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Meno CO2 per una carta più ecologica

Produrre carta tissue riducendo le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale: è questa la nuova sfida di Essity che, attraverso il sistema Renergy+,  punta a ridurre di 3,7 kton all’anno le emissioni di CO2 dello stabilimento di Altopascio.

L’impianto, progettato per l’industria cartaria del tissue, è completamente autonomo e autocontrollato, non necessita di risorse aggiuntive e garantisce risultati certificabili. Il sistema brucia Gas Naturale in modo efficiente,  e può lavorare anche con Gas Naturale Idrogenato. Con 3.700 tonnellate di CO2 risparmiate, Essity produrrà una carta sempre più “green” che si va ad aggiungere ai prodotti biocompostabili e biodegradabili già realizzati dall’azienda con gli scarti degli agrumi e di altri sottoprodotti delle lavorazioni industriali altrimenti sprecati. Gli scarti vengono lavorati meccanicamente senza solventi chimici e rivalorizzati come nuova materia prima per la produzione di carte di alta qualità, risparmiando fino al 15% di cellulosa vergine.  

 “Un’efficienza sostenibile oggi è ancora più possibile – dichiara Ivan Ferrini Operations and Supply Chain Director di Essity in Italia -. Questo progetto consentirà, tramite un sistema di trigenerazione dotato delle più moderne tecnologie e capace di fornire energia elettrica a tutto lo stabilimento, di convertire i fumi esausti in energia termica. Quest’ultima viene successivamente utilizzata nelle cappe, nel boiler, nelle utilities, nel chiller. Una sfida per l’intero team di Altopascio nel conseguire l’obiettivo del minor impatto possibile sull’ambiente”. 

 

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