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Ruolo delle pulizie nella lotta agli infestanti delle derrate

Implementare corrette pratiche di pulizia consente di prevenire le infestazioni e salvaguardare la qualità del prodotto rispettando le normative e riducendo contemporaneamente l’impiego di prodotti chimici

Un ambiente pulito aiuta a migliorare la qualità della vita di chi lo frequenta o ci vive ed è quindi assodato quanto le pulizie siano importanti nel quotidiano. A maggior ragione assumono un ruolo determinante nelle industrie alimentari, dove si producono, trasformano e conservano gli alimenti, tanto da essere requisito essenziale di qualsiasi manuale di buona prassi igienica. La pulizia di un impianto di trasformazione dei prodotti alimentari è infatti un modo per assicurarsi che non vi siano contaminazioni nel prodotto finale. Il rispetto di rigorosi standard igienico-sanitari è inoltre essenziale per soddisfare i requisiti normativi. Il mancato mantenimento della pulizia può comportare problemi legali e multe e causare danni alla reputazione di un’azienda. 

Pulizia, un cardine dell’IPM

Le pulizie rappresentano un punto chiave nelle strategie di gestione integrata degli infestanti (dall’inglese Integrated Pest Management o IPM) tanto da essere inserite al primo posto tra le operazioni necessarie a prevenire le infestazioni da parte di artropodi. Questi infestanti causano notevoli danni all’industria alimentare, tanto che si stima possano determinare, insieme a roditori e uccelli, perdite in post-raccolta tra l’8 e il 25% nei paesi sviluppati e fino al 70-75% nei paesi in via di sviluppo. Queste perdite sono sia legate alla sottrazione diretta di prodotto dovuta agli infestanti che consumano gli alimenti, sia a frammenti di artropodi o presenza di escrementi che contaminano i substrati. Il consumo diretto dell’alimento da parte degli artropodi avviene più spesso nelle materie prime, ma può verificarsi anche in altri ingredienti e nei prodotti finiti. Insetti e acari possono anche modificare il gusto dei prodotti alimentari a causa delle loro secrezioni, degli escrementi o per la contaminazione del cibo con le loro spoglie. Inoltre, un altro importante problema associato alla contaminazione degli alimenti da parte degli artropodi è legato alla presenza di allergeni: il consumo di frammenti di insetti o acari può provocare reazioni allergiche in individui altamente sensibili. Alcuni insetti (es. blatte, mosche, formiche) possono essere vettori di microrganismi patogeni ed è anche per questo motivo che gli artropodi sono una delle principali preoccupazioni per l’industria alimentare.

Questi infestanti entrano negli edifici dove, oltre ad un riparo, possono trovare un’ampia disponibilità di substrati: tanto più sono presenti sfridi di lavorazione, polveri alimentari, scarti di produzione, ecc., tanto più facilmente troveranno di che cibarsi e proliferare. Le operazioni di sanificazione di un impianto sono un punto talmente importante nella gestione della filiera produttiva che dovrebbero essere svolte sotto la supervisione di una o più persone competenti, a cui venga assegnata la responsabilità di questa funzione. Devono infatti essere prese tutte le precauzioni per garantire che l’intero processo, dalle materie prime al prodotto finito, eviti la contaminazione dell’alimento con materiali chimici, con microrganismi o corpi estranei. Gli insetti sono sicuramente tra gli infestanti che vengono favoriti dalla scarsa pulizia dell’ambiente. La pulizia regolare aiuta infatti a eliminare potenziali fonti di cibo, rimuovere i nascondigli e interrompere i cicli di riproduzione e sviluppo degli infestanti delle derrate. Al contrario, se le pulizie non vengono effettuate in modo meticoloso, detriti e polveri possono accumularsi al di sotto di macchinari e impianti ed essere facilmente colonizzabili da parte di insetti. Semplici azioni come spazzare i pavimenti, passare l’aspirapolvere nelle fessure e svuotare e igienizzare regolarmente i bidoni possono ridurre notevolmente il rischio di infestazioni.

Meno detriti, meno infestanti

Se l’impianto lo consente, la pulizia dei pavimenti può anche essere affidata a robot pulitori che, una volta programmati, lavorano in continuo ripulendo il pavimento dai residui delle lavorazioni. In questo modo si può evitare l’accumulo di polveri e detriti sui pavimenti, eventualmente anche asportando gli insetti che si trovano a camminare su quelle superfici. Poiché gli infestanti sono attratti dai residui di cibo e dalle aree dove si accumulano i detriti, una diligente routine di pulizia con i robot assicura che queste fonti di cibo vengano prontamente rimosse, rendendo l’area di lavorazione/stoccaggio meno attraente per loro. Attenzione però in questo caso alla gestione del robot: questo deve essere svuotato e pulito a sua volta con regolarità per evitare che si trasformi esso stesso in un focolaio di infestazione. È infatti capitato che macchine aspirapolveri non svuotate e lasciate in un angolo siano state colonizzate da insetti, divenendo vere e proprie bombe biologiche. 

