Vetrina Igiene & Ambiente

L’impiego dei dispositivi di derattizzazione a cattura multipla nell’IPM

Nonostante le attività preventive nell’ambito del controllo dei roditori rappresentino uno strumento utile attraverso il quale rendere gli interventi di derattizzazione efficaci nel tempo e funzionali a prevenire danni economici a volte irrecuperabili, la loro importanza è spesso sottovalutata.
Gestire un’infestazione applicando le regole dell’Integrated Pest  Management, strategia di intervento focalizzata proprio sulla prevenzione a lungo termine dei parassiti o dei loro danni,  comporta favorire la sinergia di più discipline e misure d’intervento.
Obiettivo dell’IPM (Integrated Pest  Management) è quello di ridurre al minimo l’uso di sostanze dannose per l’uomo, per l’ambiente e per gli organismi non bersaglio.
Gli interventi conoscitivi giocano un ruolo fondamentale nell’implementazione di piani di IPM che siano validi: lo scopo del monitoraggio è quello di identificare le specie infestanti coinvolte, stimarne la densità, individuare i punti critici e valutare i potenziali danni. I sistemi di trappolaggio, insieme alle ispezioni visive e altre metodologie digitali rappresentano gli strumenti attraverso i quali misurare e documentare l’evoluzione nella dinamica di popolazioni infestanti infeudate nelle aziende. Le trappole a colla, le trappole spezza collo e le trappole multi-cattura a vivo sono stati nel tempo gli strumenti maggiormente usati per verificare l’accesso di roditori nelle strutture. Seppur efficaci nel gestire gli accessi occasionali o le piccole infestazioni però hanno dimostrato i propri limiti in caso di pullulazioni severe per le quali è necessario l’impiego di sistemi multi-cattura con conservazione delle carcasse.
Questi dispositivi hanno conquistato in pochi anni importanti quote di mercato.  I vantaggi derivanti dal loro utilizzo sono molteplici. Gli stessi rendono possibile catturare intere colonie di roditori infestanti perché in grado di vincere la neofobia che li contraddistingue. I sistemi multi-cattura, inoltre, permettono un monitoraggio continuo di tutte le specie di roditori sinantropici presenti, indipendentemente dalla specie o dalla taglia. Infine, lavorando a ciclo continuo, possono essere impiegati anche in ambienti fortemente infestati senza rendere necessario l’intervento da parte di un operatore.
Ekomille, brevettato e lanciato sul mercato da Ekommerce per la prima volta nel 2001, è stato il primo dispositivo multi-cattura con conversazione delle carcasse.
Oggi protagonista di un’intera linea di prodotti, è un dispositivo unico nel suo genere.
Connubio perfetto tra tecnologia e sostenibilità, consente una derattizzazione ecologica e un’ottimizzazione degli interventi sui cantieri grazie al controllo da remoto. Oggi la linea si completa compiendo un importante passo avanti verso la cultura della tutela del benessere degli animali con l’integrazione di Ekomille CO2 e Ekomille Z, dispositivi integrati di un sistema di soppressione animal friendly.

ekommerce.it

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