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Mosche: un secolare problema

Quella contro le mosche è, con tutta probabilità, una battaglia che l’Uomo combatte dal giorno in cui ha iniziato a coltivare la terra ed allevare animali

Gli Insetti sono dotati di straordinarie risorse atte a garantirne la sopravvivenza anche in condizioni estreme e le mosche sono indubbiamente al vertice della classifica. Presenti in ogni allevamento, trasmettono malattie, disagi, irrequietezza e inappetenza obbligando a continui, massicci interventi insetticidi, senza risultati apprezzabili. Dopo secoli di lotte impari, l’avvento della chimica di sintesi aveva indotto a credere che il problema fosse risolvibile con gli insetticidi: tonnellate di principi attivi sono state così immesse per anni nell’ambiente ma l’illusione del controllo chimico è rapidamente svanita davanti ai fenomeni di resistenza sviluppati dagli insetti.

CASE HISTORY

Negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare delle “affascinanti sfide” in diversi contesti lavorativi ma due su tutti devono essere annoverati come esempi completi e totali in cui si è stilato un vero e proprio “programma di Lotta Biologica Integrata alle mosche”: Un grosso Centro di Raccolta e stoccaggio rifiuti in Piemonte (zona di Casale Monferrato) e Facoltà di Agraria di UNIMI (Lodi). Il programma, composto da una parte Biologica (insetti utili) e da una parte Integrativa (prodotti ecologici e chimici), si è dimostrato, nel tempo, efficace su tutti i tipi di mosche e, in particolare, contro Musca domestica (mosca comune), contro Stomoxys calcitrans (mosca del bestiame) oppure Hippobosca equina (mosca cavallina). 

Base portante del programma, per la parte di lotta biologica è stato l’impiego di una selezione multi specie di alta qualità di insetti utili (micro-imenotteri parassitoidi) da lanciare in un programma mirato stagionale (in linea di massima aprile-ottobre). Di seguito un elenco di prodotti che, nel loro complesso, dovrebbero essere considerati in un programma-progetto di lotta integrata e che noi abbiamo utilizzato sovente nei vari contesti di operatività:

Trappole a cattura “massale”: permettono la cattura fino a 40.000 mosche, grazie alle loro grandi dimensioni (sacchi contenitivi fino a 45 cm). Generalmente facili da applicare, sono dotate di kit di esca biologica (formulazione di origine alimentare, non considerato pericoloso in accordo al Regolamento CE 1272/2008 CLP), che le rendono fortemente attrattive. Per il loro utilizzo non è previsto e non contengono veleno. Il sacco è generalmente composto da Polipropilene coestruso ad alta resistenza.

Granulari: esche insetticida granulari, possono contenere Denatonium benzoato, atto a prevenire l’ingestione accidentale da parte di animali e bambini. Per il controllo di diverse specie di mosche, hanno una eccellente attrattività grazie alla possibilità di presenza di doppio effetto di attrattivo: alimentare e sessuale. Utilizzabili dentro o intorno alle aree dove le mosche costituiscono un problema, può essere usato sia per prevenire il proliferare incontrollato di mosche sia per ridurne la popolazione. A titolo di esempio (ma verificare sempre attentamente le indicazioni presenti nelle Schede Tecniche) il prodotto va distribuito, senza accumularlo, alla dose di 25 grammi per 10 m2 di superficie. Va distribuito sulle superfici abitualmente frequentate dalle mosche per alimentarsi e la frequenza di rinnovo delle esche varia da 1 a 6 settimane a seconda del livello e dell’intensità dell’infestazione. È opportuno valutare e scegliere i punti dove le mosche solitamente stazionano, passano o creano particolare disagio (per esempio intorno alle finestre, in prossimità di letamai…). Alcuni nostri interventi hanno visto l’utilizzo della tecnica operativa tramite la quale i granulari vengono applicati a pannelli e su superfici murarie.

PMC e Biocidi: Prodotti a base di piretroidi di sintesi o piretro, spesso sinergizzati con PBO. Particolare attenzione dovrà essere riservata nella scelta delle molecole di principio attivo, questo poiché le mosche sono, nel grande “mondo” degli insetti, tra i principali esponenti che possono far insorgere fenomeni di resistenza agli insetticidi attraverso delle mutazioni, argomento questo pluri-investigato anche in letteratura (es: Scott JG. Evolution of resistance to pyrethroid insecticides in Musca domestica. Pest Manag Sci. 2017 Apr;73(4):716-722. doi: 10.1002/ps.4328. Epub 2016 Jul 13. PMID: 27241012.)

Insetti utili: per i lanci, la nostra esperienza si è concentrata (ottenendo ottimi risultati) attraverso l’utilizzo di rilascio in sito di kit di entomoparassitoidi specializzati contro le mosche ed in particolare con pool di Muscidifurax spp. e Spalangia spp.

Alex Pezzin

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