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Labour intensive Facility Event 2022

Gli operatori del settore hanno lanciato un grido d’allarme contro il “caro prezzi” che sta soffocando il settore dei servizi. Il presidente Mattioli lamenta: “Noi ci prendiamo cura dell’Italia ma le nostre aziende hanno bisogno di aiuti concreti dal governo, perché da sole non ce la fanno”

Nei giorni 13 e 14 dicembre si è tenuto nella suggestiva cornice del Grand Hotel Parco dei Principi, nella capitale, il LiFE – Labour intensive Facility Event 2022 Rome winter edition, organizzato da Confindustria Servizi HCFS, la Federazione delle industrie dei servizi alle imprese, agli immobili e alle collettività aderente a Confindustria, costituita da alcune importanti Associazioni di categoria (ANIP, ANID, ANIR ed UNIFerr) che, pur mantenendo le loro specificità, hanno deciso di svolgere un ruolo comune nel promuovere e sostenere il comparto dei servizi. Nell’accogliente, storico albergo, immersi nel caldo clima natalizio, si sono dati appuntamento gli stakeholder della filiera del professional cleaning e del mondo dei servizi, oltre ai rappresentanti dei più alti livelli della governance del Paese. Le due giornate sono state infatti impreziosite dalla presenza in sala, il giorno 14, di numerosi Sottosegretari di Stato del neonato Governo Meloni, che si sono impegnati a farsi portavoce delle istanze espresse dagli operatori del settore, instaurando un tavolo di confronto permanente e costruttivo per affrontare i numerosi problemi emersi. Primo fra tutti un accorato grido d’allarme per il caro prezzi, che rischia davvero di strozzare le imprese, imponendone la chiusura senza appello. Il tema scelto per il confronto tra imprese, Governo e stakeholder è stato: “Avere cura dell’Italia. L’industria dei servizi alle imprese, agli immobili e alle collettività”. Autorevoli relatori, esperti ed esponenti delle istituzioni, si sono alternati con stimolanti analisi, interventi e proposte. Mentre sono state un centinaio le aziende della filiera che non hanno voluto mancare a questo atteso appuntamento.

Di cosa si è parlato?

