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Operazioni di igiene urbana: cosa sono e come eseguirle in sicurezza

Queste attività svolgono un ruolo di pubblico interesse, ed è necessario che si svolgano senza pericolo per la salute dell'uomo e dell’ambiente, seguendo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza

Le principali attività di igiene urbana possono essere  suddivise in tre processi: raccolte differenziate, raccolta rifiuti indifferenziati, e pulizia delle aree urbane, come ad esempio lo spazzamento. Le attività di raccolta e spazzamento possono essere effettuate sia manualmente che tramite mezzi meccanici. 

La raccolta dei rifiuti consiste nello svuotamento di contenitori di diverse dimensioni, come cassonetti, trespoli, bidoni. Tempistica e frequenza di questa attività variano a seconda delle esigenze, del traffico veicolare e del livello di urbanizzazione, e gli operatori incaricati possono svolgere raccolta manuale e/o meccanizzata. Gli addetti possono anche effettuare l’assistenza a terra al servizio di raccolta meccanizzata a caricamento laterale. L’operatore assicura, in ogni caso, la completa pulizia dei luoghi, raccogliendo anche i rifiuti rinvenuti a terra e riponendoli all’interno dei contenitori per la raccolta meccanizzata o, nel caso questo non sia possibile, nel mezzo di raccolta. Le operazioni sono completate dalla movimentazione e dal riposizionamento dei contenitori. 

Dove non è consentito o non è previsto il posizionamento dei cassonetti, le raccolte differenziata e indifferenziata possono essere effettuate anche tramite veicoli di piccole e medie dimensioni. Questi consentono la raccolta “porta a porta” dei rifiuti depositati dagli utenti lungo le strade dei centri storici o negli spazi condominiali privati, qualora predisposti.

Per raccolta manuale dei rifiuti si intende la raccolta di rifiuti urbani da strada o da proprietà private a mezzo di trespoli o bidoncini, la raccolta di rifiuti urbani ingombranti, e l’assistenza a terra alla raccolta meccanizzata monoperatore. Per raccolta meccanizzata si intende invece quella svolta a mezzo di veicoli compattatori a caricamento posteriore o laterale di diverse dimensioni. Lo spazzamento manuale e meccanizzato delle aree pubbliche si effettua invece con veicoli differenti a seconda del tipo di attività, e del luogo dove essa si svolge, e prevede inoltre l’uso di attrezzature per la pulizia manuale di aree verdi e strade.

La pulizia delle superfici urbane avviene con attrezzature meccaniche quali l’idropulitrice carrellata, usata per l’igienizzazione e l’eliminazione delle incrostazioni e dei residui di sporco dalle superfici pavimentali e murali; come ausilio all’attività di spazzamento meccanizzato si utilizzano le soffianti, mentre vengono impiegati i decespugliatori per il diserbo.

Dopo aver chiarito la natura di queste attività e le differenze che le caratterizzano, esaminiamo la metodologia di valutazione del rischio, utile a individuare le fonti di pericolo per l’operatore all’interno del ciclo di lavorazione. L’ambiente di lavoro su strada è molto particolare, composto da un insieme di fattori come strutture, veicoli e persone capaci di interferire con le attività dell’operatore, che è quindi esposto ad una pluralità di rischi, tra essi potenzialmente sinergici, anche per via del fatto che non esiste una postazione di lavoro ben localizzata. La complessità dell’ambiente di lavoro è amplificata dal fatto che la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento delle strade sono attività svolte sia manualmente sia con supporto di mezzi con grande capacità di carico in cui sono conferiti i rifiuti. Questi veicoli sono considerati mezzi di trasporto e, per inquadrare correttamente l’attività e di conseguenza i rischi per i lavoratori, va considerato che tali mezzi, oltre a trasportare persone e materiali, sono attrezzature di lavoro. Infatti l’attività lavorativa non è svolta solo alla guida del veicolo ma anche interfacciandosi con le attrezzature, come i sistemi di sollevamento, il compattatore, il sistema meccanizzato di spazzamento, dei quali il mezzo di trasporto è equipaggiato. L’ambiente di lavoro è quindi, in questo ambito, costituito da un luogo di proprietà di terzi (Comuni, condomini) dove operano attrezzature di lavoro interagenti con i lavoratori su strada e, potenzialmente, con gli utenti, ossia i cittadini. Essendo l’attività effettuata in strada, l’ambiente di lavoro è quindi notevolmente diversificato e può cambiare, anche nell’arco della stessa giornata, nelle sue caratteristiche principali, nonostante gli operatori svolgano le stesse mansioni. 

