Carrelli e accessori, una nicchia di mercato destinata a crescere
La pandemia e la recente entrata in vigore dei nuovi Criteri Ambientali Minimi delle pulizie civili e ospedaliere in ambito pubblico hanno dato vita a una nuova stagione del cleaning professionale in cui il comparto dei Carrelli, seppure di nicchia, può giocare un ruolo da protagonista
di Fabio Chiavieri
Avevamo lasciato i costruttori di carrelli professionali per le pulizie e accessori alle prese con gli ultimi mesi del 2020 che, a dire la verità, dopo una partenza buona e l’improvviso stop causato dal Covid-19, non è andato poi così male, attestandosi sostanzialmente sui livelli del 2019 che, invece, si era distinto per una crescita a doppia cifra. Va comunque letta come una battuta di arresto, per un settore che, seppure di nicchia, ha seguito un trend di crescita costante a partire dal 2016. D’altronde, lo scoppio della pandemia ha messo in ginocchio i clienti dell’Ho.Re.Ca., uno dei comparti di sbocco principale, un colpo pesante parzialmente assorbito grazie alla maggiore richiesta di pulizia e igiene degli ambienti ospedalieri e del Facility.
“Di sicuro – spiega Simone Coccato, Sector Leader BSC & TASKI di Diversey – la pandemia ha profondamente segnato l’andamento del mercato del comparto cleaning tools, in particolare il prevedibile stop delle vendite nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione ha compromesso il buon trend maturato nel 2019. Vanno segnalate le ottime performance trainate dai settori del facility e dal comparto sanitario che grazie alla maggiore attenzione a pulizia e sanificazione, in ambito pubblico e privato, hanno limitato i danni del 2020. Il primo semestre 2021 è partito molto timidamente, segnali di ripresa in giugno e luglio fanno ben sperare: in questo senso hanno aiutato molto gli sblocchi di alcune gare pubbliche. La ripartenza ha visto predominare la storica vocazione turistica dell’Italia e con essa i settori legati all’ospitalità e alla ristorazione, i protagonisti indiscussi della ripresa insieme al comparto delle imprese di servizi che in questi settori ormai sono diventate uno strategico partner quotidiano.”
Andrea Loro Piana contitolare di Falpi insieme al fratello Aldo e alla sorella Alessandra. “Nel 2020 abbiamo avuto un forte calo su tutto quello che era il venduto nel settore Ho.Re.Ca. mentre ha retto il settore ospedaliero nonostante non siano partiti i grandi appalti. Tra luglio e settembre, in previsione della riapertura delle scuole c’è stata un’impennata delle richieste che però si è esaurita con la fine dell’anno. Nonostante ciò, tengo a sottolineare che, per Falpi, il 2020 è stato un anno record grazie soprattutto all’introduzione di prodotti nuovi. Con lo sblocco di molti appalti nel settore Sanità, il 2021 è partito decisamente bene e siamo fiduciosi sul fatto che chiuderemo l’anno in corso con una crescita a doppia cifra.”
Decisamente positivo il 2020 per IP Cleaning, come dicono Adriano Mariano, Direttore commerciale estero e Nicola Orlandi, Direttore commerciale Italia. “Il 2020 è stato senz’altro un anno positivo per quanto riguarda il business dei carrelli cresciuti a doppia cifra grazie alle richieste che provenivano dal comparto istruzione/scuola. Il 2021 si sta allineando faticosamente sui numeri del 2019, dal momento che le gare d’appalto, fondamentali nel 2020, hanno subito proroghe o addirittura annullamenti. Tuttavia, riteniamo di poter contare su un 2022 in crescita e più stabile, ovviamente pandemia permettendo.
Denis Scapin, Responsabile Vendite Italia di TTS Cleaning, divide il 2020 in due parti: “Nella prima metà dell’anno la domanda si è concentrata principalmente sui prodotti anti-Covid come le piantane, i panni usa e getta e i contenitori per il conferimento dei DPI, a discapito dei carrelli. La seconda metà, invece, ha visto protagonista la scuola: gli istituiti scolastici hanno infatti beneficiato dei finanziamenti previsti nel Decreto Rilancio (DL 19/05/20) per la messa in sicurezza degli ambienti, determinando un aumento della domanda di carrelli.
