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Infestanti e strategie di lotta in zootecnia

Un pest management efficace è un aspetto cruciale per garantire la salubrità dei prodotti e mantenere il benessere degli animali allevati, fattori imprescindibili per la stabilità economica dell'azienda agricola

La gestione degli infestanti in zootecnia diventa un aspetto di primaria importanza per garantire la salute degli animali, la produttività delle aziende agricole e la sicurezza alimentare. Il tema della biosicurezza è, dunque, strettamente legato alla diffusione degli infestanti in quanto fa riferimento all’insieme di pratiche, protocolli e strutture organizzative progettate per prevenire l’ingresso e la diffusione di malattie negli allevamenti, che comprendono, per esempio, anche l’intrusione dei roditori e la presenza dei ditteri. La biosicurezza, inoltre, include comportamenti corretti, tecniche di gestione efficaci e configurazioni organizzative e strutturali che, se applicate correttamente, contribuiscono a proteggere la salute degli animali e a salvaguardare la redditività delle aziende zootecniche.

Gli infestanti – che comprendono parassiti, insetti, roditori ed altri organismi dannosi – possono avere impatti significativi sulla salute degli animali, riducendo la loro crescita, la produzione di latte, carne o uova e causando danni indiretti attraverso la trasmissione di malattie. Non da meno è l’aspetto relativo alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori del comparto e la protezione degli alimenti di origine animale che, talvolta, sono lavorati in siti adiacenti o comunque molto prossimi alle pertinenze zootecniche propriamente dette. Pertanto, una gestione efficace è cruciale per il benessere degli animali e il successo economico dell’azienda agricola. La presenza di infestanti ha effetti diretti e indiretti sugli animali e sull’azienda zootecnica. Uno di questi è la perdita di produttività: la massiccia presenza di mosche o roditori ed in particolare gli ectoparassiti come zecche, tafani, acari ematofagi (Dermanyssus gallinae) ma anche di zanzare e pappataci, può, aumentando lo stress, ridurre l’appetito degli animali. L’impatto negativo sul benessere generale degli animali altera la loro crescita e diminuisce la produzione di latte, carne e uova. Gli animali malnutriti o stressati sono anche più vulnerabili alle malattie.

Un altro effetto è, appunto, la trasmissione di malattie: parassiti come le mosche e le zecche sono noti per essere vettori di numerose malattie infettive, come borreliosi (malattia di Lyme), West Nile disease e Leishmaniosi. Ciò può portare a gravi focolai infettivi, con impatti economici significativi. I roditori, d’altro canto, possono trasmettere malattie batteriche come la Leptospirosi, Salmonellosi e le Rickettsiosi senza considerare la Peste che, benché in regressione, è ampiamente diffusa in molte zone del mondo; malattie da protozoi come la Toxoplasmosi e importanti malattie virali come “febbre emorragica” ed encefaliti da zecche. Pur non essendo vettori diretti del virus della PSA, ratti e mosche possono contribuire indirettamente alla contaminazione dell’ambiente, sottolineando l’importanza di un controllo efficace dei parassiti negli allevamenti suinicoli. Infine, l’uso di trattamenti per il controllo degli infestanti comporta un notevole impegno economico. Se non gestiti correttamente, gli infestanti possono anche danneggiare le strutture agricole e compromettere la qualità dei prodotti, con ripercussioni sul reddito dell’azienda.

Lotta integrata

Una strategia efficace di lotta agli infestanti in zootecnia si basa su un approccio integrato, che combina diverse azioni, per minimizzare i rischi e gli impatti economici. Tra le principali tecniche utilizzate troviamo:

  • Monitoraggio regolare: il continuo monitoraggio delle strutture e degli animali è fondamentale per rilevare tempestivamente la presenza di infestanti. L’uso di trappole per insetti e per roditori, l’ispezione visiva e la raccolta di campioni sono strumenti utili per valutare la situazione.
  • Controllo biologico: l’introduzione di predatori naturali, come insetti che si nutrono di parassiti, può ridurre la necessità di interventi chimici. Un esempio di controllo biologico è l’utilizzo di nematodi entomopatogeni o imenotteri parassitoidi, per combattere le larve delle mosche.
  • Trattamenti chimici: l’uso di prodotti chimici (insetticidi, rodenticidi) è spesso necessario per eliminare infestanti particolarmente dannosi. Tuttavia, è importante applicare questi trattamenti con moderazione e seguendo linee guida ed etichette per evitare resistenze o contaminazioni nei prodotti animali.
  • Igiene e pulizia: mantenere un ambiente pulito è essenziale per prevenire l’insorgenza di infestazioni. Una buona gestione del letame, una pulizia regolare delle stalle e un’adeguata gestione dei rifiuti possono ridurre significativamente la presenza di parassiti e roditori.
  • Pratiche di rotazione e diversificazione: la rotazione delle colture e la diversificazione del pascolo possono aiutare a ridurre la proliferazione di erbe infestanti e parassiti legati a determinate colture.
  • Alimentazione e nutrizione ottimale: fornire agli animali una dieta equilibrata e ricca di nutrienti, aumentare il loro benessere e diminuire lo stress, favorisce la loro resistenza ai parassiti e rinforza il loro sistema immunitario. Animali in salute sono meno vulnerabili agli infestanti.
Prodotti adulticidi

Quest’ultima soluzione va considerata come extrema ratio, come trattamento straordinario da effettuarsi solo quando non si è riusciti ad ottenere il risultato sperato attraverso gli altri sistemi. Sarebbe opportuno che l’utilizzo di insetticidi adulticidi venga effettuato solo a seguito di un’attenta valutazione, come azione correttiva di una “non conformità”. A seguito di ogni trattamento adulticida, bisognerebbe verificare di nuovo il piano di gestione infestanti e, in maniera puntuale, individuare quali sono le migliorie da attuare. Lo scopo è quello di poter gestire le mosche e gli infestanti in generale in maniera efficace, senza l’utilizzo di insetticidi adulticidi o altri prodotti chimici. La lotta agli infestanti non deve mai ritenersi conclusa o definitiva ma è sempre soggetta a lavoro, modifiche, ispezioni e valutazioni perché sempre mutevoli sono le situazioni, le possibilità di sviluppo e le condizioni (trofiche, di umidità, di temperatura) specialmente negli stabilimenti alimentari.

Francesco Nicassio e Francesco Fiorente, dottori forestali esperti in gestione integrata degli infestanti

 

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