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L’igiene per far fronte all’emergenza

Dispenser, sapone e carta e asciugamani ad aria: le aziende del settore impegnate in un grande sforzo produttivo al servizio della pulizia e del Paese in un momento di grande difficoltà

di Maurizio Pedrini

Il Coronavirus ha cambiato drasticamente la nostra vita. Mai come in questo periodo,  sentiamo la raccomandazione di lavarsi bene le mani, potenziali veicoli di trasmissione nei polmoni del pericolosissimo agente patogeno, con adeguati saponi. Per disinfettare e detergerle, eliminando il virus eventualmente presente, si può utilizzare il lavaggio con acqua e sapone per quaranta, sessanta secondi, avendo cura di strofinarle bene e in ogni parte: spazi fra le dita, dorso e palmo, unghie, senza dimenticare il polso, anch’esso generalmente esposto agli agenti esterni. Ma anche asciugarle è fondamentale: come ben sappiamo, i batteri proliferano più velocemente attraverso le mani bagnate rispetto a quelle asciutte. Per questo motivo un’efficace e accurata asciugatura è di fondamentale importanza, per prevenire non solo  la contaminazione del Coronavirus, ma più in generale quella di  germi e batteri pesantemente dannosi per il nostro corpo. L’emergenza scaturita dalla strenua lotta contro il Covid 19, un nemico tanto occulto quanto letale e misterioso, ha portato dunque alla ribalta un segmento del professional cleaning che ha assunto un peso sociale ed economico sempre più rilevante all’interno del comparto: quello, peraltro composito, rappresentato dai  dispenser di sapone/carta e dagli asciugamani ad aria. Questi prodotti, disponibili in molteplici varianti, hanno il pregio di mantenere alti livelli di igiene delle mani, realizzando un bagno sostenibile e contribuiscono a creare un minor impatto ambientale. Ma cerchiamo di analizzare nel dettaglio queste preziose e mai abbastanza apprezzate tipologie di accessori, oggi quanto mai necessari e richiesti, viste le drammatiche circostanze che stiamo vivendo.

I DISPENSER DI SAPONE: PRIMO REQUISITO IL FACILE IMPIEGO

Oggi i bagni pubblici, così come quelli di uffici, scuole, attività di ristorazione, palestre, esercizi commerciali e altri ambienti frequentati dalla collettività hanno l’assoluta necessità di essere dotati di tutti gli accessori tali da garantire alle persone che frequentano questi luoghi comunitari condizioni di massima igiene. Al dispenser di sapone si chiede, anzitutto,  di essere di facile utilizzo, facilmente accessibile e capace  di erogare il prodotto detergente in modo puntuale e  preciso. Tra i modelli di erogatori di sapone più diffusi attualmente impiegati nei bagni pubblici, nelle cucine e nelle strutture ricettive, vanno segnalati: i dispenser di sapone automatico-elettrico-con sensore, i dispenser di sapone liquido da parete e i dispenser di sapone in schiuma. I dispenser di sapone ad azionamento automatico rappresentano senz’altro l’innovazione più interessante presente oggi sul mercato, perché possiedono sensori a fotocellula creati per rilevare  automaticamente il movimento nelle vicinanze dell’erogatore. Avvicinando le mani, l’utilizzatore vede erogata una dose di detergente col vantaggio, oggi davvero prezioso, alla luce dell’epidemia da Coronavirus in corso di non aver toccato alcuna superficie potenzialmente sporca. Si tratta di una tipologia di dosatori particolarmente apprezzata, in quanto – essendo priva di leve o pulsanti – ha meno parti meccaniche soggette a usura. Analizzando invece gli erogatori di sapone liquido “classici”, con installazione a parete. Anch’essi sono assai richiesti perché, a differenza dei dispenser di ultima generazione, non necessitano di corrente elettrica per essere azionati. Infatti, i tradizionali dosatori funzionano tramite pulsanti o levette e possiedono una versatilità di utilizzo assi maggiore. L’installazione a muro di questi dispenser di sapone liquido avviene in modo semplice, tramite l’uso di viti e tasselli.  Un altro plus, di non poco valore, è legato al loro prezzo più contenuto. I dispenser di sapone in schiuma possiedono le prerogative del sapone liquido della categoria precedente, ma con meccanismi di erogazione, in plastica o metallo, che incorporano nel detergente una miriade di bollicine di aria trasformando, al momento della fuoriuscita, in schiuma il sapone liquido.