Vi è poi il problema della pulizia delle parti più inaccessibili, come le parti alte o l’interno dei macchinari. Queste operazioni richiedono o il fermo di produzione o interventi di pulizia straordinaria con personale specializzato. Generalmente questa tipologia di interventi è quella più problematica perché viene effettuata con una frequenza inferiore rispetto alle pulizie ordinarie, che può addirittura essere alla fine della stagione produttiva o una volta l’anno. Anche questi accumuli, in posizioni poco accessibili, possono essere colonizzati da parte di insetti, come verificato in un lavoro pubblicato da Locatelli et al. (2011). In questo studio sono state raccolte le polveri a due altezze diverse, 15 e 7,5 metri, nel locale silos di un pastificio e, una volta portate in laboratorio, sono state infestate con uova di alcuni insetti delle derrate. I risultati hanno evidenziato che queste polveri hanno consentito lo sviluppo del tribolio della farina, Tribolium castaneum, che in effetti era un infestante di quell’ambiente, difficilmente debellabile. 

Altri punti critici in un impianto sono rappresentati dall’interno dei macchinari o dai tunnel di aspirazione dell’aria. I primi sono poco o difficilmente accessibili – e quindi pulibili – a meno di un fermo produttivo che consenta un parziale smontaggio degli stessi; nei secondi insieme all’aria vengono aspirate le polveri alimentari, che si depositano sul fondo del tubo e in corrispondenza delle curve, che possono diventare un focolaio di moltiplicazione degli insetti. È bene quindi non trascurare questi luoghi quando si programma e definisce un piano di intervento per la pulizia degli ambienti. Una pulizia accurata aiuta anche a monitorare eventuali segni di attività degli infestanti. Quando le superfici sono pulite, diventa più facile individuare insetti, residui di mute, escrementi o qualsiasi altro segno rivelatore di infestazione. Il rilevamento tempestivo è fondamentale per un rapido intervento e contenimento dell’infestazione, prima che il problema si diffonda e aggravi. Inoltre, enfatizzando le pratiche di pulizia e igiene, possiamo ridurre la dipendenza dai trattamenti chimici nell’ottica di un approccio integrato che consente una strategia di gestione dei parassiti più sostenibile ed ecologica. La pulizia migliora quindi anche il monitoraggio e l’efficacia delle azioni correttive.

Igiene e materie prime

Oltre agli ambienti è stata dimostrata l’importanza della pulizia anche per le materie prime. Un esempio è rappresentato dai cereali, per i quali è stato dimostrato l’impatto della pre pulitura delle cariossidi sulla presenza di infestanti. In un lavoro di Süss et al. (2010) è stato verificato che l’allontanamento delle polveri, delle cariossidi spezzate e di altri semi estranei da una massa di cereali ha significativamente ridotto la presenza di alcuni coleotteri delle derrate, in particolare Tribolium castaneum, T. confusum e Rhyzopertha dominica, che depongono le uova all’esterno delle cariossidi. La pre pulitura dei cereali aiuta quindi a immagazzinare un prodotto dal quale sono stati allontanati gran parte degli infestanti che quindi eviteranno di svilupparsi a spese delle cariossidi evitando parte delle perdite della materia prima di cui si è accennato in precedenza. Anche i silos di stoccaggio delle materie prime devono essere completamente svuotati e puliti prima di essere riempiti con del nuovo prodotto. In generale le pulizie regolari promuovono una cultura di vigilanza e responsabilità tra il personale che lavora nelle aziende. Quando i dipendenti partecipano attivamente al mantenimento della pulizia, diventano più attenti a potenziali problemi di infestanti e hanno maggiori probabilità di segnalare tempestivamente eventuali segni di infestazione. La pulizia è quindi un aspetto essenziale della gestione degli infestanti delle derrate. Implementando pratiche di pulizia accurate e coerenti, si possono prevenire le infestazioni, ridurre i trattamenti chimici, salvaguardare la qualità del prodotto e rispettare le normative. Abbracciare la pulizia come aspetto fondamentale della gestione degli infestanti favorisce un ambiente sano ed efficiente, proteggendo i prodotti finiti e garantendo il buon funzionamento delle attività delle imprese.

 Sara Savoldelli, Docente di Entomologia presso l’Università degli Studi di Milano 

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