Green e sostenibilitàPrima Pagina

La sfida economica e sociale del Green

Modificare gli attuali modelli di crescita, le abitudini dei consumatori, la tecnologia e le infrastrutture è un progetto a lungo termine e per un po’ di tempo ci troveremo a convivere con le conseguenze delle scelte adottate in passato. Le decisioni per la crescita verde dovranno quindi essere abbastanza flessibili, in modo tale da poter utilizzare pienamente le nuove tecnologie e cogliere inedite opportunità

Maurizio Pedrini

Sono molteplici le sfide che un’innovazione Green è chiamata ad affrontare: le strategie di crescita verde devono fronteggiare molteplici sfide. Proviamo ad esaminarne alcune: numerose esternalità ambientali non sono tassate o lo sono in misura insufficiente e potrebbero essere mal comprese. Ad esempio, una tassa sull’anidride carbonica potrebbe stimolare l’innovazione volta a contrastare il cambiamento climatico, ma i prezzi attuali dell’anidride carbonica sono troppo bassi per fornire incentivi adeguati. Le nuove tecnologie potrebbero non essere in grado di competere con le tecnologie esistenti, di farsi strada nel mercato e di crescere, in particolare in mercati come quello dei trasporti e dell’energia, dove le tecnologie esistenti occupano una posizione dominante. In alcuni casi potrebbero rivelarsi necessari investimenti in ricerche pertinenti e un sostegno temporaneo allo sviluppo e alla commercializzazione delle tecnologie verdi. Tale supporto dovrebbe favorire la nascita e l’adozione di tecnologie efficienti, riducendo al minimo i rischi di vincoli tecnologici, la mancanza di concorrenza o l’esclusione di investimenti privati. È inoltre importante prevedere di rafforzare i mercati affinché siano capaci di accogliere l’innovazione verde, ad esempio attraverso appalti pubblici ben progettati, requisiti e normative, come sta avvenendo nel nostro Paese con i CAM attuativi del GPP. Le barriere al commercio e agli investimenti possono frenare notevolmente lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie verdi. Riducendole considerevolmente e assicurando una protezione efficace dei diritti di proprietà intellettuale, è possibile incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e agevolare gli investimenti esteri diretti e il rilascio di licenze. Guardando con fiducia al futuro, sarà necessaria, inoltre, un’azione multilaterale per agevolare l’accesso dei Paesi meno sviluppati alle tecnologie verdi. In definitiva, una crescita più verde permetterà di creare nuova occupazione e richiederà profili specializzati in attività emergenti rispettose dell’ambiente. Tuttavia, alcuni impieghi saranno a rischio e, pertanto, si dovrà prevedere il ricollocamento dei lavoratori da settori e aziende in via di contrazione a comparti economici e aziende in via di espansione, come quelli che sostituiscono le attività inquinanti con alternative più pulite o che forniscono servizi ambientali. Del resto, è bene sottolineare che investimenti in attività verdi possiedono i necessari presupposti per creare nuovi posti di lavoro. Investendo in attività verdi – ne siamo certi – si creeranno numerosi posti di lavoro e molti governi hanno già sottolineato il notevole potenziale di crescita occupazionale rappresentato da alcuni dei loro pacchetti di incentivi verdi e dalle più ampie strategie di crescita. Stime recenti mostrano,  ad esempio, che entro il 2030 potrebbero essere creati fino a 20 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo nel settore della generazione e distribuzione di energie rinnovabili. Questo perché, inevitabilmente, le energie rinnovabili cresceranno in misura considerevole, a spese di fonti di energia più inquinanti, e ciò comporterà una perdita di posti di lavoro. È probabile, tuttavia, che tale perdita interesserà una quota ridotta della popolazione attiva totale.

Conclusioni

La crescita verde, se ben gestita, potrà generare nuove fonti di crescita investendo parecchi aspetti della vita economica e sociale, a partire proprio dalla produttività. Dovranno essere previsti incentivi per una maggiore efficienza nell’uso delle risorse e del patrimonio naturale attraverso un aumento della stessa, una riduzione dei rifiuti e del consumo di energia. L’innovazione, dovrà essere accompagnata da Politiche e condizioni che rendano possibile la creazione di valore e la gestione delle problematiche ambientali in maniera innovativa. Pensando ai nuovi mercati, andranno incoraggiati la domanda di tecnologie, prodotti e servizi verdi. Per creare e sostenere un diffuso clima sereno, sarà necessario aumentare la fiducia degli investitori tramite una maggiore stabilità e prevedibilità dei modi di gestione delle principali problematiche ambientali da parte dei governi. Infine la stabilità, un fattore fondamentale che potrà essere raggiunto solo con condizioni macroeconomiche più equilibrate, prezzi delle risorse meno volatili e sostegno al consolidamento fiscale tramite il riesame della composizione e dell’efficienza della spesa pubblica e l’aumento delle entrate mediante l’attribuzione di un prezzo all’inquinamento.

 

Mostra di più

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button

Adblock Detected

Please consider supporting us by disabling your ad blocker