PRODOTTI INDISPENSABILI PER TOILETTE PUBBLICHE ED HORECA

Prendendo in esame la loro destinazione d’uso, i distributori di sapone possono essere suddivisi in: dispenser sapone bagno pubblico; dispenser sapone doccia; dispenser sapone cucina/HACCP. Analizziamo, dunque, nel dettaglio le loro peculiarità. Tra i tradizionali dispenser di sapone per toilette pubbliche si possono incontrare dosatori con caratteristiche piuttosto eterogenee tra loro, sia dal punto di vista dell’azionamento (a pulsante, tramite leva o automatico) che del design, senza naturalmente dimenticare le differenze in termini di materiali (plastica, metallo…), colori, capienza e via dicendo. Questi preziosi accessori per toilette pubbliche sono stati progettati per un utilizzo intensivo e continuativo nel tempo. L’installazione di questi prodotti avviene, nella stragrande maggioranza dei casi, a parete e sono presenti meccanismi di erogazione che dosano con precisione il detergente. Per attività ricettive, quali gli hotel, esistono poi i dispenser di sapone da doccia. Questi accessori “di cortesia” installati a parete permettono al cliente di avere sempre a disposizione il sapone in tutta comodità; le loro dimensioni sono in genere abbastanza compatte e sono dotati di meccanismi di erogazione facili da azionare anche con le mani bagnate o insaponate. Questi dosatori di sapone sono ideali anche per aziende e attività produttive che mettono le docce a disposizione dei loro dipendenti. Infine, un ruolo di primo piano hanno pure i dispenser di sapone per le cucine compatibili coi requisiti HACCP. Bar, mense, pizzerie, ristoranti e attività similari che si occupano della preparazione e somministrazione di cibi sono tenuti a osservare rigide prescrizioni a livello igienico, quali le norme HACCP, appunto per evitare qualsiasi possibilità di contaminazione batterica. Questi dispenser possono risultare compatibili con ricariche a sacca, che mantengono il detergente residuo sempre separato dall’esterno, oppure essere dotati di un meccanismo di azionamento tramite leva a gomito che bypassa il tocco diretto delle mani con l’accessorio. Grazie all’elevata igiene che assicura, questa tipologia di erogazione è ampiamente utilizzata anche nelle strutture sanitarie nosocomiali di cura e ricovero.

ASCIUGARE LE MANI IN MODO PROFESSIONALE

Come ben sappiamo, i batteri proliferano più velocemente attraverso le mani bagnate, che diventano rapidamente la fonte primaria per la trasmissione di germi negli ambienti di lavoro. Il lavaggio con prodotti di qualità e un’asciugatura efficace delle mani assumono – dunque – un carattere prioritario nella prevenzione da contaminazione, proprio perché migliorano notevolmente gli standard igienici. La soluzione professionale per asciugare le mani è rappresentata dai dispenser o distributori di carta, particolarmente  adatti all’impiego presso locali pubblici e non solo. La vasta gamma proposta oggi dalle aziende produttrici al mercato comprende  dispenser asciugamani elettrici o automatici per rotoli di carta,  o asciugamani piegati e fogli interfogliati a C, V o Z.  I dispenser di carta per le mani sono adatti a qualsiasi bagno, sia pubblico che privato, in collettività come in camere di albergo. Questi utilissimi accessori a parete, ben si prestano a rendere più eleganti e affidabili i servizi igienici. In particolare, il dispenser di salviette in carta asciugamani minimizza il rischio di contaminazione e assicura la massima economicità nel consumo di carta, poiché il dispositivo interno impedisce il prelievo di più salviette per volta. 

