Mercato impianti aeraulici, i nuovi dati Cerved
Nonostante un contesto internazionale non semplice, il settore dei sistemi per refrigerazione, ventilazione e condizionamento continua a crescere. Praticamente tutti i segmenti di cui si compone questo variegato mondo produttivo, che ha il suo punto di forza nelle esportazioni, mostrano dati positivi per il 2023. Unica nota negativa, il mercato interno in affanno che paga un generale rallentamento degli investimenti. Lo studio Cerved ha preso in esame un mondo altamente variegato che comprende la produzione e la commercializzazione di attrezzature e impianti di refrigerazione, ventilazione e condizionamento per l’industria, il commercio e la logistica. Il settore nel 2023 ha avuto un andamento positivo della produzione; a trainare questo comparto è stato l’incremento della domanda sui mercati internazionali, mentre il mercato interno ha avuto una flessione. Rispetto all’andamento internazionale che, come detto, ha avuto numeri positivi, resta la preoccupazione dovuta alla situazione economica globale e all’instabilità dovuta al prolungamento della guerra in Ucraina e alle azioni militari in Medio Oriente. Anche la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina crea un ulteriore elemento di disturbo per una serena politica commerciale internazionale.
I dati
Passando ai numeri, la produzione degli impianti di refrigerazione, ventilazione e condizionamento nel 2023 ha raggiunto i 5.090 milioni di euro, un dato che rappresenta un aumento del 4,0%. A trainare il risultato sono le esportazioni, cresciute del 7,0%, che hanno raggiunto un valore di 3.150 milioni di euro. Per capire quanto conti l’export in questo mercato, basti dire che vale oltre il 60% della produzione nazionale. Come accennato il mercato interno ha fatto invece segnare una flessione (-0,9%), il che ha portato il valore totale a 2.285 milioni di euro. Il calo si riflette anche nelle importazioni che sono calate del 2,8%. Quest’ultimo è comunque un dato che ha una rilevanza contenuta, dato che vale 345 milioni di euro e alimenta solo il 15% circa del mercato interno. Rispetto alle prospettive, lo studio Cerved prevede una domanda interna stabile per il 2024, con una attenuazione del trend di riduzione. La produzione nazionale è prevista in crescita, grazie al buon andamento dei sistemi per l’uso commerciale e industriale (in riferimento al comparto dell’edilizia non residenziale) e all’andamento dell’export che resterà positivo.
Politiche sostenibili
C’è infine un “macrotema” che nessuna azienda può trascurare e che domina su tutte le strategie: la sostenibilità.
L’adozione di comportamenti sostenibili è sempre più diffusa e garantisce un doppio vantaggio: va incontro ad una sensibilità sempre più “sentita”, consentendo quindi di comunicare al mercato un’immagine aziendale più etica e moderna; nello stesso tempo permette di ottenere vantaggi economici legati alla riduzione di alcuni costi di gestione. Tra le attività sostenibili ci sono le strategie di innovazione a basso impatto ambientale citate più sopra, soprattutto l’utilizzo di fluidi refrigeranti naturali (in particolare anidride carbonica, ammoniaca, propano), al posto dei tradizionali idrofluorocarburi (HFC) e la riduzione degli ingombri e della rumorosità delle macchine, oltre alla possibilità di recuperare il calore generato nel processo termico per altre finalità (ad esempio, il riscaldamento invernale degli ambienti). L’incentivo all’uso di refrigeranti naturali è frutto anche di un importante regolamento europeo entrato in vigore nel marzo 2024.
David Migliori