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Qualità dell’aria indoor, nuova proposta in Senato

Il 21 ottobre, presso il Senato della Repubblica, si è tenuta una conferenza stampa promossa dal Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio per presentare una proposta dedicata alla disciplina dell’igiene degli impianti di trattamento dell’aria negli ambienti indoor. Il nostro compito come istituzioni è quello di garantire norme adeguate, affinché chi lavora sulla qualità dell’aria – e quindi sulla nostra salute – possa operare nel miglior modo possibile”, ha dichiarato Centinaio, che ha poi ribadito l’importanza del supporto degli enti locali: “Dobbiamo far sì che possano essere di supporto all’innovazione, alla ricerca scientifica e alla possibilità di migliorare. La burocrazia deve fare la sua parte, perché continua a essere uno dei problemi irrisolti del nostro Paese”.

Un nuovo quadro normativo

Per Gregorio Mangano, Presidente di AIISA e CEO di Techno One: “Noi non vediamo ciò che respiriamo, né gli inquinanti presenti, soprattutto quelli che si annidano all’interno degli impianti di trattamento dell’aria. Una cattiva qualità  dell’aria comporta costi sociali elevati e, purtroppo, anche un numero rilevante di decessi ogni anno”. L’obiettivo è quello di giungere a una proposta di legge che introduca un quadro normativo innovativo, basato su prevenzione, manutenzione programmata, controlli periodici e formazione professionale certificata. Il tutto senza oneri aggiuntivi per lo Stato, ma attraverso una razionalizzazione delle risorse già disponibili. I lavori sul testo sono stati già avviati.

Come ha spiegato Andrea Casa, Presidente Emerito di AIISA e CEO di Alisea: “Il quadro normativo in Italia è molto complesso e va semplificato, partendo da un livello alto delle fonti del diritto, quindi da una legge dello Stato. Questa proposta vuole dare una cornice più razionale alla materia: non si concentra sulle sanzioni, ma punta a creare consapevolezza e sensibilità nei confronti della qualità dell’aria che respiriamo”.

Struttura della proposta

Gli elementi chiave da inserire nella proposta sono: controlli mirati e ispezioni periodiche sugli impianti di trattamento aria, con obbligo di sanificazione quando necessario; procedure standardizzate e verificabili, fondate su metodologie scientificamente validate; formazione di personale qualificato, con elenchi regionali certificati; sistema di vigilanza efficace, che includa controlli documentali e tecnici in caso di segnalazioni. I benefici attesi, invece, riguardano salute pubblica, intesa come riduzione delle malattie respiratorie e delle infezioni nosocomiali, efficienza economica, considerando i risparmi sanitari e sviluppo di nuove competenze professionali e chiarezza normativa, quindi meno burocrazia per imprese e amministrazioni pubbliche. Il testo della proposta sarà oggetto di consultazioni con esperti, associazioni di settore e istituzioni sanitarie, con l’obiettivo di avviare l’iter parlamentare nei prossimi mesi.

 

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