ASCIUGAMANI AD ARIA: UN TREND IN COSTANTE ASCESA

Una sottolineatura a parte meritano gli asciugamani ad aria, oggi sempre più richiesti sia nei bagni pubblici che in quelli di musei, aeroporti, autogrill, grande distribuzione ed Horeca.  L’asciugamani elettrico è dotato di una ventola che soffia l’aria verso il resistore in modo da produrre aria calda. Gli asciugamani del tipo a lama d’aria invece non hanno resistore: l’aria viene soffiata fuori da una turbina senza essere riscaldata. I modelli più moderni sono muniti di una fotocellula che avverte la presenza delle mani e attiva il dispositivo, erogando l’aria calda per un numero di secondi che variano in base all’apparecchio. Gli asciugamani elettrici costituiscono la principale alternativa ai classici dispenser di carta per permettere agli utilizzatori dei bagni pubblici di asciugare le mani. Le opinioni circa il livello di igiene dei due prodotti sono ancora divergenti anche se una gran parte di asciugamani elettrici consentano di evitare il contatto con il dispositivo, ma non mancano critiche e riserve, da parte di alcuni esperti, in merito alla diffusione di germi e microbi causati dall’erogazione dell’aria. Altri, viceversa, li considerano particolarmente efficaci proprio per fermare la diffusione di germi e batteri con il getto d’aria, non solo di aria calda, ma anche  fredda. Fondamentale, nell’affermazione di questo tipo di asciugamani, il servizio di manutenzione fornito dalle aziende venditrici per assicurare il corretto funzionamento del prodotto nel tempo.

Il mercato: la “voce dei protagonisti” d’un segmento produttivo in crescita

A fronte di un aggregato composito e variegato di aziende, impegnate a realizzare dispenser sapone e carta ed asciugamani ad aria, il dato che balza subito agli occhi, analizzando il mercato, è il trend in crescita, un fattore intimamente legato al core business di questi prodotti sui quali, come dicevamo in apertura, si concentrano giustamente tante attenzioni e richieste di igiene e sicurezza connesse alla repentina diffusione dell’epidemia da Coronavirus. Un’emergenza giunta come una sorta di bomba e spada di Damocle sulle industrie produttrici, per alcune delle quali sono in corso processi di riorganizzazione e passaggio di proprietà, dopo un 2019 indubbiamente positivo. Anche queste aziende, come le altre del comparto cleaning e tutto il tessuto produttivo italiano, si sono trovate di fronte alla drammatica necessità di continuare a lavorare  in condizioni di estremo disagio, facendo i salti mortali per non tradire la propria mission e i clienti. Non è stato facile realizzare questa inchiesta per ascoltare le voci dei protagonisti, anche a fronte di aziende chiuse o funzionanti solo in parte, ma ci siamo riusciti – con fatica – offrendo  ai nostri interlocutori la possibilità di dimostrare, ancora una volta, la forza e la capacità di reagire alle avversità che contraddistinguono il mondo industriale italiano e l’intero  nostro Paese. La prima domanda parte inevitabilmente da un confronto tra il recente passato e il presente: chiediamo infatti agli intervistati di tracciare un bilancio dell’andamento del mercato nel 2019, confrontandolo con l’attualità determinata – a partire specialmente  dal mese di febbraio – a seguito del progressivo aggravarsi dell’epidemia da Coronavirus. “Lo scorso anno”, esordisce Piera Protasoni, direttore commerciale di Borman, azienda milanese che realizza saponi, articoli di carta, apparecchi distributori e asciugamani elettrici, “si è chiuso, per quanto riguarda le apparecchiature destinate a lavare le mani, con una richiesta quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente. Nel 2020, dopo lo scoppio del Covid 19, l’incremento di vendita dei dispenser per la distribuzione del sapone, impiegati anche per la distribuzione di gel, è cresciuta ancora: da gennaio a marzo la percentuale d’incremento è stata del +100% rispetto a tutto il 2019”. Le fa eco Magda Lucchesini, responsabile commerciale per l’area Italia di Industrie Celtex, azienda con sede a Montecarlo di Lucca al vertice della produzione in ambito tissue, tessuto non tessuto e sistemi di dispensazione per il mercato professionale. “Il 2019”, afferma, “si è chiuso con dati decisamente positivi: abbiamo infatti registrato un’importante crescita del fatturato generale sia nel settore professionale che nell’arredo tavola. Dati che raccontano del buon andamento di Industrie Celtex sia in Italia che all’estero, con particolare attenzione all’area geografica est europea e baltica”. “In sostanza – prosegue – il settore della pulizia professionale continua ad essere fondamentale per le strategie d’impresa. Esso, oltre a consentirci una solida e costante crescita nel tempo, ci permette di diffondere quella che il nostro presidente Andrea Bernacchi definisce la civiltà del pulito, basata sui principi di igiene e pulizia, letti secondo la Blue Economy”. Un trend positivo rafforzato anche nel primo trimestre del 2020, caratterizzato dal diffondersi  del Coronavirus  nel nostro Paese: “la crescita di Industrie Celtex”, precisa Lucchesini, “già evidente prima della pandemia, si è ulteriormente confermata nel corso dei primi mesi dell’anno in corso, in particolar modo con gli asciugamani monouso”. Pasquale Fierro, Ceo di Hygenia, azienda che propone una vasta gamma di dispenser eleganti e funzionali, pensata per accontentare le diverse necessità dei clienti, spiega:  “I dispenser,  sia prima che dopo l’emergenza Covid,  sono sempre stati l’asset principale della nostra azienda. La linea Surf – in duplice versione, manuale ed elettronica – è una linea completa che comprende: il dispenser mani, sapone e carta igienica, ma anche il Safe Hands, il dispenser igienizzante per le mani, e il Safe WC.  Il range completo, l’alta qualità dei materiali, la semplicità di utilizzo e l’alta peculiarità del design, ha fatto sì che i volumi di vendita dell’intera linea siano sempre in positivo, anche per quanto riguarda l’export”. Riccardo Trionfera, direttore commerciale di TORK professional, marchio globale di Essity, azienda che offre prodotti per l’igiene, salute e cura della persona, afferma: “Il 2019 è stato un altro anno molto positivo per il posizionamento di nuovi dispenser nel mercato. Le crescite maggiori le abbiamo registrate nei dispenser sapone e carta igienica; mentre asciugamani a rotolo e piegati continuano ad avere una richiesta costante. Per il prossimo futuro ipotizziamo che la forte presenza di asciugamani ad aria in luoghi ad alta affluenza (aeroporti, centri commerciali, ecc.) possa essere riconsiderata in funzione dell’epidemia Covid-19 e riconvertita, in base alla necessità di ridurre il rischio di diffusione di germi e batteri, verso l’uso di salviette monouso per asciugare le mani, esplicitamente raccomandate anche dall’OMS”. Davide Romano, AD di Vama Elettrotermo Meccanica, azienda milanese al vertice del settore, spiega: “Il mercato degli asciugamani elettrici del 2019 è risultato in crescita, in particolare per il segmento di prodotti made in Italy e con le dotazioni igieniche più innovative. La tendenza prima del coronavirus era comunque positiva su tutte le fasce di prodotto per il mercato interno, dai modelli entry-level a quelli top di gamma. Per l’export  il segmento made in Italy è quello trainante. Il mercato dei dispenser è risultato stabile, per noi rappresenta comunque un completamento di gamma”.