Rischi per la sicurezza

Sia le attività manuali che quelle meccanizzate sono svolte in aree che non rispondono al significato di luogo di lavoro così come è comunemente inteso, o come è definito dalla legislazione. Gli infortuni più frequenti in un ambiente outdoor come quello di cui stiamo trattando sono incidenti stradali, collisioni tra mezzi e investimenti di persone, cadute, tagli, abrasioni dovuti a contatto con oggetti taglienti, caduta dall’alto di contenitori dei rifiuti. Le collisioni tra mezzi accadono quando il mezzo è in movimento e non sono state predisposte e/o applicate procedure per l’esecuzione di manovre per le quali occorre l’ausilio di operatori a terra, o gli strumenti in dotazione dei mezzi (illuminazione e impianto frenante) non sono adatti o sufficientemente manutenuti. Ulteriori fattori di rischio sono rappresentati da comportamenti errati di autisti e utenti, lacune formative, mancato uso di dispositivi

di protezione. Causati da fattori analoghi sono gli investimenti, provocati dal mezzo di raccolta oppure dal traffico veicolare. Nel caso dei lavoratori che operano a supporto della raccolta a caricamento posteriore, il rischio di investimenti è in gran parte legato al rischio di cadute dai mezzi: mantenere l’equilibrio dipende dal comportamento degli operatori, ma anche da dispositivi come maniglie e impugnature presenti sul veicolo. Sono frequenti scivolamenti e inciampi nella salita e discesa dai mezzi o durante la movimentazione e lo svuotamento dei contenitori; in questo caso, i fattori di rischio sono legati alle condizioni delle superfici stradali per grado di pulizia e manutenzione, alla presenza di ghiaccio o neve, o al livello di illuminazione. Le cadute di oggetti dall’alto possono avvenire durante il caricamento posteriore dei cassonetti, se il compattatore o il cassone sono troppo pieni, chiusi male oppure malfunzionanti, durante lo svuotamento di contenitori; il contatto accidentale con oggetti taglienti può verificarsi durante la manipolazione di rifiuti per la presenza di frammenti di vetro o metallo. Oltre al trauma, il contatto con oggetti taglienti può causare infezioni e malattie dovute alla potenziale contaminazione degli stessi con agenti biologici. La quantità di materiale nel contenitore, i conferimenti errati e il non corretto uso di DPI aumenta la probabilità del rischio. Esistono anche tipologie di infortunio connesse con il rischio meccanico da uso delle attrezzature, delle macchine e dei dispositivi: essi sono ad esempio l’impigliamento e lo schiacciamento, soprattutto durante il sollevamento meccanico dei contenitori e lo scarico. Questi infortuni possono essere dovuti al cattivo orientamento di specchi e telecamere, dall’errato sganciamento e carico di cassonetti, dall’utilizzo di abbigliamento e di accessori non idonei o dall’azionamento accidentale dei comandi. La mancanza di personale adeguatamente formato e addestrato e non debitamente informato sui percorsi dei mezzi e le caratteristiche degli stessi, e lacune come la scarsa manutenzione del parco macchine, conducono, in tutte le attività non manuali, ad un cattivo funzionamento e ad impieghi errati delle attrezzature e delle macchine operatrici.

Prevenzione dei rischi

Per impedire il verificarsi di eventi dannosi, un passaggio obbligato è la conoscenza dei luoghi di lavoro, delle operazioni svolte e dei pericoli insiti in macchine, impianti e attrezzature. Una corretta scelta degli strumenti e la progettazione del lavoro, oltre all’adozione di Dispositivi di Protezione Individuale ben mantenuti e controllati, può contribuire alla protezione del singolo lavoratore da patologie e infortuni. 

Programmi di manutenzione e monitoraggio periodici di macchine e attrezzature, e l’aggiornamento tecnologico di mezzi e macchinari, svolgono un ruolo importante in ambito preventivo, facilitando certe operazioni manuali o sostituendo l’operatore nello svolgimento delle stesse. Un esempio possono essere sistemi di caricamento automatico e sistemi informatici capaci di segnalare in tempo reale malfunzionamenti e condizioni avverse delle strade. L’azienda dovrebbe stabilire, applicare e mantenere aggiornate le  procedure e le istruzioni di lavoro, da condividere con i lavoratori, che contemplino anche modalità di esecuzione delle operazioni in sicurezza. Queste procedure dovrebbero essere oggetto di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori, e devono coprire tutte le fasi dell’attività lavorativa. È fondamentale che ruoli, responsabilità e mansioni siano ben definiti, e che l’operatore sia a conoscenza delle norme riguardo la gestione di emergenze e di incidenti a rischio biologico/chimico, le modalità di utilizzo degli automezzi e la gestione di rifiuti tossici e pericolosi. 

Infine, affinché un servizio di raccolta sia un effettivo sistema integrato di rimozione dei rifiuti, è necessario che le aziende rispettino determinati requisiti operativi che influiscono non poco sull’economia di gestione e sulla garanzia di tutela del lavoratore. Questi requisiti operativi dovrebbero essere dettati dalle Istituzioni, in modo da definire i parametri di progettazione di un sistema integrato di raccolta e gli standard di qualità, tecnici e di servizio utilizzabili da parte della Pubblica Amministrazione, per l’affidamento del servizio. L’adozione di standard di riferimento a livello nazionale dovrebbe, ad esempio, definire linee guida per le aziende per la progettazione dei servizi, e definire requisiti per l’iscrizione ad associazioni di categoria e Consorzi.

Quando si ha a che fare con un ambiente lavorativo complesso come quello che caratterizza l’igiene urbana, è quindi necessaria una approfondita valutazione dei rischi lavorativi, fondamentale per predisporre adeguate misure di prevenzione e protezione, volte a migliorare le condizioni di lavoro evitando il più possibile il verificarsi di infortuni e incidenti ai danni degli operatori.

 

Fonte: Inail, La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana

 

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