estratte le fibre, sono rimpiantati tre nuovi arbusti, che contribuiscono a ringiovanire il parco forestale e ad incrementare il rilascio di ossigeno nell’atmosfera.
La tendenza ad esaltare il prodotto riciclato, sottolineando il mancato abbattimento di alberi, mette in luce presso la clientela l’approvvigionamento delle materie prime, tralasciando la parte relativa al processo produttivo, dove non sempre l’azione meccanica dei pulper o dei dinchiostratori garantisce l’igienizzazione perfetta dell’impasto. Il ricorso ad additivi chimici per aggregare le fibre riciclate, la gestione dei fanghi residui derivanti dai disinchiostranti e la modalità dello smaltimento di rifiuti nocivi sono omessi dallo story telling, ma oggetto di indagine sulle testate giornalistiche».

E quindi Industrie Celtex come si relaziona con la crescente domanda di prodotti riciclati da parte della clientela professional e consumer?
«Industrie Celtex nel suo processo di integrazione ha messo appunto un innovativo impianto di riciclo, unico nel suo genere in Italia, per il recupero delle fibre di cellulosa. L’investimento è stato fortemente voluto da Andrea Bernacchi, Presidente e CEO di Industrie Celtex, il quale crede fortemente nello sviluppo del capitale umano, nei processi produttivi sostenibili e nella riduzione dell’impatto ambientale. La Cartiera di Pratolungo, di proprietà Industrie Celtex, realizza a partire dai rifili di converting di ogni genere, ovvero prodotto residuo della trasformazione cartaria, una carta tissue denominata Cel 75. Grazie alla selezione di maceri premium non contaminati è stato possibile l’uso di additivi con una percentuale di perdita sull’impasto pressoché simile alla pura cellulosa. La carta realizzata presenta un grado di bianco intorno al 75%, non ha impurità, né rilascia cattivi odori sia asciutta che bagnata. Le caratteristiche fisico meccaniche garantiscono valide performance di prodotto.
Per la clientela che desidera un prodotto riciclato e con prestazioni elevate di assorbenza e resistenza, Industrie Celtex propone E-Tissue. A partire dai rifili di converting di carta kraft uniti ai residui di produzione dei propri stabilimenti, nasce una carta dal colore sabbia, molto apprezzata dai consumatori in particolare nell’industria e nel cleaning professionale».

www.industrieceltex.com

Attilio Giannasi, Direttore Commerciale di Industrie Celtex

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