 

Il mercato chiede  prodotti specifici per l’igienizzazione degli ambienti e delle mani

Proviamo insieme ad analizzare le principali richieste che provengono dal mercato: cosa sta cambiando, anche per effetto del Covid-19? ”In tutti i settori”, riprende Protasoni, “vi è una richiesta sempre più forte e marcata di prodotti specifici per la pulizia, l’igienizzazione e la disinfezione degli ambienti e delle mani. Borman è stata in grado di offrire tempestivamente una serie completa di detergenti a base alcolica o a base di cloro e dei presidi medici registrati che assicurano una profonda pulizia e disinfezione degli ambienti.  Anche la pulizia e la disinfezione delle mani non è stata da meno. Borman ha convertito un impianto per produrre gel lavamani a base alcolica. In alternativa al gel ha formulato un prodotto a base di cloro per la igienizzazione della pelle, che è in attesa di registrazione presso il Ministero della Salute. Tra le principali richieste ci sono i prodotti che contribuiscono ad aumentare la percezione di igiene. Infine, è aumentata notevolmente la vendita di sapone disinfettante”. “Lavarsi correttamente le mani e asciugarle accuratamente con un asciugamano in carta monouso è la chiave per prevenire contaminazioni crociate – prosegue Lucchesini – che specialmente nell’area bagno possono svilupparsi con maggiore facilità”. Un’attenzione che si estende anche ad aree ad uso lavorativo, quali scrivanie, pc e smartphone, dove la sanificazione è altrettanto importante, poiché tali superfici possono diventare veicolo di batteri e virus. Esigenze alle quali Industrie Celtex fa fronte anche attraverso specifici panni monouso in TNT per contenere il rischio di proliferazione”. “Il nostro punto di forza”, prosegue Fierro,  “è senza dubbio quello di assistere la clientela in ogni fase, fornendo sempre la soluzione migliore per risolvere con tempestività e precisione le loro esigenze. Quello che più ci contraddistingue e che ha incontrato il parere favorevole dei clienti è l’utilizzo combinato di tecnologia a supporto dei nostri dispenser. Con il nostro laboratorio di  ricerca e sviluppo – HygeniaLab – abbiamo sviluppato programmi in grado di monitorare il consumo di carta e sapone in tempo reale; piattaforme in grado monitorare gli accessi ai dispenser e il loro utilizzo, nonché il conseguente risparmio. Caratteristiche plus dei nostri prodotti che hanno permesso alle aziende nostre clienti e ai loro Facility Manager di lavorare con più efficacia, risparmiando costi e tempo”.La pandemia di Coronavirus”, afferma Trionfera,  “sta spingendo la popolazione a prestare maggiore attenzione all’igiene delle mani. Tutti gli studi al riguardo dimostrano che lavare le mani con un buon sapone e asciugarle con salviette monouso riduce sensibilmente la presenza di germi e batteri. La pandemia ha portato una fortissima richiesta di igienizzanti mani per la quale il mercato non era assolutamente pronto”.La principale richiesta”, interviene Romano, “è legata a prodotti innovativi dal punto dell’igiene ma sempre con un rapporto qualità/prezzo molto competitivo. I nostri prodotti sono in grado di garantire un’igiene assoluta durante l’asciugatura unitamente al risparmio sui costi di gestione tradizionalmente garantito dagli asciugamani elettrici.