Nella prima giornata, gli interventi dei prestigiosi ospiti hanno affrontato e dibattuto il tema: “La nuova economia dei servizi”. Moderato da David Parenzo, brillante giornalista di LA 7, sul palco sono intervenuti, incalzati dalle domande del conduttore, Lorenzo Mattioli, presidente Confindustria Servizi HCFS, Giulio Sapelli, professore di storia economica all’Università di Milano, Gabriele Fava, giuslavorista, e Michele Corradino, presidente di sezione del Consiglio di Stato. I contributi degli ospiti hanno trattato a trecentosessanta gradi i grandi temi del mercato dei servizi, il ruolo dei privati e della Pubblica Amministrazione, il delicato momento dei costi delle materie prime e il nodo del nuovo Codice degli Appalti. All’interessante confronto ha fatto seguito l’apertura dei lavori di tre Table & Speech tematici. I focus presi in esame, ampiamente dibattuti, sono stati: Labour intensive, Mercato e regole, Transizione ecologica e digitale. Nel pomeriggio gli ospiti convenuti da tutta Italia e le loro famiglie hanno avuto la preziosa opportunità di visitare con una guida i meravigliosi Musei Vaticani. Durante la prima giornata dell’importante manifestazione è stata varata la nascita della Fondazione LiFE. La stessa è stata costituita e promossa da quattro associazioni di categoria: ANIP – Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati, ANIR Confindustria, ANID – Associazione Nazionale delle imprese di Disinfestazione e UNIFerr, che all’interno di Confindustria, come dicevamo, sono federate in Confindustria Servizi HCFS. La seconda giornata è iniziata con il talk: Avere cura dell’Italia, moderato da Monica Giandotti, conduttrice e giornalista RAI, al quale sono intervenute le principali istituzioni politiche e governative. Molto apprezzati i contributi di Ernesto Maria Ruffini, Direttore Agenzia delle Entrate, autore del libro Uguali per Costituzione, Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Lucia Albano, Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, Lorenzo Mattioli, Presidente di Confindustria Servizi HCFS, Walter Rizzetto, Presidente Commissione Lavori Pubblici della Camera, Ettore Rosato, Commissione Esteri della Camera, Niko Romito, Chef e Campus Romito, Andrea Barchiesi, Reputation Manager. Al centro del confronto i temi del lavoro, del mercato, delle regole e delle opportunità del Facility Management. LiFE ha rappresentato, dunque, ancora una volta, un’occasione, davvero privilegiata, per affrontare a tutto tondo i temi centrali, d’importanza strategica per il grande settore economico rappresentato da Confindustria Servizi HCFS, in particolare: i costi del lavoro, i criteri di assegnazione delle gare d’appalto, l’aumento dei costi delle materie prime, le concrete azioni da intraprendere a beneficio del vasto comparto del facility Management, ormai trainante per il Sistema Economico del Paese. “Questo è un settore che conta migliaia e migliaia di piccole e medie imprese, 3,5 milioni di occupati e circa 135 miliardi di mercato”, ha dichiarato Fausta Bergamotto, sottosegretario al ministero delle imprese e del made in Italy. “A loro – ha aggiunto – va il ringraziamento per essere andati avanti prima nella pandemia e poi con il contesto geopolitico attuale. Per questo andranno sostenute per il futuro con la massima determinazione. È tale l’intendimento del nuovo esecutivo. “Il nostro – ha spiegato – è un ministero che già nella nuova denominazione vuole segnare un cambio di passo; infatti vogliamo assistere le imprese nel loro percorso, non disturbarle e vogliamo creare una nuova politica industriale italiana ed europea. Insomma, vogliamo essere il ministero per le opportunità”. “La nostra – ha detto a chiusura dei lavori, Lorenzo Mattioli è una platea preoccupata, perché questo è un momento molto difficile. Noi ci prendiamo cura dell’Italia ma le nostre aziende hanno bisogno di aiuti concreti dal governo, perché da sole non ce la fanno. Quando succede vuol dire che qualcosa non va. A noi piace sempre vedere il bicchiere mezzo pieno, ma il momento è davvero difficile e complicato. Le nostre imprese ci sono, hanno dimostrato di sapersi prendere cura delle persone e chiediamo maggiore attenzione da parte del governo. Devo riconoscere che questa mattina le abbiamo avute dai sottosegretari Durigon, Bergamotto e Albano. Soddisfatto, alla fine della due giorni, il commento di Paolo Valente, Direttore e infaticabile organizzatore dell’evento. “Il bilancio – commenta – è assai lusinghiero. Innanzitutto la nascita di Fondazione LiFE, che eredita tutto il lavoro e il know how svolto in questi quasi dieci anni di attività intorno a LiFE, Labour Intensive Facility Events. L’esito di questa edizione ha corrisposto pienamente alle nostre attese anche per le numerose partecipazioni – 98 tra imprese, enti ed istituzioni e i numerosi contributi arrivati, in totale quasi 85 relatori. E’ stata grande e autorevole anche la partecipazione istituzionale e governativa, ma soprattutto assai forti e pregnanti i temi emersi, poiché da sempre i veri protagonisti di LiFE sono i contenuti. Lo sguardo dell’evento si è proiettato con lungimiranza in due direzioni: sulla nuova economia dei servizi e su come questi ultimi si prendono cura dell’Italia. Questi sono stati i due focus principali posti come asset alla Governance del Paese. LiFE – prosegue – nelle sue sei edizioni precedenti ha voluto superare la semplice dimensione fieristico-convegnistica proponendosi quale momento e luogo multifunzionale capace di far incontrare il vasto mondo degli operatori economici impegnati nel settore per aiutare la crescita del senso di appartenenza e favorire il coinvolgimento di opinion leader dei vari settori (politica, media, cultura, comunicazione, università ecc.) sui problemi del comparto. Devo ringraziare le tante persone che hanno reso possibile il raggiungimento di questo ambizioso risultato e che, come me, si sono già messe al lavoro per un’altra edizione di successo, un obiettivo che mi auguro possa essere raggiunto grazie al fondamentale apporto della nuova Fondazione. Con la creazione di Fondazione LiFE, in definitiva, il confronto sul nostro settore non si esaurirà nel singolo evento, ma sarà attivo e vitale oltre l’ambito confindustriale. Un ultimo elemento per il quale mi ritengo molto soddisfatto è il confronto costruttivo che siamo riusciti ad instaurare con il Governo Meloni, grazie alla presenza di molti sottosegretari”. “Grazie agli apprezzati interventi del presidente della Sezione del Consiglio di Stato Corradino, del professor Sapelli e del giuslavorista Fava”, afferma convinto Lorenzo Mattioli, presidente di Confindustria Servizi HCFS, “abbiamo avuto l’ennesima conferma di come i nostri servizi siano davvero basilari per l’Italia, essenziali anche per poter programmare e realizzare la tanto desiderata ripartenza. I dati, del resto, lo confermano pienamente: da un lato la grande presenza di lavoratrici nelle aziende associate, circa il 60% dell’intera forza lavoro; dall’altro la quota di immigrati-migranti che riusciamo ogni anno a coinvolgere in un lavoro e in un progetto di vita che restituisce loro dignità e autonomia. Parliamo infatti di un 35% dell’intera popolazione migrante ed extracomunitaria presente nel nostro Paese. Ecco perché, anche grazie ad un evento capace di puntare i riflettori delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla loro condizione, come LiFE, siamo convinti che l’Italia debba essere grata al nostro operato”.

Un bilancio della settima edizione

“Direi che anche questa settima edizione è stata di grande spessore culturale – ha continuato Mattioli – perché è stata in grado di intercettare nuovi stimoli, ampliando gli orizzonti dell’impresa del Facility Management e dei servizi integrati. Possiamo perciò affermare di aver superato questa ennesima sfida con coraggio e visione. Questa, però, è stata solo una fondamentale tappa di un percorso ancor più ambizioso: lo sforzo maturato darà certamente nuovo impulso, in un momento peraltro assai delicato e difficile, all’intero settore, per troppi anni sottovalutato e dato quasi per scontato. Abbiamo infatti deciso di compiere un altro fondamentale passo avanti con la Fondazione, che condurrà al meglio questo lavoro per 365 giorni all’anno dedicandosi solo ad esso con l’intento di concretizzare un altro salto di qualità”. “LiFE infatti – conclude – da evento diventa una Fondazione per aumentare la diffusione della cultura e delle politiche industriali del facility management e del lavoro labour intensive in Italia, per la cura degli spazi, degli immobili e delle persone”.

 Maurizio Pedrini

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