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Fimap: innovazione che si tocca con mano

C’è un’energia particolare quando un’azienda decide di aprire le porte e mostrare non solo quello che fa, ma soprattutto come pensa il futuro. L’evento Fimap del 20 novembre a Verona ha avuto esattamente questo respiro: non una semplice convention, ma un momento in cui strategie, tecnologie e visione si sono intrecciate con il racconto di chi, ogni giorno, porta la pulizia professionale sul campo.

Noi eravamo lì, e ciò che abbiamo percepito è la volontà di Fimap di costruire una filiera più consapevole, più connessa e più sostenibile, dove la distribuzione diventa un attore attivo della trasformazione.

Circolarità e distribuzione: un nuovo modo di pensare il settore

L’apertura dei lavori ha messo subito al centro un tema vitale per tutta la filiera: la circolarità della distribuzione. Non più fornitori da una parte e operatori dall’altra, ma una rete che collabora per ridurre sprechi, ottimizzare tempi, migliorare processi e valorizzare le risorse lungo tutto il ciclo di vita delle macchine.

Un concetto che in sala ha trovato grande partecipazione, perché tocca da vicino chi il mercato lo vive ogni giorno.

Una sostenibilità che diventa identità aziendale

Il CEO Massimiliano Ruffo ha portato sul palco una visione chiara: la sostenibilità è un motore interno, un elemento che plasma i prodotti, guida la strategia e definisce le priorità di sviluppo.

Il suo intervento sul Piano Strategico Fimap ha mostrato un’azienda che sceglie di misurare, migliorare e innovare con costanza. E per noi è stato interessante vedere come questa visione si traduca in strumenti davvero utilizzabili nella pratica: macchine più efficienti, tecnologie che riducono consumi, servizi digitali che aiutano a pianificare meglio.

Obiettivi ambientali 2025–2027: un impegno concreto

Il contributo dell’ing. Antonio Incrocci ha reso tangibili gli impegni ambientali che l’azienda ha assunto per i prossimi anni: ridurre l’uso di acqua, energia e detergenti, aumentare la percentuale di materiali riciclati, tagliare progressivamente le emissioni di CO₂ durante l’intero ciclo di utilizzo delle macchine, consolidare gli strumenti di misurazione come LCA e CFP ISO 14067, già ottenuta su tutta la gamma di lavasciuga pavimenti Performance Line di Fimap. È la dimostrazione che la sostenibilità è tanto una visione quanto un metodo.

Tecnologie che parlano da sole

Una parte molto apprezzata dell’evento è stata la presentazione delle principali tecnologie che stanno ridefinendo il modo di pulire, come AQUÆ®: pulire senza chimica.

La tecnologia sviluppata da Fimap che permette la pulizia senza detergenti, generando internamente un’acqua attivata capace di detergere e igienizzare, è una risposta potente alle esigenze di sostenibilità dei clienti.

Plastica riciclata certificata e progettazione circolare

Fimap ha presentato nel dettaglio il lavoro sulla plastica riciclata certificata ReMade in Italy: serbatoi, componenti rotazionali e fusti prodotti con materiale riciclato che garantisce robustezza e durabilità, contribuendo al rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Una miscela realizzata unicamente per Fimap e a suo uso esclusivo, che non è disponibile sul mercato. In sala era forte la consapevolezza che questo non è più un “extra”, ma un requisito sempre più richiesto, soprattutto nelle gare pubbliche.

FFM – Fimap Fleet Management: dati che diventano valore

Davide Lanza e Francesco Miacola hanno accompagnato i presenti in un viaggio nel mondo dei dati:

FFM, la piattaforma per la gestione digitale della flotta, permette di monitorare consumi, ore lavoro, performance, anomalie e, non ultimo, l’impatto ambientale ovunque ci si trovi.

Significa trasparenza, tracciabilità e la possibilità di certificare davvero i costi in uso – un aspetto che per i partner è determinante sia nella consulenza ai clienti, sia nella partecipazione alle gare.

Nuovi prodotti 2026 e automazione: dove sta andando il cleaning

In chiusura, Massimiliano Ruffo ha anticipato i lanci previsti per il 2026, con un’attenzione particolare all’automazione.

Macchine più intelligenti, più durature, più efficienti e più semplici da mantenere.

Una transizione tecnologica che nasce per offrire una risposta concreta a tre bisogni dei clienti: riduzione dei costi, qualità costante del risultato, maggiore sicurezza nell’operatività.

La strada è tracciata e la direzione la condividiamo.

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