Sostenibilità nella detergenza
Oggi i detergenti devono soddisfare molti requisiti e le soluzioni di processo ecologicamente sostenibili stanno diventando sempre più importanti

Le soluzioni di processo ecologicamente sostenibili stanno diventando sempre più importanti e tengono conto anche dell’efficienza chimica, dell’acqua e dell’energia utilizzate nel processo di pulizia. I prodotti per la pulizia e la cura devono infatti essere sostenibili sotto molti punti di vista: produzione a basse emissioni, selezione ecologica dei materiali, risparmio energetico e risparmio idrico.
Attualmente, il più grande potenziale di ottimizzazione in relazione alla sostenibilità è senza dubbio nell’area dell’imballaggio del detergente. Qui l’argomento delle microplastiche gioca un ruolo enorme. Allo stesso tempo, ci sono regole significative in quanto molti detergenti richiedono imballaggi speciali a causa del loro contenuto chimico. In generale, i contenitori riciclabili apportano un contributo importante alla protezione dell’ambiente.
Biodegradabilità
I detergenti attuali hanno un buon indice di biodegradabilità che esprime la capacità di un composto chimico di decomporsi per mezzo di batteri ossia il tempo che la natura impiega a smaltire i nostri rifiuti. La biodegradabilità riguarda i tensioattivi contenuti nel detergente ed è regolamentata da appositi regolamenti comunitari.
La biodegradabilità può essere:
- di tipo primario, quando si ha una modifica strutturale di un tensioattivo da parte di microrganismi che ne provocano la perdita delle proprietà tensioattive a causa della degradazione della sostanza madre.
- aerobica completa, quando un tensioattivo viene eliminato completamente dai microrganismi in presenza di ossigeno che ne provocano la scomposizione in biossido di carbonio, acqua e sali minerali (mineralizzazione).
La biodegradabilità primaria è misurata dalla determinazione del livello residuo di tensioattivi originale in soluzioni biodegradate e si considera soddisfacente a un livello minimo dell’80%, misurato secondo la metodologia accettata dal regolamento vigente. La biodegradabilità del tensioattivo si considera soddisfacente se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) è almeno del 60% entro un termine di 28 giorni. Tra i detergenti al momento in commercio sono da considerarsi di buon livello quelli che hanno una biodegradabilità primaria di oltre il 90%.
Cristina Cardinali