Cimici dei letti: guardiamole da vicino

Premesso che la comparsa di una infestazione da cimici da letto in un nuovo ambiente è sempre conseguenza dell’introduzione di esemplari provenienti da un altro ambiente già infestato. Le cimici dei letti si diffondono da un ambiente all’altro in due modi diversi:
- Di tipo attivo: sulle brevi distanze le stesse cimici si spostano da un ambiente ad un altro. Da una stanza a quelle contigue, da un appartamento a quelli adiacenti, etc.
- Di tipo passivo: le cimici, in ogni fase di sviluppo (uovo-neanide-adulto) vengono trasportate da un ambiente ad un altro come “passeggeri indesiderati”, nascoste all’interno di abiti, bagagli o altri oggetti e, in questo modo, possono spostarsi di centinaia o migliaia di chilometri.
Dove si insediano
I rifugi preferiti dalle cimici dei letti sono nelle immediate vicinanze dei nostri letti o dei nostri divani, dove il donatore di sangue dormirà. Oppure nelle cucce dei nostri animali da affezione o, addirittura, nelle tane dei roditori senza disdegnare i nidi dei piccioni o galline ovaiole (sono solo degli esempi). Per quanto riguarda una camera d’albergo le cimici le troviamo nelle pieghe dei materassi, in fessure e crepe nei castelli, nelle reti e dietro le testate dei letti, dietro i comodini, i quadri, le coperture o le tappezzerie scollate, sotto i battiscopa, in canali elettrici ed interruttori, etc. spesso nell’ultimo anfratto che è sfuggito al trattamento.
Cosa guardare (ispezioni-monitoraggi)
Presenza di uova, esuvie, neanidi, adulti, tracce fecali e odore caratteristico. Uso di trappole con attrattivo come CO2 e/o calore o addirittura con tamponi che evidenziano la presenza di specifici antigeni.
Metodi di lotta
Premesso che le cimici dei letti sono infestanti a tolleranza zero è possibile schematizzare i tipi di lotta secondo il principio su cui si basa oppure sul tipo di residualità.
Mezzi fisici
Azoto, calore (vapore secco surriscaldato), anidride carbonica. Tutti questi mezzi sono privi di azione residuale per cui il trattamento deve essere condotto in modo eradicante, non vi devono essere forme vitali tali da essere in grado di proporre una re-infestazione.
Ad azione meccanica: Polvere di diatomea.
Chimica: Insetticidi abbattenti o residuali.
Importante ogni metodologia di lotta e ogni risorsa tecnica ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli per cui è necessario che chi effettua il trattamento sappia bene quello che è necessario fare e che si prenda il tempo necessario per bene operare.
di Chiara Dassi