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Innovazione sostenibile nel trattamento delle risorse idriche

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I cambiamenti climatici sono andati via via intensificandosi negli ultimi anni, fino a sfociare in una vera e propria emergenza ambientale. E, se è vero che è ormai manifesto il ruolo delle attività antropomorfiche, è altrettanto corretto assumere che una rinnovata cultura della sostenibilità può determinare un cambio di rotta decisivo. In parte, la transizione verso lo sviluppo sostenibile è regolamentata da una serie di accordi internazionali, tra i quali l’Agenda 2030 dell’ONU, che ha stabilito obiettivi economici, sociali e ambientali.  

Il ruolo delle imprese nel cambiamento

Ma i veri protagonisti del cambiamento sono le attività industriali, le imprese e tutti i soggetti che hanno un ruolo attivo nel panorama economico internazionale. In questo contesto nasce Sostelia, il principale player italiano privato per le tecnologie e il trattamento delle acque industriali e civili. Supportato da Xenon Fidec, fondo specializzato in investimenti orientati alla transizione ecologica, è un Gruppo che fa del suo impegno nel trattamento delle acque come risorsa da tutelare, la sua forza. Per la creazione di questo Gruppo si sono riunite aziende storiche del settore, quali STA Società Trattamento Acque (MN), Simpec (MB), Smart Sea (NA), CID (UD), NTW (TV), Coms (UD), NPC (CN) e Trentino Acque (TN), creando una rete territoriale, geografica, tecnica e logistica, che consente a Sostelia di essere leader in tutta Italia, con ramificazioni anche all’estero. Sostelia nasce dalla volontà di rispondere alle sfide del mercato in modo competitivo, con l’obiettivo di perseguire l’innovazione tecnologica e fornire soluzioni per il trattamento dell’acqua, anche in chiave di recupero e riutilizzo nei cicli produttivi. Sostelia ha raccolto una sfida molto ambiziosa per virtuosità degli obiettivi e nella governance, ottimizzazione dei costi e garanzia dell’approvvigionamento idrico a lungo termine. La vera notizia è che ha tutte le carte in regola per vincerla.

Innovazione e tecnologie nel trattamento delle acque

STA, capogruppo di Sostelia, si occupa del trattamento delle acque da oltre 40 anni, grazie al knowhow dei soci fondatori e di un team di ingegneri e tecnici specializzati. “L’acqua come dovrebbe essere l’acqua” è lo slogan scelto dall’azienda per rappresentare la sua mission: restituire all’ambiente un’acqua pulita e idonea ad essere riutilizzata, donandole nuova vita. Gli impianti proposti da STA prevedono sempre più frequentemente tecnologie per il recupero dell’acqua trattata, con lo scopo di favorire un cambiamento culturale per cui un prodotto o servizio viene concepito, fin dalla sua genesi, per poter essere riutilizzato come risorsa inesauribile o, quantomeno, recuperabile più volte: si tratta di un approccio innovativo per lo sviluppo di un’economia circolare. Un impianto di depurazione delle acque reflue, di norma, restituisce un’acqua idonea allo scarico in pubblica fognatura o in corso idrico superficiale. Per poter riutilizzare l’acqua trattata, tuttavia, è necessaria una qualità dell’acqua più elevata, per cui bisogna individuare trattamenti di ultrafiltrazione specifici. In particolare, in presenza di impianti di depurazione chimico-fisici o biologici con stadio a membrane MBR, inserire un comparto di osmosi inversa – un processo tecnologicamente avanzato che sfrutta una membrana semipermeabile e la pressione idrostatica per rimuovere dall’acqua soluti e impurità – può essere la soluzione che permette di ottenere un refluo altamente puro dal punto di vista organolettico, di sostanza secca e, soprattutto, rispetto ai valori di conducibilità. 

Il risultato di questo processo è una quota di acqua trattata pura che può arrivare oltre il 90% e può essere ricondotta nei processi produttivi per il riutilizzo; mentre la parte di scarto rimanente viene smaltita nei centri autorizzati o, in taluni casi, può essere scaricata alla stregua delle acque reflue. Gli impianti STA sono tutti automatizzati da un sistema di telecontrollo che ne monitora e gestisce il funzionamento, con il vantaggio che tutte le operazioni sono predisposte in maniera puntuale e gli sprechi idrici, energetici ed economici sono ridotti al minimo. Inoltre, si tratta di impianti che realizzabili in opera o allestiti su skid e questa modularità ha l’enorme vantaggio di non imporre interruzioni dell’attività e non impegnare lo spazio dedicato alla produzione. Recuperare l’acqua utilizzata in industria è possibile, affidandosi ad aziende esperte e realtà solide con obiettivi sostenibili certi: STA e Sostelia. 

stacque.com

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