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L’eccellenza del pulito al Byblos Art Hotel Villa Amistà

A colloquio con Stefano Gaiofatto, il giovane direttore del prestigioso albergo alle porte di Verona dove sono esposte in permanenza esclusive opere d’arte contemporanea e design

La pulizia è un formidabile “biglietto da visita” anche in albergo 5 stelle lusso come il Byblos Art Hotel Villa Amistà, al timone del quale c’è Stefano Gaiofatto, un giovane direttore che ha cercato subito di migliorare ulteriormente i già elevati standard igienici di uno dei fiori all’occhiello dell’ospitalità scaligera. 

Come sono organizzate le pulizie in questo hotel?

“La pulizia, a mio parere, è uno degli aspetti più importanti dell’ospitalità alberghiera, che comporta, da parte di chi ha in mano l’hotel, non solo investimenti in termini di risorse umane, tecnologiche, ma anche accuratezza nella scelta dei prodotti e delle attrezzature, formazione del personale e aggiornamento continuo. Insomma, nulla può essere lasciato al caso. Quest’anno al nostro interno abbiamo avviato e stiamo portando avanti un sostanziale cambiamento: dall’esternalizzazione siamo passati ad una gestione interna. Abbiamo assunto tre governanti, assai preparate, che ora sono impegnate a curare al meglio la pulizia di ben 58 camere e tutti gli altri spazi vitali dell’albergo, ovvero due ristoranti, due bar, la piscina esterna, la SPA interna e tanti altri spazi comuni, come le sale riunioni, compresa quella in cui ci troviamo”.

Pulire e igienizzare questo albergo è un compito certamente complesso…

“Certamente. Prima ero responsabile di una struttura moderna: parti dritte, superfici perfettamente e facilmente lavabili, senza problemi. Qui, invece, dobbiamo occuparci anche della pulizia di grandi opere d’arte: affreschi del Cinquecento e del Settecento, capolavori d’arte contemporanea e moderna, quadri di inestimabile valore, tavoli, sedie, poltrone e mobili dei maestri del design. Un ‘capitale’ fragile che va trattato con estrema delicatezza, da personale ben addestrato e motivato. Anche per questa ragione abbiamo deciso di potenziare considerevolmente i nostri investimenti con l’obiettivo della massima igiene, cercando di formare una task force davvero qualificata, con undici persone addette alle pulizie, senza contare i facchini, impegnati a pulire le parti più difficili muniti di deragnatore, stecca lunga, con interventi mirati rivolti a soffitti, cassettoni, lampadari di murano ed altre parti solitamente difficili da raggiungere”.

Un capitolo molto delicato è quello della pulizia delle camere, che chiama in causa anche il servizio di lavanderia, senza contare l’igiene dei bagni, che deve essere perfetta: come operate?

“I bagni negli spazi vengono puliti e perfettamente igienizzati ogni trenta minuti, lasciando traccia dell’intervento effettuato. Per le camere vale un discorso a parte: oltre alla quotidiana pulizia di routine, al momento dell’uscita dell’ospite, viene effettuata anche la couverture, ovvero la preparazione della camera per la notte che comporta un’ulteriore pulizia e riassetto, con tanti piccoli accorgimenti in gradi di rendere la camera quanto più accogliente e confortevole. Per la pulizia più accurata e l’igienizzazione totale bisogna, ovviamente, attendere la partenza di chi l’ha occupata. Ogni cameriera conosce alla perfezione i prodotti chimici e i detergenti da usare, perché non possiamo permetterci assolutamente di sbagliare. Basta, infatti, l’uso anche di un semplice panno imbevuto d’acqua per lasciare un alone sulla superficie di un quadro, capace di danneggiarlo”.

Di particolare delicatezza è pure la pulizia della cucina, che investe tutte le problematiche connesse alla prevenzione delle contaminazioni e della sicurezza: è un luogo al quale dedicate un’attenzione speciale?

Le cucine stellate, come la nostra, oggi hanno decisamente una marcia in più rispetto alle altre: ci sono tanti protocolli da rispettare, in primis l’HACCP, solo per fare un esempio. Sanificare, ossia detergere e disinfettare un determinato ambiente e tutte le superfici presenti al suo interno, è un’operazione obbligatoria per eliminare tutti i microorganismi patogeni. Per questo è necessario disporre dei relativi detergenti professionali e industriali, da scegliere in base all’impiego e alla natura dello sporco. Si tratta di operazioni che i nostri addetti svolgono con estremo rigore, indossando dispositivi di protezione come guanti e mascherina, in base al prodotto adoperato. Vengono eseguiti precisi protocolli che sono stati messi a punto grazie all’aiuto del dottor Massimo Giubilesi, una persona di straordinaria competenza nel settore, che stimo moltissimo. La sua consulenza costante, per noi, rappresenta davvero una guida sicura”.

Quanto conta, a suo parere, la formazione del personale preposto, in materia di pulizia e sicurezza igienica?

“Credo tantissimo, perché c’è bisogno di personale sempre più addestrato e professionalmente qualificato. Non mi riferisco solo agli addetti alle pulizie, ma anche alla categoria alla quale appartengo. Andrebbe sviluppata anche la capacità di effettuare bene i controlli sul lavoro svolto, al pari del possesso di adeguate competenze nella scelta dei prodotti per la pulizia. Oggi da noi questi compiti sono assegnati principalmente alle governanti, che si interfacciano con i nostri consulenti esterni e con il medico competente, in modo da non correre rischi legati a potenziali reazioni allergiche, anche tramite la corretta lettura delle schede tecniche. Inoltre dedichiamo molta attenzione al corretto impiego di tutti i necessari dispositivi di sicurezza a tutela della salute dei nostri lavoratori”.

Maurizio Pedrini

 

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