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#andràtuttobene (se sai come farlo)

Le aziende sono fatte di persone e, ora più che mai, bisogna ripartire da loro. Accrescere la qualità delle relazioni, infatti, significa far crescere il business

di Fabrizio Pirovano e Marco Monti

Il lockdown ci ha colti di sorpresa come una tempesta improvvisa, invisible e tanto potente da lasciarci senza fiato, senza un margine di preparazione. Lo spirito, molto rischioso, che serpeggia è: “Aspettiamo che passi”. Se siete tra coloro che stanno aspettando che passi allora avete un problema: non passerà perché non sappiamo “cosa” debba passare. In realtà sta accadendo qualcosa di straordinario che ci sta offrendo una grande opportunità, ovvero fare la vera differenza.

Da sempre, nei corsi di formazione motivazionali si sente dire “fai la differenza”. Ebbene, fare la differenza, adesso, è mandatorio: non si può aspettare che passi qualcosa di cui non abbiamo esperienza. È bene agire e in fretta.

Non c’è tempo…

La pandemia esiste nei film americani, quelli con tante grida, con i medici buoni che rischiano la vita per ciò in cui credono e i cattivi di turno che pensano cinicamente ai soldi, immolando gli infetti a ogni costo sull’altare del business. Bene, sappiate che – volenti o nolenti – siete parte di questo film. Non potete aspettare che passi. Piuttosto evolve e dipende da voi essere attori o registi.

Come dicevano i greci: “panta rei, tutto scorre”; tutto si trasforma e diventa un nuovo nuovo. E voi? Che state facendo? Quando siete davanti a qualcosa di nuovo non siete curiosi di capire come affrontarlo? Siamo certi di sì.

Siamo ormai nella Fase 2, un momento che dovrebbe arrivare dopo una Fase 1 in cui qualcuno ha investito il tempo in smart working, per studiare, seguire webinar tecnici o commerciali, ripensare al proprio lavoro per migliorarlo, rivedere alcune pratiche per averle nella lista delle cose “già fatte” nella Fase 2 etc. 

Anche voi avete agito così? Vi siete preoccupati, per esempio, di tenere vivo il vostro marchio e il vostro lavoro nella mente dei vostri clienti? Starete pensando che vi stiamo facendo un po’ di pressione, vero?

Lo facciamo perché siamo sicuri che il momento è decisivo e non c’è tempo.

Non sarà più come prima

Si sta ritornando (gradualmente) alle proprie attività. C’è chi si aspettava di trovare potenziali acquirenti in fila – a un metro e mezzo di distanza gli uni dagli altri, con il volto coperto da una mascherina e con la pazienza che hanno imparato fuori dai discount alimentari – pronti per essere ricevuti. È accaduto davvero? Magari sì. Lo speriamo vivamente. Ma se così non fosse? Avete un piano per correre velocemente ai ripari?

#andràtuttobene (se sai come farlo) è il titolo di questo contributo che non vorremmo mai fosse letto come una condanna, ma come un avviso ai naviganti che dopo non sarà sicuramente più come prima e non ce ne sarà per tutti. Ce ne sarà meno e per pochi; solo per quei pochi – tra i quali speriamo ci sarete anche voi – che si troveranno davanti una grande opportunità.

Chi in questi due mesi si è preparato per fare la differenza avrà clienti in cerca di un nuovo fornitore, avrà fornitori in cerca di nuovi clienti “capaci e solidi” con i quali riprendere il viaggio di una lenta, costante e graduale crescita.

Che ci sarà, come c’è sempre stata.

Tre azioni concrete

Anche noi, in questi mesi, invece di trainer e coach, abbiamo lavorato incessantemente (a distanza, ovviamente) per raccontare ai nostri clienti come affrontare la situazione al meglio, come comunicare (anche digitalmente) ai propri dipendenti lo stato delle cose mantenendo alta la motivazione di ognuno, rispettando le paure e apprezzando gli sforzi per “essere presenti”.

Molto probabilmente, vi trovate a lavorare con le distanza di sicurezza e le mascherine: siete pronti? I vostri colleghi e collaboratori sono pronti? Avete previsto una nuova modalità di relazione? Se avete lavorato bene fino a ora state tranquilli perché il business che avete costruito in questi anni non è stato spazzato via. Ciò che il Covid-19 ha spazzato via è l’ignavia, la lentezza, l’indifferenza a favore di chi, invece, ha letto in questa situazione senza precedenti un segnale fortissimo di cambiamento e di azione. Ecco che, in ogni caso, siete ancora in tempo per fare qualcosa di straordinario in un momento straordinario.

Possiamo suggerirvi 3 quick win (azioni concrete e di rapido successo):

  • Videochiamate tutti i vostri contatti – anche quelli che non avete contattato da un po’ (soprattutto quelli) – per fare sentire la vostra presenza, chiedendo loro come stanno, cosa stanno facendo e offrendo la vostra disponibilità a preparare le cose fin da subito per essere in anticipo quando sarete più liberi di agire;
  • Usate un linguaggio positivo di prospettiva e di opportunità. Niente parole sui vostri problemi, sulle vostre difficoltà, sul rafforzamento degli alibi per giustificare l’immobilismo. Niente immobilismo, ma azione! Ai vostri clienti, collaboratori, dipendenti, fornitori NON interessa sapere cosa NON riuscite a fare, bensì quello che riuscite a fare. Non piangetevi addosso: non serve. Non sarete commiserati, allontana la speranza e vi mette nella schiera degli attendisti e non va bene;
  • Siate presenti. Sui social, con direct mailing, con siti e-commerce. L’Italia sta facendo un passo tecnologico in avanti di 5 anni in 2 mesi: cogliete l’attimo e siate pronti. Fate dei brevi video di presentazione di un prodotto che vi possa differenziare e far percepire come esperti. Rendetevi memorabili per essere il primo riferimento a cui i vostri contatti penseranno.

Comunicazione costante, marketing di prodotto e di brand, ottimizzazione dei processi lavorativi, crescita della competenza tecnologica, miglioramento dell’organizzazione per processi e per obiettivi (non più “a vista”), motivazione dei collaboratori, coaching e comunicazione ai massimi livelli.

Ripartire dalle persone

Sviluppate l’intelligenza relazionale, che vede la capacità di cogliere il meglio degli altri e metterlo a fattor comune per una relazione empatica d’eccellenza, per un consenso straordinario che dura nel tempo. Le aziende sono fatte di persone e – più che mai in questo momento – è richiesto all’uomo di tornare all’uomo, alle sue emozioni, ai suoi sentimenti veri e onesti per ricostruire un viaggio con persone di cui fidarsi. Siete persone, prima che numeri. Accrescere la qualità delle relazioni significa far crescere il business.

Ora più che mai bisogna partire dalle persone: sono loro il vostro “mercato”. Rafforzate nella loro memoria il vostro essere persone straordinarie che lasciano un segno straordinario in un momento straordinario. Quanto tempo avete dedicato a sviluppare questa intelligenza? È la più importante per fare business, per avere clienti e collaboratori disponibili e proattivi per fare la differenza. Forse c’è ancora un po’ di tempo per rimediare. Poco, ma c’è.

Potete strutturare al meglio il tempo che vi rimane per approfondire questi concetti. Diventate esperti, insieme ai vostri colleghi e collaboratori con cui condividere questi pensieri prima che sia troppo tardi, di qualcosa di unico che vi renda notabili per i prossimi mesi. Siate registi del film che volete vedere!

In bocca al lupo.

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