Ho.re.ca.Prima Pagina

Rischio biologico in albergo: prevenire le infestazioni

Gli hotel sono ambienti complessi, caratterizzati da una continua frequentazione di persone e dalla presenza di cucine, lavanderie, aree verdi e impianti tecnici. Questa molteplicità di spazi crea condizioni ideali per la proliferazione di insetti e roditori, che rappresentano un rischio biologico da non sottovalutare. Oltre a compromettere la salute di ospiti e personale, le infestazioni incidono sulla reputazione della struttura e generano costi elevati di bonifica. Per questo è necessario un approccio integrato, preventivo e altamente professionale.

I principali infestanti in hotel

Tra gli insetti più diffusi negli alberghi troviamo le blatte, che si annidano in cucine e bagni, mosche e moscerini della frutta, attratti da cibo e umidità, e le formiche, che contaminano le dispense. Gli insetti xilofagi possono danneggiare arredi e strutture, mentre pulci e cimici dei letti sono un problema diretto per gli ospiti. Le tignole delle derrate infestano magazzini e dispense alimentari. Accanto agli insetti, i roditori rappresentano una minaccia concreta, con topi e ratti capaci di penetrare attraverso fessure minime o risalire dagli scarichi.

Fattori che favoriscono la proliferazione

Diverse condizioni rendono gli hotel particolarmente vulnerabili: la rotazione continua degli ospiti facilita l’ingresso accidentale di infestanti, mentre alimenti e acqua disponibili in abbondanza ne sostengono la sopravvivenza. Umidità, calore, aree verdi non curate e scarsa manutenzione tecnica aumentano ulteriormente il rischio. La mancanza di formazione del personale è un altro fattore critico, perché ritarda l’individuazione dei segnali di infestazione.

Impatto sanitario ed economico

Gli infestanti non sono solo un fastidio: possono trasmettere agenti patogeni come salmonelle, E. coli, virus e funghi. Dal punto di vista economico, un’infestazione può determinare chiusure temporanee, costi di sostituzione di materiali contaminati, sanzioni sanitarie e recensioni negative. Le cimici dei letti, in particolare, comportano rischi legali, richieste di risarcimento e spese elevate per le bonifiche ripetute.

Prevenzione e aree critiche

La prevenzione è la strategia più efficace e meno costosa. Camere e zone letto devono essere controllate per evitare la diffusione delle cimici, con ispezioni regolari e l’uso di coprimaterassi antiacaro. Cucine, dispense e bar richiedono attenzione a scarichi, motori dei frigoriferi e retro attrezzature, dove si annidano blatte e mosche. Bagni, lavanderie e locali rifiuti devono essere mantenuti asciutti e puliti. Locali tecnici e impianti HVAC vanno controllati per evitare accumuli di umidità e polvere, mentre le aree verdi esterne necessitano di monitoraggio per ridurre il rischio di insetti e roditori.

Il ruolo del personale

Gli addetti ai piani, manutentori e operatori di cucina sono il primo presidio contro il rischio infestanti. Devono essere formati a riconoscere segni come esuvie, escrementi, macchie ematiche, odori anomali o piccoli fori nel legno. Check-list visive, schede di segnalazione interna e programmi di addestramento stagionale assicurano continuità e tempestività nella gestione dei rischi.

Procedure tecniche e monitoraggio

Un programma professionale di pest control prevede l’uso di trappole a feromoni, dispositivi UV per insetti volanti e stazioni esca per roditori. I punti critici devono essere mappati e aggiornati ogni 6-12 mesi. È fondamentale garantire una gestione corretta dei rifiuti e controllare le forniture in ingresso, incluse derrate alimentari e biancheria. La manutenzione strutturale deve includere la sigillatura di fessure e il controllo di infissi e guarnizioni.

Interventi mirati

L’approccio IPM (Integrated Pest Management) combina monitoraggio, azioni preventive e trattamenti mirati. Per le blatte sono efficaci i gel insetticidi posizionati in punti strategici, mentre per le cimici dei letti può essere necessario un trattamento termico oltre ai prodotti chimici. Gli insetti volanti possono essere controllati con trappole a luce UV, mentre in cucine e aree esterne trovano impiego nebulizzatori e trattamenti ULV. Ogni intervento deve essere documentato tramite reportistica e piattaforme digitali condivise con la direzione.

Un approccio sistemico

La gestione del rischio biologico richiede un processo continuo e integrato, che coinvolge direzione, personale e operatori di pest control. L’integrazione delle procedure di monitoraggio nei sistemi di autocontrollo e negli standard di qualità è ormai una necessità, anche perché molti protocolli internazionali includono audit specifici sul pest management. Solo un approccio sistemico consente di garantire ambienti salubri, proteggere la salute degli ospiti e preservare il valore del brand.

Simone Ciapparelli

Mostra di più

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button

Adblock Detected

Please consider supporting us by disabling your ad blocker