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Il Pest Management in ambito scolastico

a cura di Andrea Anelli – Servizio Tecnico GICO System e Michele Ruzza – Ricerca e Sviluppo Colkim

In una struttura scolastica l’obiettivo principale in presenza di una zona cortiliva esterna sarà quello di ridurre le possibilità di ingresso della popolazione murina attraverso il posizionamento di specifiche postazioni (opportunamente segnalate) in grado di garantirne un controllo numerico ed impedire il raggiungimento della capacità portante. Quantità e dislocazione di tali dispositivi dovranno essere coerenti con l’area presa in esame e con i fattori di rischio potenziale o effettivamente rilevati (ad esempio in caso di fitta vegetazione, siepi e alberature, di potenziali luoghi di nascondiglio, di tracce che attestino la presenza di roditori).

Tuttavia, bisognerà anche considerare l’eventuale impatto e la pericolosità che potrebbero avere nei confronti di bambini e ragazzi se posti in maniera indiscriminata e non oculata, specialmente qualora vengano attivati con esca derattizzante. Spostandosi all’interno dell’edificio, invece, l’attenzione verrà rivolta non tanto ad aule e stanze, prive di particolari fonti di attrazione o di rifugio per infestanti, quanto più a mense, sale ristoro, archivi e locali tecnici (come centrali termiche, elettriche e idrauliche), in cui la manipolazione di alimenti, microclimi e l’aspetto talvolta indisturbato possono determinare l’instaurarsi di condizioni ottimali alla colonizzazione. 

Le problematiche più subdole e ricorrenti nei locali di lavorazione del cibo avvengono da parte di Blattella germanica la quale, una volta trovato un veicolo di ingresso (vedi bancali e pallet) si insedia in lavastoviglie, battiscopa, prese elettriche, cappe di aerazione, controsoffittature, dando sovente luogo ad infestazioni importanti grazie all’elevato tasso riproduttivo. 

CASE HISTORY

L’esperienza riporta a un intervento presso una struttura scolastica nella quale si verificava una coabitazione di due ditte di pest control. Gico Systems srl eseguiva il monitoraggio di tutte le parti comuni della struttura scolastica, mentre un’altra ditta gestiva il controllo HACCP dei terminali alimentari della struttura scolastica e dell’area mensa.

La presenza di tracce di roditori, rinvenute sia in area scolastica che in area mensa, aveva allarmato il personale scolastico, e, vista la presenza di due ditte, il responsabile della gestione delle strutture scolastiche ha subito indetto un confronto tra entrambi le aziende al fine di ottenere una fattiva collaborazione per debellare l’infestazione in atto.

La strategia operativa ha quindi previsto, in prima istanza, un sopralluogo approfondito in tutta l’area interna della struttura, comprensiva di n° 12 aule scolastiche, n° 4 disimpegni, aula insegnanti e n° 3 uffici, spogliatoi e palestra oltre naturalmente il terminale scolastico e la sala mensa. Inoltre, si è eseguito un attento monitoraggio dell’area esterna e dell’area cortiliva.

Dall’indagine eseguita era emerso che in un’aula adibita a laboratorio, e da circa due mesi non più utilizzata per attività didattica, erano rimaste all’interno di un armadio delle sementi (che venivano utilizzate per sperimentazione/gioco da parte degli studenti) le quali risultavano abbondantemente predate e nelle immediate vicinanze erano evidenti anche tracce della presenza di muridi.

Identificato quindi il punto primario di approvvigionamento alimentare dei roditori si è provveduto ad eseguire un primo monitoraggio di controllo con erogatori innescati con esca placebo in materiale plastico che, grazie all’agente fluorescente, permette il ritrovamento delle tracce mediante luce UV, oltre a garantire la massima sicurezza per gli utenti della struttura scolastica. In particolare, sono state posizionate n° 30 postazioni (media di due per ambiente) con due esche in polimero di plastica ognuna, al fine di verificare in tutta la struttura con attenzione i vari percorsi dei roditori.

Dopo 24 ore dal posizionamento, in orario serale (assenza di personale scolastico e studenti) si è quindi provveduto a cercare le tracce degli infestanti. Da un’attenta analisi si è rinvenuto come si fosse verificato consumo in tre postazioni, delle quali due posizionate nell’aula adibita a laboratorio e una dislocata in palestra. Andando ad analizzare con luce UV le tracce lasciate dai roditori si è potuto identificare come tutte erano convergenti verso un ripostiglio da cui partivano delle tubature del riscaldamento che, tramite un percorso sotterraneo, portavano al locale caldaia situato in area esterna rispetto alla struttura scolastica.

Sulla base di questo, valutato che era presente in tale ispezione anche un componente dell’ufficio tecnico della struttura scolastica si è arrivati ad eseguire un sopralluogo presso il locale caldaia all’interno del quale si poteva identificare il caratteristico odore rilasciato dai muridi, oltre alla presenza di numerose untuosità e tracce. Si è quindi provveduto in emergenza, con il personale tecnico ad eseguire una “schiumatura” provvisoria con poliuretano espanso nelle luci delle tubature afferenti dal locale tecnico, mentre all’interno dello stesso sono stati posizionati erogatori d’esca (n° 6) armati con prodotti con principio attivo diverso (difenacoum, brodifacoum e bromadiolone) al fine di garantire oltre all’utilizzo di tre p.a. anche l’impiego di tre formulazioni attrattive diverse.

I monitoraggi presso la struttura scolastica sono proseguiti per 6 giornate consecutive, con posizionamento la sera della postazione e ritiro la mattina, al fine di evitare rischi per l’utenza, mentre nel locale tecnico si è provveduto a monitorare il consumo giornalmente. Sulla base del calo dei consumi si può evidenziare come in 6 giorni si sia risolta la problematica, circoscrivendo lo stesso intervento al solo locale tecnico, ovvero avendo identificato con certezza l’origine del problema.

Alla conclusione dell’intervento si è poi provveduto ad eseguire azioni di proofing della struttura per evitare successivi fenomeni di intrusione da e verso la struttura scolastica.

 

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