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Spazzatrici stradali, l’innovazione è sempre più green

Il mercato italiano offre, ormai da anni, macchine spazzatrici stradali a basso impatto ambientale, grazie a sistemi di filtrazione capaci di trattenere fino al 99% di Pm10

Il comparto produttivo delle spazzatrici stradali vede un’innovazione particolarmente votata alla sostenibilità ambientale ed al green e a tutta una serie di  soluzioni sempre più capaci di  far fronte all’esigenza di risparmio d’acqua e risorse energetiche. L’offerta di nuovi prodotti, però, è chiamata a far fronte a molteplici sfide, compresa quella delle minori risorse economiche a disposizione dei clienti, contestualmente a nuove esigenze e numerose criticità connesse al servizio di raccolta rifiuti. Oltre alla necessità di differenziare il rifiuto raccolto, vi sono anche quelle connesse al contenimento dell’inquinamento acustico ed ambientale, senza dimenticare le nuove, sempre più stringenti,  nuove normative di riferimento. I produttori, per esempio,  sono impegnati – attraverso la ricerca e sviluppo – a innovare le spazzatrici stradali con una serie di tecnologie che consentono il recupero di due o tre differenti rifiuti, in un unico passaggio di raccolta, con l’obiettivo di limitare i percorsi nei centri urbani, promuovendo uno stile di raccolta economico nei tempi e nei costi, grazie ad una serie di accorgimenti atti a facilitare il lavoro agli operatori. Ma la vera grande sfida, che accomuna le aziende produttrici, è quella di fabbricare macchine che siano in grado, al contempo, di garantire, insieme alla riduzione dell’impatto ambientale, all’insegna della massima sostenibilità, anche il mantenimento di elevati standard di performances e un effettivo risparmio economico.   

Ambiti di innovazione

Il maggior sforzo innovativo si concentra sul  sistema meccanico aspirante, nell’ottica di rendere ciascuna di queste macchine una vera e propria Green machine, coniugando al meglio elevate prestazioni di spazzamento con l’utilizzo ridotto al minimo di acqua, sistemi di filtrazioni ad alta efficienza, motori a bassissime emissioni, impiego di componenti sempre più biocompatibili. Il mercato italiano offre, ormai da anni, macchine spazzatrici stradali a basso impatto ambientale, grazie a propulsioni del motore e sistemi di filtrazione, capace di trattenere  fino al 99% di Pm10. Il dato che fa maggiormente ben sperare per il futuro è che i produttori stanno investendo sempre più cospicue risorse sul fronte dell’innovazione, ormai proiettata verso la dimensione 4.0 e l’uso sempre più pregnante delle opportunità prospettate dall’intelligenza artificiale.  Impianti idraulici di ultima generazione, studiati per contenere il più possibile consumi e costi, macchine sempre più avanzate e competitive le quali – oltre a migliorare  qualità e prestazioni – costano progressivamente di meno, presentando  un minor numero di componenti e codici, e sono in grado di ottimizzare l’esperienza e la ricerca tecnologica. Un altro “filone” di grande interesse, specie per l’esportazione dei prodotti italiani all’estero, è rappresentato dalla cosiddetta “personalizzazione” del prodotto, con tutta una serie di adattamenti delle spazzatrici stradali appositamente pensati per operare in contesti nei quali il consumo d’acqua deve essere forzatamente assai limitato, per non dire quasi nullo, come nel caso dei Paesi Arabi. Ci riferiamo soprattutto a quei sistemi che combinano la forza dell’azione meccanica, per raccogliere i residui più consistenti, e l’efficacia di quella aspirante per le polveri più fini, garantendo risultati  eccellenti anche senza adoperare acqua, risparmiando fino a 100.000 litri all’anno. La spazzatrice stradale, già oggi, ma ancor più negli anni a venire, dovrà essere progettata per saper operare al meglio  nelle condizioni di maggiori difficoltà, dando un contributo essenziale ad affrontare il problema dell’inquinamento da polveri sottili. Alcune macchine attualmente  presenti sul mercato si stanno rivelando veramente efficaci per abbattere questi valori, filtrando completamente tutta l’aria aspirata, prima di immetterla di nuovo nell’ambiente. Il tutto con costi di manutenzione e gestione  estremamente limitati, grazie ad un uso sempre più ponderato e sapiente di spazzole e flap, sempre più intelligenti e meno soggetti ad usura.

L’alimentazione elettrica

Un aspetto di grande importanza e delicatezza è quello dell’alimentazione: quella elettrica, senz’altro all’avanguardia, risulta particolarmente apprezzata, anche se non ancora diffusa, ma con notevoli margini di espansione, nonostante indubbie criticità. Il dato di fatto è che il mercato, sia privato che pubblico, richiede con sempre maggiore convinzione veicoli spazzanti e di pulizia sempre più potenti e altamente flessibili, in grado di interagire con qualsiasi ambiente urbano outdoor: strade, piazze, parcheggi, stazioni ferroviarie, metropolitane,  aree esterne a supermercati e magazzini ecc.  Macchine compatte, robuste, potenti – a prescindere dalle dimensioni – pensate apposta per offrire prestazioni di spazzamento ottimali.

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