Un mercato diverso con nuove opportunità di business
Si dice che dopo questa pandemia nulla sarà più come prima. Di certo il mercato che le aziende del comparto Carrelli e accessori si trovano ad affrontare è mutato profondamente. Non solo l’attenzione verso il tema dell’igiene e della pulizia degli ambienti, ma anche l’esigenza di avere superfici più pulite e disinfettate richiedono attrezzature che agevolino l’operatore nel suo lavoro: semplicità di utilizzo, sicurezza ed ergonomia divengono anch’essi elementi fondamentali. La richiesta, dunque, di avere mezzi e prodotti affidabili per una pulizia professionale, non può che fare bene a tutto il comparto del Cleaning ivi inclusi i carrelli per le pulizie.
“Due elementi – a vedere di Simone Coccato – hanno caratterizzato e guidato la nuova domanda del mercato del cleaning professionale. In primis, la pandemia, che ha elevato l’attenzione e l’educazione collettiva alla pulizia profonda di mani e superfici. L’altro importante nuovo pilastro è stato la recente entrata in vigore dei nuovi Criteri Ambientali Minimi delle pulizie civili e ospedaliere in ambito pubblico. Tutto questo ha dato vita a una nuova stagione del cleaning, operatori e clienti sono diventati molto più esigenti, informati e preparati, rispetto al passato.”
Andrea Loro Piana pone l’accento su due criticità che sta attraversando il settore: “la carenza di materie prime e il loro conseguente aumento dei prezzi. Per fare degli esempi, i tubolari metallici sono aumentati dal 60 al 100%; alcune materie plastiche particolarmente nobili hanno visto il loro prezzo triplicare. Questa problematica andrà a impattare sulla marginalità di guadagno delle imprese produttrici ma anche dei distributori, perché gli aumenti di prezzo delle materie prime non possono essere messi totalmente a carico dei clienti finali.”
Molto simile il punto di vista di Kristian Trevisan secondo il quale “…l’attenzione maggiore nei confronti della pulizia e della sanificazione ha comportato un naturale aumento della richiesta di carrelli adeguati. Per garantire alti standard igienici è infatti fondamentale pulire e sanificare regolarmente non solo gli ambienti ma anche gli strumenti di pulizia utilizzati per evitare che diventino una pericolosa fonte di contagio e diffusione batterica. I carrelli di Filmop sono realizzati in polipropilene ad alta densità per rendere i componenti facili da pulire e sanificare, si distinguono inoltre per le superfici lisce che impediscono l’assorbimento dello sporco.”
Nicola Orlandi pone l’accento su un tema, quello del monouso, divenuto di grande attualità. “L’estrema attenzione alla pulizia e igienizzazione determinata dalla pandemia ha orientato gli acquisti verso sistemi di pulizia più evoluti e prodotti monouso, talvolta in modo quasi ossessivo. Oggi la situazione è rientrata e l’eccessiva attenzione ai monouso si è ridimensionata tanto che nelle gare d’appalto si è tornato a parlare di microfibre ricondizionabili e di sistemi più basici.”
Cambiano le esigenze e, di conseguenza anche le modalità di progettazione dei carrelli come sottolinea Denis Scapin. “L’attenzione maggiore nei confronti di pulizia e sanificazione ha determinato un aumento della richiesta di carrelli chiusi rispetto al passato. Porte e pareti permettono di pulire e sanificare in un attimo il carrello con un panno in microfibra inumidito, diversamente un carrello aperto obbliga a pulire e sanificare minuziosamente anche il contenuto per assicurare la massima igiene. Inoltre, il carrello chiuso permette di custodire l’attrezzatura e i materiali trasportati, aumentando notevolmente il livello di sicurezza.”