La gamma si è ampliata con prodotti igienizzanti e disinfettanti

Un aspetto ancora più importante, specialmente alla luce del momento delicato che sta vivendo il sistema economico italiano, è lo sviluppo di prodotti altamente competitivi, capaci di diventare veri e propri punti di forza sul mercato. La pandemia da Coronavirus ha indubbiamente comportato problematiche a livello produttivo, ma anche opportunità di sviluppo. “Tra i nostri punti di forza”, afferma Protasoni, “vi è senz’altro la capacità di disporre di una gamma completa per soddisfare tutte le richieste. Il che significa non solo prodotti chimici, ma anche attrezzature per distribuire e dosare; materiali monouso per la protezione individuale quali guanti e mascherine. Ovviamente, per realizzare tutto ciò abbiamo dovuto convertire velocemente degli impianti, riuscendo peraltro – con un grande sforzo – a far fronte a tutte le richieste che ci sono pervenute In ogni caso, crediamo di aver migliorato la nostra competitività, cogliendo nuove opportunità come quella di poter vendere, oltre al sapone, anche dei prodotti igienizzanti e disinfettanti, ampliando così notevolmente la nostra offerta”. “È indubbio che l’emergenza provocata dal Covid-19 abbia causato una frattura tra un prima e un dopo, incrementando l’attenzione al fattore igienico. “Una situazione – spiega Lucchesini – che ha generato un deciso incremento di carta ad uso igienico sanitario, alla quale Industrie Celtex ha reagito orientando le consegne per garantire l’approvvigionamento necessario. Ma prima o poi riapriranno anche tutti gli altri settori e tenteremo di tornare alla normalità, ben consapevoli di quanto sia fondamentale l’igiene”. “Non è un caso – riprende Fierro – che in questi giorni si riscopra non solo un valore semplice, basilare, essenziale come il lavaggio delle mani, ma anche l’importanza di una filiera, quella legata al cleaning, di fondamentale importanza per il Paese nella gestione di una pandemia di dimensioni globali. Il problema che abbiamo avuto, ma già prima del boom dei contagi in Lombardia, è stato l’adeguamento e il reperimento dei materiali di protezione individuali e disinfettante. Abbiamo cercato di soddisfare tutte le richieste dei nostri clienti, a cui se ne è aggiunto un numero considerevole di nuovi. I disinfettanti mani con i relativi erogatori sono stati la parte preponderante del business”. “I nostri dispenser – spiega Trionfera – oltre ad avere un design elegante, materiali di elevata qualità e resistenza, sono studiati per offrire erogazione controllata e ridurre i consumi e gli sprechi”. “La nostra clientela – precisa Romano – chiede sempre velocità e flessibilità di servizio, aspetti sui quali abbiamo investito molto in risorse interne negli ultimi anni”.

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One Comment

  1. Lo stato italiano è il primo a non rispettare le norme igieniche.infatti io da invalido sono andato nel bagno invalidi nei localidella commissione tributaria.nel bagno solo tre rotoli di carta igienica ,ma vuoti,senza sapone e carta per pulirsi il di dietro.è una vergogna.in ogni caso ho girato un filmino ed inviato a sua eccellenza il ministro sanità. Figuriamoci se gli italiani rispondono.saluti

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