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Meno sprechi, più valore

Tork mette la sostenibilità al centro della propria strategia, con un approccio che unisce produttività, cultura aziendale e certificazioni. Così l’azienda punta a una competitività davvero “green” e duratura

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Negli ultimi anni il settore industriale ha dovuto affrontare sfide decisive per ridurre l’impatto ambientale e migliorare le condizioni di lavoro. In questo scenario, Tork – marchio di Essity – ha assunto un ruolo di riferimento, grazie a soluzioni che uniscono innovazione, cultura aziendale e attenzione alle certificazioni. Ne abbiamo parlato con Riccardo Trionfera, direttore commerciale Professional Hygiene di Essity Italia.

«Per noi la sostenibilità è un obiettivo concreto, non uno slogan» afferma. «Lavoriamo sia sugli stabilimenti produttivi sia sui prodotti. Nei nostri impianti utilizziamo fonti di energia rinnovabile, dal biogas ai pannelli solari, e abbiamo sistemi avanzati di recupero e riciclo dell’acqua. L’obiettivo di Essity è chiaro: azzerare le emissioni di CO2 entro il 2025».
Sul fronte dei prodotti, l’impegno è altrettanto forte. «Abbiamo sviluppato e certificato una gamma di panni Biobased, con fibre fino al 100% di origine vegetale, certificati TÜV Austria. I nostri imballaggi contengono già oltre il 30% di plastica riciclata, e stiamo lavorando per aumentare progressivamente la quota».
Un aspetto poco considerato, ma cruciale, riguarda il peso dei prodotti: «I nostri panni sono più leggeri rispetto agli stracci tradizionali. Questo significa ridurre non solo il rifiuto generato, ma anche i costi di smaltimento».
Ma come sappiamo bene la produttività di un’azienda dipende anche da dettagli apparentemente minori. «Uno dei problemi principali che abbiamo verificato  – spiega Trionfera – è che gli operatori sono costretti a interrompere il lavoro per reperire prodotti per la pulizia. Secondo le nostre ricerche, il 44% degli operatori si ferma oltre 20 volte per turno per procurarsi o smaltire panni, e il 74% prende più prodotti del necessario se non li ha a portata di mano. Questo è puro spreco di tempo e risorse».
Le soluzioni proposte da Tork affrontano direttamente questo problema: «I nostri dispenser consentono di collocare i prodotti vicino ai punti di utilizzo e di erogare un panno alla volta. In questo modo si riducono gli sprechi, si mantengono i panni puliti e si migliora la produttività complessiva». I benefici sono concreti: test indipendenti hanno dimostrato che i panni exelCLEAN® riducono i tempi di lavoro fino al 35%, la fatica fino al 30% e l’uso di solventi fino al 40%.
Per Trionfera però la vera sfida è soprattutto culturale. «Nell’industria, ad esempio,  è ancora diffuso l’uso di stracci o pezzame di recupero. È un retaggio difficile da scardinare: si pensa di risparmiare, ma in realtà si aumentano costi e inefficienze. Il nostro compito è creare una cultura del miglioramento continuo».
In questo scenario  la formazione diventa quindi parte integrante della strategia: «Investiamo molto sia sulla formazione interna – i nostri collaboratori devono saper parlare lo stesso linguaggio dei clienti – sia su quella esterna. Quando entriamo in un’azienda non portiamo subito un catalogo, ma osserviamo i processi, discutiamo con i responsabili della qualità o della manutenzione, proponiamo soluzioni personalizzate e spesso attiviamo test pilota».

Certificazioni

Oltre alla sostenibilità ambientale, le certificazioni sono un elemento distintivo dell’offerta Tork. «Abbiamo una gamma di prodotti certificata per il settore aerospaziale, con requisiti antistatici e di sicurezza molto rigorosi. Offriamo inoltre certificazioni specifiche per il food contact (HACCP), oltre alla certificazione Biobased TÜV e a quella sulle fibre». Ad oggi i settori che si sono rivelati più sensibili a questi aspetti sono il farmaceutico, il chimico e l’elettronico, ma è un cultura che si sta ampliando.

Opportunità future

Parlando di futuro, Trionfera osserva come il settore industriale si stia muovendo per creare ambienti più puliti e digitalizzati. «Anche con macchine sempre più automatizzate, le operazioni di manutenzione e pulizia rimangono indispensabili. Non credo che cambieranno radicalmente, ma saranno sempre più al centro dell’attenzione. Per aziende come la nostra è un’opportunità: fornire prodotti mirati, ergonomici, sostenibili e ben custoditi all’interno dei dispenser».
Su questo tema, infatti  sono già state sviluppate soluzioni connesse per il settore washroom (dispenser intelligenti che comunicano dati in tempo reale), ma non ancora per il settore industriale.
In definitiva, la strategia di Tork poggia su quattro pilastri fondamentali – produttività, sostenibilità, cultura aziendale e certificazioni – che insieme delineano un approccio concreto e coerente alla crescita. Come ricorda Trionfera, la vera sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche economica e culturale: significa ridurre gli sprechi, costruire relazioni solide con i clienti e generare valore condiviso. Solo così si può parlare di una competitività che non si esaurisce nel breve periodo, ma che si rafforza nel tempo, creando benefici duraturi per l’azienda, le persone e l’ambiente.

torkglobal.com

Fabio Chiavieri

 

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