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Il mestiere dell’ospitalità

Gli hotel svolgono un ruolo centrale nell’economia turistica italiana. In questo contesto, la figura del direttore d’albergo si conferma strategica per la qualità del servizio. Ne abbiamo parlato con Bartolomeo D’Amico, presidente dell’Associazione Nazionale Direttori d’Albergo (ADA)

Il direttore d’albergo è un professionista con responsabilità manageriali e operative. Coordina reparti come reception, ristorazione, housekeeping e manutenzione, gestisce budget e ricavi, cura le relazioni con agenzie e clienti, affronta i reclami e pianifica strategie promozionali. È una figura poliedrica che richiede visione strategica, competenze gestionali e abilità relazionali.

Come si diventa direttori d’albergo

In passato il percorso era scandito da anni di esperienza nei diversi reparti, fino a scalare le posizioni intermedie. Oggi esistono percorsi formativi dedicati, con diplomi e lauree specifiche in ospitalità e turismo. Tuttavia, secondo D’Amico, manca spesso una solida esperienza pratica, indispensabile per sviluppare leadership e capacità comunicative, aspetti che restano centrali nella formazione dei futuri professionisti.

La formazione come missione di ADA

La formazione continua è al centro delle attività di ADA, che promuove percorsi formativi, workshop e seminari per mantenere elevato il livello delle competenze. L’associazione collabora con istituzioni accademiche e sviluppa programmi di mentoring per collegare i professionisti esperti con le nuove generazioni. L’obiettivo è creare una rete attiva di scambio e crescita condivisa.

Progetti AdaGio e AdaCard

AdaGio mira a coinvolgere studenti degli istituti tecnici e professionali del turismo per avvicinarli al mondo dell’hospitality, colmando la carenza di personale qualificato. AdaCard, invece, offre ai direttori iscritti un vademecum turistico e agevolazioni nei soggiorni presso strutture aderenti, oggi esteso anche a livello internazionale grazie alla European Bond of Hospitality Leaders.

Il valore della pulizia negli hotel

La pulizia è un fattore distintivo della qualità del servizio alberghiero. Non riguarda solo la salute e il benessere degli ospiti, ma diventa un elemento decisivo per la fidelizzazione e l’immagine della struttura. ADA ha sviluppato un proprio protocollo che prevede pratiche standardizzate, uso di prodotti ecocompatibili e formazione continua del personale.

Il ruolo della direzione e della governante

Il direttore è responsabile dell’implementazione dei protocolli e della supervisione quotidiana. La governante, figura chiave nella gestione della pulizia, deve essere considerata un partner strategico. Un rapporto di fiducia e collaborazione tra direzione e housekeeping è essenziale per mantenere standard elevati.

Esternalizzazione dei servizi di pulizia

Secondo ADA, l’outsourcing può offrire vantaggi economici e organizzativi, ma va gestito con prudenza. È fondamentale selezionare partner che condividano gli stessi standard di igiene e qualità.

Sostenibilità nelle scelte di macchinari e prodotti

La scelta di attrezzature e prodotti per la pulizia deve essere condivisa tra direzione, governante e capo manutentore. La tendenza è privilegiare soluzioni a basso impatto ambientale, efficaci ma sicure per superfici e operatori, adattandole alle diverse aree della struttura.

Verso la certificazione della pulizia

La certificazione degli standard di igiene negli hotel, secondo D’Amico, è destinata a diventare obbligatoria come già avvenuto nella ristorazione. Trasparenza e rendicontazione dei risultati contribuiranno a rafforzare l’immagine di affidabilità e professionalità delle strutture ricettive.

Maurizio Pedrini

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